Sempre per confermare le illuminate parole con cui l'ex AD di Trenitalia, Moretti, liquidava le statistiche delle associazioni del consumatori, Lunedì 14 il treno 2096 delle 11.02 ha un ritardo a Treviglio di 5 minuti, i quali diventano 10 quando arriva alla Stazione Centrale di Milano. Com'è possibile che, ogni volta che cambio orario, il solo treno disponibiile nell'arco di un'ora sia in ritardo?
Lasciamo perdere i treni del Passante, che dopo una certa ora viaggiano a cadenze di mezz'ora e sono comunque troppo lenti: il contesto della stazione di Treviglio deserta, con un unico treno in arrivo, e comunque un immancabile ritardo, sembra uno scherzo. A chi dobbiamo dare la colpa, questa volta?
Martedì, il treno 2092 delle 9.02 arriva a Treviglio con 15 minuti di ritardo. Ed è così pieno che si sale a fatica; il viaggio è ovviamente in piedi, stipati con tutti gli altri passeggeri di cui Trenitalia ignora l'esistenza. Sarà perchè dopo le ore 9 non possono esistere i pendolari?
E tutte le altre tipologie di persone in movimento, dove le mettiamo?
Il ritardo è ovviamente superiore ai 15 minuti dichiarati: il treno resta infatti fermo per far transitare gli interessi e la ricchezza privati di un Freccia Bianca.
Mercoledì, il treno delle 7.23 arriva a Treviglio con ritardo non dichiarato di 5 minuti. Forse erano 4 minuti e 99 secondi? Comunque, zero informazioni al riguardo.
Però non sfugge che il 7.47 ha lo stesso ritardo, ma viene dichiarato.
Ritorno dopo mezza giornata: alla stazione di Milano Repubblica, è previsto un solo passante ogni mezz'ora, in questa fascia oraria. Ed ecco che il treno S5 23093, previsto per le 12.59, viene cancellato a causa di un "guasto all'impianto elettrico" di una delle stazioni della linea. Il servizio si restringe quindi a una corsa in un'ora.
Torniamo al punto di partenza: a qualunque ora si prenda il treno, c'è un disservizio. Forse è questo che avevano fatto, le associazioni dei consumatori, per documentare i disservizi continui di Trenitalia? Chissà su che basi Moretti aveva giudicato non attendibili queste statistiche.
Certo, Moretti ora è in Finmeccanica, premiato per i suoi grandi risultati. A noi resta il dissesto continuo di una realtà a cui nessuno riesce a porre rimedio.
Giovedì e Venerdì, il servizio è regolare: due su cinque è meno della metà, per amore di chi si diverte a usare i numeri per quantificare il disagio perenne.
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