Lunedì 11 Luglio 2016, il treno 2084 delle 7:02 da Verona per Milano Centrale arriva a Treviglio già pieno. Dovrebbe essere ovvio, data la distanza percorsa e l'ovvio numero di pendolari che ogni giorno si recano a Milano per lavoro.
Non
è ovvio a
Trenitalia/Trenord/FerrovieDelloStato/AziendaSuCuiScaricareIlBarile, che
fornisce infatti carrozze a un solo piano e con un numero di posti
insufficienti.
Oh,
certo, qualche posto a sedere sull'ultima carrozza c'è. Ma provate voi a
spostarvi da metà treno fino in fondo, superando gli intoppi
indescrivibili di famiglie con mocciosi urlanti, donne obese con
diametro superiore all'altezza, bagagli che vanno dal trolley al baule
dei nonni, passeggini, carrozzine, cani enormi e bivacchi improvvisati.
Il
treno fa sosta all'altezza di Melzo, per far transitare un
FrecciaRossa. Si ferma poi alla stazione di Pioltello, dove carica altri
passeggeri, sempre nella lungimirante ottica di
Trenitalia/Trenord/FerrovieDelloStato che non prevede che il carico dei
treni aumenti a ogni fermata.
Per arrivare a Milano Lambrate, impiega 25 minuti. Senza ritardi.
Quando finalmente arriva a Milano Centrale, dopo un viaggio penosamente lento, scopriamo che le porte sul lato sinistro delle carrozze sono guaste, per cui è necessario percorrere due carrozze per scendere. Ovviamente, incolonnati con tanti altri passeggeri e i loro bagagli.
Forse il treno non è in gran ritardo, e Trenitalia può annunciare il miglioramento del servizio, ma il tempo che ho perso per districarmi dalla folla di un treno con porte guaste, dove lo mettiamo?
Forse il treno non è in gran ritardo, e Trenitalia può annunciare il miglioramento del servizio, ma il tempo che ho perso per districarmi dalla folla di un treno con porte guaste, dove lo mettiamo?
Martedì 12 Luglio 2016, il 2084 arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo.
Nell'attesa, gli annunci sonori ci informano che i treni da Bergamo subiranno 10 minuti di ritardo per un "guasto temporaneo agli impianti di circolazione tra le stazioni di Treviglio Ovest e Verdello".
Nell'attesa, gli annunci sonori ci informano che i treni da Bergamo subiranno 10 minuti di ritardo per un "guasto temporaneo agli impianti di circolazione tra le stazioni di Treviglio Ovest e Verdello".
Subito dopo, un altro annuncio comunica che i treni da Cremona subiranno 20 minuti di ritardo, a causa di un "guasto temporaneo agli impianti di circolazione tra le stazioni di Crema e Castelleone".
Il treno per Milano Greco Pirelli delle 7:28 proviene da Brescia (quindi non dalle linee succitate), ma ha anche esso 20 minuti di ritardo. Perchè? Non viene detto, questa volta? Bisogna nascondere il motivo?
Difficile non chiedersi come mai questi impianti di circolazione si guastino continuamente. La manutenzione che fine ha fatto?
RFI sembra più interessata a spendere 8 milioni per costruire una strada per la BreBeMi, che non a manutenere la rete ferroviaria. L'assessore alla mobilità lombardo Sorte si è speso in prima persona per avere quei soldi da RFI. Per asfaltare una strada. E alla rete ferroviaria chi pensa, l'Anas forse?
RFI sembra più interessata a spendere 8 milioni per costruire una strada per la BreBeMi, che non a manutenere la rete ferroviaria. L'assessore alla mobilità lombardo Sorte si è speso in prima persona per avere quei soldi da RFI. Per asfaltare una strada. E alla rete ferroviaria chi pensa, l'Anas forse?
Al ritorno, il 17:25 da Milano Centrale per Verona Porta Nuova è regolare.
Non altrettanto si può dire del treno che proviene da Verona Porta Nuova, e dovrebbe arrivare a Milano Centrale alle 17:35: ha 15 minuti di ritardo.
Non altrettanto si può dire del treno che proviene da Verona Porta Nuova, e dovrebbe arrivare a Milano Centrale alle 17:35: ha 15 minuti di ritardo.
Mercoledì 13 Luglio 2016, a Treviglio il treno delle 6:42 per Milano Porta Garibaldi arriva con più di 10 minuti di ritardo.
Bisogna osservare che alla stazione di Treviglio, i treni diretti verso Milano presentano due caratteristiche: o ne parte uno ogni 3 minuti, oppure per trenta minuti non c'è niente. Un ritardo come quello del 6:42 fa sì che il suo arrivo si accavalli a quello del 2084 delle 7:02. E anche il passante suburbano delle 6:55 è in ritardo di 5 minuti (e dire che ha origine da Treviglio: come mai tarda?).
Bisogna osservare che alla stazione di Treviglio, i treni diretti verso Milano presentano due caratteristiche: o ne parte uno ogni 3 minuti, oppure per trenta minuti non c'è niente. Un ritardo come quello del 6:42 fa sì che il suo arrivo si accavalli a quello del 2084 delle 7:02. E anche il passante suburbano delle 6:55 è in ritardo di 5 minuti (e dire che ha origine da Treviglio: come mai tarda?).
Il risultato è che il 2084, cioè l'unico treno in orario del terzetto, parte da Treviglio con 5 minuti di ritardo, e arriva a Milano Lambrate con 7 minuti di ritardo.
Alla stazione di Milano Centrale, il treno 2097 delle 13:25 non viene annunciato fino alle 13:20, e solo allora viene reso noto, insieme al binario, che avrà un ritardo di 5 minuti. Perchè? Non viene detto.
E comunque, il treno parte con 10 minuti di ritardo, che non vengono annunciati.
Apparentemente, le due carrozze di testa del vagone sono fuori servizio.
Apparentemente, le due carrozze di testa del vagone sono fuori servizio.
E quella su cui salgo io ha l'aria condizionata fuori uso, e le plafoniere delle luci che grondano acqua di condensa durante tutto il viaggio: sedili inagibili, sventagliate di spruzzi d'acqua, pavimento allagato.
E provate voi a spostarvi in una delle altre carrozze, affollate e rese invivibili dalle famiglie puzzolenti che, a giudicare dai bagagli, stanno usando il treno per traslocare.
E provate voi a spostarvi in una delle altre carrozze, affollate e rese invivibili dalle famiglie puzzolenti che, a giudicare dai bagagli, stanno usando il treno per traslocare.
Alla stazione di Treviglio, il treno delle 14:02 da Verona per Milano Centrale ha 15 minuti di ritardo.
Ancora
una volta, qualunque fascia oraria io scelga per viaggiare, i treni
sono in ritardo. Dov'è la puntualità del 95% vantata da
Trenitalia/Trenord?
Non
è ora di istituire una raccolta dati sul servizio che sia indipendente
da Trenitalia/Trenord? Davvero sentire per una volta la verità darebbe
così fastidio?
Un trafiletto su MetroNews mostra il presidente di FerrovieNord, Andrea Gibelli, che fa la voce grossa con FS.
Gibelli
è il tizio coinvolto nel processo al capetto Maroni della giunticchia
lombarda, per aver trovato un posto a una raccomandata di quest'ultimo.
Gibelli
è stato paracadutato su FNM dopo lo scandalo del precedente presidente,
Achille. Tra le cose che Gibelli ha subito fatto, per spazzare via i
corrotti sullo stile della ramazza di Maroni, c'è stato il cambiamento
di mansione per i due revisori dei conti che avevano smascherato il
peculato di Achille. Non si sa mai che scoprano altri leghisti con le
mani in pasta.
Gibelli
è un architetto, e la sua idea di servizi ferroviari ai pendolari
consiste nello spendere denaro pubblico per costruire più negozi nelle
stazioni, perchè un sondaggio da lui commissionato dimostra che la
maggior parte dei viaggiatori non è pendolare.
Con
queste premesse sul personaggio, ora consieriamo che Gibelli
nell'articolo fa la voce grossa con Ferrovie dello Stato, cioè l'ente
che detiene il controllo di metà di FNM.
Fa ridere che un tizio scelto dalla politica, protetto dalla politica, ora voglia mettersi in mostra come un "dirigente" di una azienda "privata" che se la prende con Ferrovie Dello Stato (e chi è che possiede tutta Trenord, se non lo Stato? Vogliamo davvero raccontarci che l'attivo di Trenord non è dovuto al denaro pubblico che riceve e su cui fa la cresta, tagliando per esempio la manutenzione?)
Gibelli vuole altri soldi? Non potrebbe invece dirci come ha speso gli 1,6 miliardi citati, prima? Li ha spesi per manutenzione, nuove carrozze, personale, che altro? Gli effetti non è che si vedano.
Fa ridere che un tizio scelto dalla politica, protetto dalla politica, ora voglia mettersi in mostra come un "dirigente" di una azienda "privata" che se la prende con Ferrovie Dello Stato (e chi è che possiede tutta Trenord, se non lo Stato? Vogliamo davvero raccontarci che l'attivo di Trenord non è dovuto al denaro pubblico che riceve e su cui fa la cresta, tagliando per esempio la manutenzione?)
Gibelli vuole altri soldi? Non potrebbe invece dirci come ha speso gli 1,6 miliardi citati, prima? Li ha spesi per manutenzione, nuove carrozze, personale, che altro? Gli effetti non è che si vedano.
E
FS, esattamente, in qualità di azionista totale (perchè FNM è
controllata solo da enti riconducibili a enti pubblici), perchè non gli
dice di andare avanti con quei soldi, anzi, di usare TUTTO il suo
attivo, così orgogliosamente sbandierato, per far davvero funzionare il
trasporto pubblico, e di ottenere finalmente risultati?
E
ancora, Gibelli vuole più denaro? Perchè non lo dice all'assessore
Sorte, che da RFI riesce a farsene dare persino per costruire stradine
inutili nel profondo del nulla geografico?
La
conclusione è che stiamo assistendo alla solita sceneggiata tra
complici che fingono di litigare: da una parte, c'è uno che si vanta di
aver messo il denaro (ma i risultati non ci sono), per poi pretendere
dall'altro più denaro; così ai lombardi potrà dire che è colpa dello
Stato se il servizio ferroviario lombardo va a rotoli (e non ci spiega
come ha usato i "propri" soldi); dall'altra parte c'è uno che dice
sistematicamente "è responsabilità delle regioni", oppure "è di
competenza dell'azienda privata FNM" (dimenticandosi di controllarla al
100% insieme alla regione).
E
si finisce con i due complici che sghignazzano e si dividono il
bottino, mentre l'idiota pendolare resta sul marciapiedi della stazione
ad attenere un treno che non arriva a causa di un guasto temporaneo agli
impianti di circolazione, alla mancata preparazione del treno, al treno
guasto nonostante gli 1,6 miliardi spesi nella costruzione di nuovi
negozi DENTRO la stazione (e non FUORI sul marciapiedi) che il pendolare
si ostina stupidamente a non usare.
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