Sembra uno scherzo, ma Trenord ragiona così: elimina qualunque collegamento diretto tra Treviglio (detta "centro dell'Europa" da Sorte Alessandro) come se fosse un qualunque paesino di 500 abitanti che non serve tutti i paesi di due provincie lombarde che gli gravitano intorno, e lascia in funzione solo una corsa, che, inspiegabilmente, riesce ad arrivare in ritardo pur essendo la sola in circolazione (ovviamente escludendo le altezze serenissime dei treni FrecciaRossa, cui tutto è dovuto e cui tutti devono inchinarsi, dato che la loro padrona Trenitalia crede di essere un'azienda privata, e si comporta come tale col silenzio/assenso di ministri incomprensibilmente suoi complici, come Delrio Graziano, che però trova il tempo per indignarsi quando vede ingiustizie a opera di altri ministeri, magari quelli guidati da potenziali rivali alle prossime elezioni).



Il treno 10905 da Milano Greco Pirelli per Brescia arriva con 10 minuti di ritardo. E poi li recupera, anche questo? Non proprio, dato che per arrivare a Pioltello Limito (cioè appena al di fuori di Milano), riesce ad accumulare 32 minuti di ritardo.



Alla stazione di Milano Centrale, il treno 2059 per Verona parte con 11 minuti di ritardo.
Nella serata, il treno 2077 da Milano Centrale per Verona arriva a Treviglio con 10 minuti di ritardo, per poi recuperarli. Peccato che nessuno, da Trenord in su, si degni di spiegare il perchè di questi ritardi cronici sulla linea Milano-Brescia-Verona.

Alla stazione di Milano Lambrate, il treno 20405 da Milano Greco Pirelli per Piacenza ha un ritardo di 7 minuti (che poi recupera).
Nella serata, il treno 2077 compie tutto il viaggio con la climatizzazione interna ferma, i finestrini chiusi e il capotreno che non si fa vedere nè peer prenderne atto nè per intervenire. Il timore è che l'azienda Trenord abbia stimato, a inizio mese, un abbassamento delle temperature a partire dall'ultima decade di agosto, e abbia pianificato lo spegnimento dei condizionatori, quando invece proprio in questi giorni sta avendo inizio un'altra ondata di caldo con picchi di 40 gradi centigradi.
A qualcuno sembra assurda, l'ipotesi che Trenord pianifichi con tanto anticipo e con tanto cinico menefreghismo, pensando al risparmio (e quindi al profitto) ai danni dei viaggiatori?
Quel qualcuno può trovare da solo la risposta a questa domanda retorica, analizzando la quantità e qualità dei servizi ferroviari fornita da Trenord nel mese di agosto sulla tratta Verona-Brescia-Milano, alla faccia di chi ad agosto lavora.
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