domenica 20 settembre 2015

Dal 14 al 19 Settembre 2015

Sempre per confermare le illuminate parole con cui l'ex AD di Trenitalia, Moretti, liquidava le statistiche delle associazioni del consumatori, Lunedì 14 il treno 2096 delle 11.02 ha un ritardo a Treviglio di 5 minuti, i quali diventano 10 quando arriva alla Stazione Centrale di Milano. Com'è possibile che, ogni volta che cambio orario, il solo treno disponibiile nell'arco di un'ora sia in ritardo?
Lasciamo perdere i treni del Passante, che dopo una certa ora viaggiano a cadenze di mezz'ora e sono comunque troppo lenti: il contesto della stazione di Treviglio deserta, con un unico treno in arrivo, e comunque un immancabile ritardo, sembra uno scherzo. A chi dobbiamo dare la colpa, questa volta?

Martedì, il treno 2092 delle 9.02 arriva a Treviglio con 15 minuti di ritardo. Ed è così pieno che si sale a fatica; il viaggio è ovviamente in piedi, stipati con tutti gli altri passeggeri di cui Trenitalia ignora l'esistenza. Sarà perchè dopo le ore 9 non possono esistere i pendolari?
E tutte le altre tipologie di persone in movimento, dove le mettiamo?
Il ritardo è ovviamente superiore ai 15 minuti dichiarati: il treno resta infatti fermo per far transitare gli interessi e la ricchezza privati di un Freccia Bianca.

Mercoledì, il treno delle 7.23 arriva a Treviglio con ritardo non dichiarato di 5 minuti. Forse erano 4 minuti e 99 secondi? Comunque, zero informazioni al riguardo.
Però non sfugge che il 7.47 ha lo stesso ritardo, ma viene dichiarato.
Ritorno dopo mezza giornata: alla stazione di Milano Repubblica, è previsto un solo passante ogni mezz'ora, in questa fascia oraria. Ed ecco che il treno S5 23093, previsto per le 12.59, viene cancellato a causa di un "guasto all'impianto elettrico" di una delle stazioni della linea. Il servizio si restringe quindi a una corsa in un'ora.
Torniamo al punto di partenza: a qualunque ora si prenda il treno, c'è un disservizio. Forse è questo che avevano fatto, le associazioni dei consumatori, per documentare i disservizi continui di Trenitalia? Chissà su che basi Moretti aveva giudicato non attendibili queste statistiche.
Certo, Moretti ora è in Finmeccanica, premiato per i suoi grandi risultati. A noi resta il dissesto continuo di una realtà a cui nessuno riesce a porre rimedio.

Giovedì e Venerdì, il servizio è regolare: due su cinque è meno della metà, per amore di chi si diverte a usare i numeri per quantificare il disagio perenne.

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