sabato 9 maggio 2020

La Lega Nord, l'epidemia di covid-19 in Lombardia e la corsa al profitto prima della salute dei cittadini lombardi

Nell'elencare le simmetrie tra la malagestione ferroviaria locale e la malagestione dell'epidemia del covid-19 in Lombardia da parte della Lega Nord, avevamo evitato di parlare della perenne corsa al profitto del partito affarista di salvini matteo e fontana attilio: abbiamo sbagliato.

La Lega Nord, col denaro pubblico di Regione Lombardia, regalaa Trenord treni nuovi di zecca, che Trenord subito usa per il profitto (ripristinare la prima classe, organizzare treni speciali per grandi eventi).
Trenord non usa i treni per aumentare il servizio ferroviario giornaliero dei pendolari. Trenord taglia la manutenzione dei treni (come denunciato dai sindacati dei ferroviari). Trenord aumenta gli utili. La Lega Nord e fontana attilio tacciono su queste azioni criminali, come se a loro interessasse solo il profitto e se ne fregassero dei diritti dei pendolari lombardi.

Ma nella favolosa sanità privatizzata della Lombardia, questa caccia al profitto viene prima della salute dei cittadini?

Per rispondere, e scoprire che la Lega Nord gestisce allo stesso modo ogni comparto pubblico, e cioè pensando al profitto e agli interessi dei dirigenti che essa stessa ha nominato, basta rispondere a questa domanda: perché, quando è scoppiata la pandemia, la Lombardia non aveva sufficienti scorte sanitarie?

La risposta arriva da un’inchiesta de L’Espresso a firma Fabrizio Gatti.
Delibera numero XI/1681, votata il 27 maggio 2019 su proposta di Gallera Giulio da tutta la giunta della Lega Nord in Regione Lombardia. Ai dirigenti sanitari si indica l'obiettivo di “tenere sotto controllo le richieste di ordinativi da parte dei laboratori”.
Avete capito?
La giunta della Lega Nord di fontana attilio ha ordinato di tagliare spese per centinaia di migliaia di euro ai laboratori degli ospedali di Lodi, Brescia, Milano.
In cambio, la Lega Nord di fontana attilio ha elargito incentivi economici ai dirigenti sanitari.
Per questo motivo all'inizio non si è riusciti ad avviare uno screening di massa come in Veneto: le risorse erano state destinate ad altro. Agli stipendi dei dirigenti.
Per completezza, sappiate che questi dirigenti sanitari (esattamente come la dirigenza di Trenord) sono tutti di nomina politica locale, cioè scelti dalla Lega Nord, come risultato della sanità regionale riformata da Formigoni Roberto e Maroni Roberto, esponenti del competente e onesto forzaleghismo che da anni gestisce la Lombardia come una mangiatoia per gli amici.
Ladroni a casa nostra, che rivendicano l'autonomia che già hanno, fingendo di non poterla usare, e intanto riversano il denaro pubblico nelle tasche degli amici, mentre la cittadinanza lombarda (pazienti e personale sanitario insieme) muore negli ospedali lombardi, a causa della carenza di risorse degli stessi.


Meno scorte a ospedali, più soldi a manager: così la giunta ha bloccato i laboratori lombardi

Una delibera del governo regionale ha tagliato i rifornimenti a Lodi e previsto meno spese per 300mila euro a Brescia. Così Fontana e Gallera hanno tolto risorse alla sanità per pagare gli incentivi ai direttori. E la Regione è rimasta senza reagenti contro il coronavirus


Nudi davanti al coronavirus. Anche la Fase 2 dell’epidemia è cominciata senza sufficienti protezioni, secondo il timore di molti scienziati e l’esperienza degli italiani apparentemente guariti e da giorni in attesa dei test tampone per poter uscire. Al nuovo caos nazionale sulle mascherine, dovuto al prezzo imposto di 50 centesimi, si aggiunge il ritardo o la lentezza con cui lo Stato e le Regioni più esposte, a parte Veneto e Toscana, hanno avviato sulla popolazione le indagini molecolari (ricerca del genoma del virus nelle vie respiratorie) e sierologiche (ricerca degli anticorpi nel sangue).

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