venerdì 22 gennaio 2016

Il gelo della modernità

Venerdì 22 Gennaio 2016, il treno 2092 da Verona arriva alla stazione di Treviglio in anticipo, anche se poi se ne resta fermo per parecchi minuti.
E' un treno della "nuova" flotta inaugurata da Trenitalia/Trenord/FS con trionfali annunci comparsi su quotidiani e sentiti in televisione. E presentati pure sulla rivista gratuita che Ferrovie Dello Stato pubblica e distribuisce (a spese di chi? Non ce lo dice) con tanta munificenza.

E' un convoglio doppio, perchè uno solo non bastava per trasportare tutti i pendolari della tratta, e ciò significa che è composto da due convogli, agganciati uno all'altro tramite carrozza di coda e locomotore di punta, ovviamente non comunicanti tra loro. E' una soluzione di ripiego, che porta a mettere in dubbio l'intelligenza di chi ha progettato e di chi ha acquistato questi treni: come può il personale viaggiante transitare in tutto il convoglio, durante il viaggio? Come può il passeggero mettersi in contatto col personale viaggiante?
E dov'è il personale viaggiante?

Si dirà: è un treno moderno, ha tutte le informazioni sui modernissimi schermi disposti ovunque. Non serve il personale viaggiante.

Peccato che il secondo segmento del treno abbia il riscaldamento guasto. Oppure regolato su "gelo polare". Chi può dirlo.
Comunque sia, il personale viaggiante non si vede, il passeggero non sa a chi rivolgersi, è inverno, fa un gran freddo all'esterno, e si congela anche all'interno, su questo treno modernissimo.

Quanto ha sborsato la Regione Lombardia, per questo treno già guasto? Ci sarà mai qualcuno che dovrà risponderne?

Ricordo che il caso non è isolato, e che non sto generalizzando: mi capita assai raramente di viaggiare al di fuori degli orari dei pendolari (quindi a metà mattina e a metà pomeriggio); com'è possibile che in queste rare volte io sia sempre incappato in un treno nuovo ma difettoso? Quante sono le probabilità? O è forse vero l'opposto, e cioè che la maggior parte di questi treni nuovi è destinata a deteriorarsi in gran fretta?

La Regione Lombardia si limita a comprare a scatola chiusa, e poi si disinteressa del prodotto acquistato, lasciando che siano i pendolari a pagare le conseguenze di un acquisto difettoso?
Com'è possibile che carrozze così nuove siano già guaste? Che genere di controllo qualità è stato eseguito prima dell'acquisto? Che garanzie sono state date?
Cosa sa l'assessore ai trasporti Sorte, di tutto questo? Che genere di controlli esegue o fa eseguire per garantire che la realtà dei nuovi convogli corrisponda alle dichiarazioni?

Il treno arriva a Milano Centrale in orario, e la stazione si presenta pulita, sorvegliata, e priva di mendicanti,  senza tetto, gente losca, eccetera.
Almeno all'interno: oltre le nuove, spaventose cancellate perimetrali che vengono chiuse di notte, ci sono cumuli di materiale di ogni genere abbandonato dai "reietti" che hanno passato la notte a ridosso delle mura della stazione, espletando i loro bisogni nella piazza.
Chiuderli fuori (con un "muro") non ha risolto nulla, ovviamente: ha solo spostato (e concentrato) all'esterno gli scarti organici e i rifiuti, regalando alla stazione una facciata che è l'opposto di come essa si sforza di apparire.
E' un altro effetto della trasformazione delle stazioni in centri commerciali: chiudere fuori gli "indesiderati", separarli dal mondo patinato che si vuole presentare a chi invece può permettersi di spendere per acquisti vacui e transitori, nasconderli alla vista dei consumatori danarosi che potrebbero restare turbati da tanta miseria e quindi decidere di andare a fare i loro acquisti altrove.
Peccato che non basti un'inferriata per far sparire le cose sgradevoli della realtà: per quanto la si nasconda e isoli, alla fine essa riemerge (letteralmente).

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