giovedì 11 febbraio 2016

10-11 Febbraio 2016: il grande annuncio della puntualità

 
Mercoledì 10 Febbraio 2016, il treno 2105 parte da Milano Centrale alle 17:25, percorre metà della strada verso la stazione di Milano Lambrate, e si ferma. Altri treni passano dalla direzione opposta, e dopo una lunga attesa, il treno riparte. Poi si ferma ancora.
Uscito dalla stazione di Milano Lambrate, si trascina lentamente fino alla stazione di Pioltello, per poi cominciare a correre furiosamente. Arrivato a Treviglio, ha recuperato parte del ritardo, ma è ancora quasi a 10 minuti (dichiarati: 5, come sempre).

Giovedì 11 Febbraio 2016, il treno 2105 parte da Milano Centrale in ritardo di 5 minuti. Uscito dalla stazione, si ferma per alcuni minuti. Giunto quasi a Milano Lambrate, si ferma di nuovo. Ripartito da Lambrate, si trascina con grande lentezza fino a Pioltello, ma prima di arrivare, si ferma ancora.
Superato Pioltello, riparte a grande velocità, ma a Treviglio ha recuperato solo in parte, riducendo ancora il ritardo a 5 minuti.

Perchè per due sere consecutive questo treno è stato fermato più volte? A quale altra corsa doveva dare la precedenza? Era una corsa in ritardo? E se sì, per quale motivo? E perchè aveva priorità?
Tutte domande che resteranno senza risposta, perchè il personale viaggiante non fornisce alcuna informazione, nè si fa vedere. Non che possa ambire a farsi vedere, dato che muoversi sulle carrozze affollate di gente in piedi sarebbe difficoltoso (e forse anche rischioso, se i passeggeri si spazientiscono).

In compenso, Trenitalia si esibisce in annunci alla stampa, che ricordano quelli del governo Renzi: garantire una cosa, per poi fare il contrario.
Trenitalia annuncia un miglioramento della puntualità dei treni, nei primi 40 giorni del 2016, rispetto al 2015 (stesso periodo e tutto l'anno). Si vede che l'anno scorso i treni erano proprio fermi. O forse è stata fatta la famosa media del pollo: se tu ne mangi uno, e io nessuno, la statistica dice che ne abbiamo mangiato mezzo a testa.
Probabilmente i ritardi sono sempre concentrati della fascia dei pendolari, ma la puntualità è migliorata nelle fasce poco trafficate. E la media dice che è migliorata per tutti.
Oppure, da questo calcolo sono stati esclusi i treni soppressi, o i treni bloccati a causa di guasti alle stazioni. Chi lo sa?
E quali sono le fonti di questi dati?
Quanto è affidabile un'azienda che fornisce di persona i dati sulla propria attività? Più o meno, è affidabile quanto una banca che vende le proprie obbligazioni senza essere quotata in borsa, e dichiara per esse un valore elevato, ma fasullo, salvo poi aprire una tale voragine di bilancio da far azzerare il valore di dette azioni, quando l'imbroglio emerge.
Perchè Trenitalia dovrebbe essere considerata più onesta a priori?
Non dovrebbe invece esserci un arbitro imparziale (la Regione? L'assessore ai trasporti Sorte?) a garantire la bontà di questi dati, e a dare l'annuncio effettivo sulla base di controlli oggettivi effettuati da controllori indipendenti?
Ovviamente non lo sapremo mai: la Regione e Sorte tacciono.
Sarebbe interessante che la Regione desse più voce alle associazioni di consumatori e pendolari, che riportano dati oggettivi riguardi ai servizi effettivamente utilizzati, ma curiosamente la Regione preferisce ascoltare le aziende, invece che i cittadini.

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