domenica 17 luglio 2016

Il disastro, il cinismo e la mancanza di vergogna

Giovedì 14 luglio 2016, il giorno dopo il disastro ferroviario in Puglia, alla stazione di Treviglio il treno per Milano Porta Garibaldi delle 6:42 è nuovamente in ritardo di 15 minuti.
Il treno per Verona Porta Nuova delle 6:56 è in ritardo di 5 minuti.

Alle ore 17:00, alla stazione di Milano Centrale, un treno da Torino ha un ritardo di 45 minuti.
Un treno per Torino ha invece un ritardo di 30 minuti.
I treni per Verona sono annunciati con un ritardo di 60 minuti, con l'avvertenza che potranno essere cancellati, causa ennesimo guasto tra le stazioni di Romano di Lombardia e Chiari.
E' curioso come Trenitalia e Trenord vantino profitti e attivi in bilancio, o FS investa all'estero, ma la rete ferroviatia italiana vada a rotoli. Chissà dove trovano tutto quel denaro.

Nella stessa giornata, infatti, su Repubblica, si riferisce che le FS conquistano le Ferrovie greche con un'offerta da 45 milioni.

Le Ferrovie dello Stato italiano mettono le mani sulla società che gestisce il trasporto su rotaia in Grecia

"Per le Fs Italiane - ha dichiarato lo stesso Mazzoncini - quest'operazione è in linea con il piano industriale, che sarà presentato a settembre e che mira, tra l'altro, all'espansione internazionale.

Le Fs e le ferrovie iraniane Rai hanno firmato una dichiarazione sui progetti congiunti nel settore del trasporto ferroviario. Progetti per la realizzazione e sviluppo di due nuove linee ad alta velocità.

"L'innovazione e l'alto contenuto tecnologico sono due dei pilastri di FS - ha commentato invece Gioia Ghezzi, presidente del Gruppo FS Italiane.

Le ferrovie greche potranno anche beneficiare della grande attenzione che da sempre poniamo nella valorizzazione dei dipendenti.

Ogni commento sarebbe inutile, ma come astenersi dal sottolineare cose come i continui scioperi del valorizzatissimo personale ferroviario?
Oppure, la scoperta che un'azienda come Ferrovie dello Stato preferisce investire il suo denaro all'estero, piuttosto che ovviare alla situazione schifosa (e omicida) del servizio ferroviario italiano?
Ma forse che un'azienda (pubblica o a controllo pubblico, comunque a capitale pubblico) faccia i suoi interessi è quasi comprensibile, anche se eticamente vomitevole. Ciò che non si capisce è l'entusiasmo del ministro Delrio, che avalla queste operazioni: a meno che non ci guadagni qualcosa lui, Delrio non dovrebbe anteporre gli interessi dei cittadini italiani e pretendere quindi che il denaro pubblico (o comunque il denaro guadagnato tramite il denaro pubblico) sia speso per il servizio pubblico e per i cittadini?
Spero che nessuno abbia il coraggio di raccontarci che è un investimento da cui guadagneranno gli italiani e le ferrovie italiane, dopo anni di inutile attesa, disservizi e morti.

Sempre giovedì 14, alla stazione del Passante Suburbano di Milano Repubblica, uno schermo annuncia uno sciopero per venerdì 15, tra le 14:00 e le 18:00.
Impossibile avere dettagli: lo schermo esegue un aggiornamento visivo ogni tot secondi, e l'annuncio dello sciopero si interrompe e riparte. Quanto è stato pagato un software progettato così astutamente?
Il Passante delle 17:30 per Treviglio è in ritardo di 2 minuti, ma i minuti salgono a 5 quando compie una interminabile sosta nel nulla dei binari prima di Segrate.

A Treviglio, alle 18:30, si osservano un treno per Brescia in ritardo di 40 minuti (giustamente, è sulla linea per Verona), ma anche un Bergamo in ritardo di 10 minuti (perchè i treni vengono deviati su questa linea), e un Cremona in ritardo di 15. Che ci azzecca quest'ultimo? Nulla, ma ti pareva che la linea di Cremona poteva restare un giorno senza un disservizio?

E' difficile commentare in maniera oggettiva la scelta di fare uno sciopero per protestare contro il disastro verificatosi in Puglia. In che modo colpire ulteriormente i pendolari può cambiare qualcosa? In che modo questo metodo ha cambiato qualcosa negli ultimi 20 anni? In che modo uno sciopero del venerdì pomeriggio può non essere visto come una cinica manovra per anticipare il fine settimana?

Il giorno dopo, il sindacato ORSA si vergogna e ritratta, accorciando lo sciopero di due ore.

Venerdì 15 Luglio, i miei treni sono quasi regolari. Il 2084 si ferma alla stazione du Lambrate alle 7:26, e riparte con 6 minuti di ritardo per consentire il transito di un FrecciaRossa: ennesimo simbolo dell'asservimento dei diritti del cittadino (che paga le tasse) al profitto del privato.


Nell’ultimo decennio alcune Regioni e Trenitalia hanno sostituito quasi il 20% del materiale circolante, ma non basta. Dal 2001, quando il trasporto pendolare è passato alle Regioni, lo Stato non ha più speso un euro per i regionali.

L’ultima beffa: l’obbligo di indicare la data del viaggio, poi il biglietto scadrà alle 23.59 di quel giorno, non più dopo due mesi. Se non ti va, prendi l’auto.

Non serve commentare, specialmente alla luce dell'articolo precedente e del disastro della Puglia.

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