martedì 19 luglio 2016

La propaganda del ritardo di 5 minuti per lavori in corso

Lunedì 18 Luglio 2016, il treno 2084 da Verona per Milano Centrale arriva a Treviglio già pieno. Non c'è modo di sedersi. Le carrozze hanno l'aria condizionata, che funziona al minimo, e all'interno ristagna il il fetore, anche a causa della gente che bivacca.
A Seregno, il Passante S9 30414 si esibisce in 30 minuti di ritardo. Trenitalia ha pensato bene di sospendere certi treni per i pendolari, con l'entrata in vigore dell'orario estivo, ma i lavoratori continuano ostinatamente ad andare al lavoro, nonostante Trenitalia abbia deciso che essi non esistono: il 30414 si sovraccarica quindi dei passeggeri di tre corse diverse, che non trovano pòiù quelle abituali ma non si sono degnati di svanire nell'etere a loro volta. L'aria condizionata è guasta. I finestrini sono sigillati. I passeggeri non solo viaggiano stipati uno addosso all'altro, ma quasi non riescono a respirare. Il personale viaggiante dov'è? Forse si prepara allo sciopero. Quale, quello di venerdì 22 o quello del venerdì appena trascorso?

Il caos in cui sprofondano le linee che transitano per Monza sfocia in ritardi continui che vanno oltre i 30 minuti, con treni già in ritardo che devono fermarsi al di fuori della stazione per altri trenta minuti, in quanto impossibilitati ad accedere.
Il motivo è spiegato da Trenitalia sul proprio sito: si tratta di "lavori di potenziamento infrastrutturale tra le stazioni di Desio e Monza, che comporteranno modifiche di orario, di numerazioni e ritardi".
Trenitalia, però, prevede ritardi di 5 minuti, con una eccezione di un treno che avrà un ritardo di 10 minuti.
La realtà è ben diversa: i ritardi raggiungono e superano volentieri i 30 minuti, e il caos dilaga.

E' una situazione familiare? Sì, è come quando l'assessore alla mobilità lombardo di turno legge le veline trionfali di Trenitalia, che annuncia trionfali miglioramenti rispetto al 2014, ma poi il pendolare si reca in stazione e vede ritardi e cancellazioni a qualunque ora del giorno.

Alla stazione di Milano Centrale, alle 13:50, si possono osservare tre treni per Torino in ritardo che va da 25 a 30 minuti.
Inutile cercare una motivazione sul sito di Trenitalia.

Alle 17:10, si osservano invece un Bellinzona in ritardo di 15 minuti e un Torino in ritardo di 5 minuti. E' sempre colpa dei lavori in corso? Chi lo sa?

Martedì 19 Luglio 2016, il treno 10456 non arriva mai a Treviglio: già alle 7:03, risulta cancellato.
Invece il 2084 delle 7:03 fornisce un servizio regolare, se si esclude la fauna agghiacciante che lo popola. Ce l'ho con voi, cinque zotici stile impiegati attempati, che trascorrete 25 minuti di viaggio a far risuonare le vostre voci cavernose nella carrozza, sghignazzando e tenendo tutti svegli alle 7 del mattino facendoci sapere quante sagre musicali avete frequentato suonando il liscio).

A Seregno, i ritardi da 30 e passa minuti sui treni verso Milano continuano indisturbati, alla faccia degli annunci ottimistici sul sito di Trenitalia. Saranno mica queste stime campate per aria che fungono da base per le statistiche che poi vengono scritte sui foglietti che deve leggere l'annunciatrice televisiva Alessandro Sorte della giunta regionale lombarda?

Alla 17:10, alla stazione Centrale di Milano, c'è un Bellinzona in ritardo di 20 minuti, a causa dei citati lavori "con ritardi entro i 5 minuti".
C'è poi un treno per Torino con ritardo di 10 minuti causa "guasto" (al treno?).
E infine, il treno 2105 per Verona Porta Nuova delle 17:25 parte con 10 minuti di ritardo causa "guasto". Quando arriva a Treviglio, è in ritardo di 13 minuti.
Per fortuna che, ogni due o tre mesi, Trenitalia o l'assessore regionale o Trenord o un qualunque altro ente ferroviario a caso ci fanno sapere che si sta procedendo alla sostituzione dei treni più vecchi delle flotte regionali. Forse il problema è che li sostituiscono con treni altrettanto vecchi di altre regioni.

Dulcis in fundo, per venerdì 22 luglio è annunciato un altro sciopero: lo credo bene che Ferrovie dello Stato si prende i premi per il personale soddisfatto, dato che il personale che fa sciopero è quello dei trasporti regionali e interregionali di Trenitalia e altre società controllate dalle Regioni.
Resta solo da chiedersi: ma il personale di FS che lavoro fa per i cittadini? FS, che non investe nei trasporti regionali e interregionali, in cosa investe? Perchè si chiama Ferrovie dello Stato, se non si dedica alle ferrovie dello stato (ma mira a operare per esempio in Iran o in Grecia)? Non sarebbe il caso di svincolarla dallo stato e togliere ogni finanziamento pubblico, divertendo questi ultimi verso le Regioni? Non che le Regioni siano modello di virtù, ma comunque è ormai palese che versare capitali in FS non serve a molto.

Nessun commento:

Posta un commento