mercoledì 13 settembre 2017

Si ritorna al lavoro e a scuola: Trenord risponde con cancellazioni e ritardi a raffiica dei treni che ad agosto erano sospesi

Venerdì 8 settembre, è inutile arrivare a Milano Lambrate in tempo peer prendere il treno 2604 delle 7:34 (da Bergamo per Milano Centrale): questo treno, infatti, resta fermo al binario 8 senza che nè il personale di bordo nè gli annunci della stazione spieghino il perhè. Il treno accumula 5 minuti di ritardo, e riparte solo alle 7:51, cioè dopo che il treno delle 7:49 per Milano Centrale è arrivato ed è ripartito dal binario 12.
A sapere del suo ritardo, magari i passeggeri che si sono affrettati per cogliere al volo la rarissima coincidenza avrebbero preso con più calma il 7:49.
Ma ovviamente Trenord, RFI e chiunque gestisca i treni e la stazione e le informazioni, si guardano bene dal comunicare alcunchè ai viaggiatori.
Nel pomeriggio, il treno 2074 da Verona per Milano Centrale in arrivo alle 17:35 arriva invece con 16 minuti di ritardo (dichiarato in stazione, però, è un ritardo di 10 minuti).
Nella serata, il treno 2077 da Milano Centrale pe Verona arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo, senza spiegazioni. Nel resto del tragitto, ne recupera 3.
Questi disagi annunciano forse un incombente ritorno di Trenord a pieno disservizio?

Lunedì 11 settembre 2017, Trenord ricomincia a fornire un disservizio penoso, imbarazzante e vergognoso, specialmente se lo si confronta con il tono delle sue dichiarazioni ufficiali alla stampa, o quelle del suo portavoce politico Sorte Alessandro, assessore della giunta della regione Lombardia di Maroni Roberto, eletto dalla cittadinanza ma inspiegabilmente più propenso a fare gli interessi dell'azienda Trenord, che è un'azienda pubblica, ma si comporta come se la sua missione fosse il profitto, e la sua logica quella delle ragioni commerciali.

Nella mattinata, alla stazione di Treviglio, sotto un'incessante pioggia battente, il treno 10452 da Cremona per Milano arriva con 35 minuti di ritardo. E' un treno di modello vecchio di almeno vent'anni, è dichiaratamente guasto, e viene fatto stazionare al binario 7, da dove non riparte. Il treno è infatti cancellato.
Il binario 7 è quello a cui dovrebbe arrivare il treno 10456, che viene quindi dirottato sul binario 8 all'ultimo istante. I pendolari devono quindi correre da una banchina all'altra, transitando per il sottopasso.
Tutto qui?
No: il marciapiedi del binario 7 è protetto da una tettoia; quelo deil binario 8 no, è esposto alle intemperie.
Domanda retorica: perchè non stazionare il treno 10452, palesemente guasto e palesemente condannato a non ripartire, sul binario 8, che è il più disagevole? Non è che l'evento sia una rarità: i treni-catorci della scassatissima linea di Cremona si guastano in continuazione, con cadenza settimanale, quando non giornaliera. Non serve un indovino per capire che quel rottame, che Trenord e FNM non manutengono adeguatamente per riguardo al "conto economico", non ripartirà.
Ma tant'è: questa è la qualità del servizio di Trenord, FNM, RFI.
Intanto, anche la linea suburbana non se la passa meglio: il treno 10610 per Novara è cancellato. E come mai, dato che questa linea dispone solo di modelli di recente acquisto? Come sempre, Trenord non lo spiega. E Sorte Alessandro si guarda bene dal chiedere e dal rendere conto ai suoi datori di lavoro, i cittadini lombardi..
Alla stazione di Milano Lambrate, il treno 2290 da Bologna per Milano Centrale delle 7:54 è in ritardo di 5 minuti, causa guasto agli impianti tra Codogno e Piacenza, che causerà ritardi fino a 10 minuti.
Il treno 10576 da Piacenza per Milano Greco Pirelli viaggia con 42 minuti di ritardo.
Il treno 2270 da Arquata Scrivia per Milano Centrale delle 7:49 è in ritardo di 5 minuti.
Per una volta che il 10456 è andato da Treviglio a Milano Lambrate senza eseguire soste immotivate in mezzo al nulla, ecco che Trenord ci stupisce facendo arrivare in ritardo tutte le "coincidenze".
Complimenti per la coerenza nel servire comunque con costanza un livello di disservizio omogeneo nel tempo.

Nella mattinata di Martedì 12 settembre, il treno suburbano 23012 da Treviglio per Varese è cancellato.
Incredibilmente, il treno 10456 delle 7:22 da Cremona per Milano Certosa arriva alla stazione di Milano Lambrate con 6 minuti di anticipo, il che dimostra che il tempo "ufficiale" di 24 minuti per percorrere la distanza Treviglio-Lambrate è esageratamente abbondante. Com'è possibile che questo treno riesca con frequenza più che settimanale a sforare anche i 24 minuti?
Perchè nessuno (leggi Sorte Alessandro) esige che Trenord renda conto di queste enormi e ripetute inefficienze?
Nel pomeriggio, alla stazione di Milano Centrale, il treno 2658 da Mantova arriva con 48 minuti di ritardo. Il corrispondente 2659 Mantova-Milano, annunciato in partenza con 15 minuti di ritardo, arriva a destinazione con 22 minuti di ritardo.

Nel pomeriggio di Mercoledì 13 settembre, l'investimento di una persona sulla linea per Como blocca il transito dei treni per ore. Curiosamente, i media non si occupano mai delle morti causate dai servizi ferroviari della Lombardia, e soprattutto di Milano: solo gli incidenti (senza vittime) della metropolitana di Roma o i disservizi dell'ATAC di Roma fanno notizia.
Alle 17:00, i treni per Como e dintorni sono ancora bloccati (leggi: cancellati), sebbene con un motivo valido.
Chi tenta di raggiungere Milano Lambrate tramite i treni della linea di Bergamo, però, scopre per esempio che il 2629 Milano Centrale-Bergamo delle 17:10 partirà con 25 minuti di ritardo. Perchè? Non lo so. Hanno investito una persona anche su questa linea?
Ulteriore paradosso, esemplare della malagestione di Trenord, è il sito di My-Link, che non riporta nemmeno per sbaglio la partenza in clamoroso ritardo del 2629. A che mi serve, quindi, consultare questo sito prima di recarmi in stazione?
Il corrispondente 2638 da Bergamo per Milano viaggia con 41 minuti di ritardo.
La farsa continua con gli annunci sonori che rendono noto che la circolazione sulla linea per Parma e Piacenza sta gradatamente riprendendo: non sento il motivo, ma siamo già a tre linee fuori servizio, nello stesso pomeriggio.
Il treno 2077 delle 17:25 per Verona è in orario. Ma è un "nuovissimo modello Vivalto", di quelli vantati da Sorte Alessandro come favolosi e recentissimi acquisti della regione Lombardia con il denaro dei contribuenti.
Sul modello Vivalto, come tutti sanno dal 2005, non c'è spazio per i bagagli.
E su questo 2077 salgono numerosi studenti con trolley al seguito: le "cappelliere" delle carrozze sono troppo piccole; sotto i sedili, non c'è spazio. E gli studenti parcheggiano i trolley nello stretto corridoio tra i sedili, trasformando il passaggio in una corsa a ostacoli.
E' colpa degli studenti?
Ovviamente no. E' colpa dei funzionari e politici delle giunte regionali di Formigoni prima e Maroni poi, che si sono ostinati con protervia nell'acquistare buttare denaro pubblico in treni di un modello onboleto, notoriamente afflitto da fondamentali difetti di progettazione, nonostante la stessa Trenitalia abbia messo in produzione un nuovo modello che risolve proprio questi difetti.
Ma chi mai potrà chiedere a queste persone di rendere conto delle loro scelte, dettate da incompetenza manifesta o da malafede interessata? Gli elettori, forse? Quelli che in 20 anni ancora non si sono accorti di aver eletto gente del genere?
Ciliegina sulla torta: alla stazione di Treviglio, il treno 10660 delle 18:57 per Novara è cancellato. Di nuovo.
Innegabilmente, il flusso dei passeggeri è aumentato. E Trenord ha rimesso in funzione i treni che ad agosto erano stati "sospesi". Ma a furia di cancellazioni e ritardi, il numero di treni a disposizione è lo stesso. E ora chi ne risponde, a parte i pendolari su cui comunque ricade il disservizio, a settembre come ad agosto?







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