giovedì 7 settembre 2017

Trenord sospende i treni dei pendolari ad agosto 2017: altre testimonianze

Da l'Eco di Bergamo, una ulteriore testimonianza di come Trenord abbia dissennatamente sospeso una quantità enorme di treni delle fasce orarie dei pendolari, costringendo i numerosi lavoratori del mese di agosto a viaggiare in condizioni disumane.

Pendolari stipati come sardine, lunedì 28 agosto, sul regionale 1700 da Treviglio per Milano e anche martedì 29 agosto.
È un «agosto d’inferno» per i pendolari ferroviari come ci scrive una lettrice, Sonia che documenta le sua parole con alcune foto che non lasciano alcun dubbio.

«Sono una pendolare di Romano di Lombardia. Percorro la tratta Milano - Brescia -Verona. Le foto le ho fatte martedì 29 agosto sul treno Regionale n. 1700 in partenza da Romano alle 7.52.
Quando pensi che, finalmente riuscirai a non viaggiare “stile carro bestiame” perchè ad agosto ci sono meno passeggeri... ecco che ci pensa Trenord ad affossare le tue speranze... cancellando treni, nella fascia pendolari, per tutto il mese di agosto....e “accorciando” quelli che ci sono.
Nel mese di agosto, infatti, sono stati cancellati i treni Regionale n. 2090 in partenza da Romano alle 7.22 e il Regionale n. 2092 in partenza da Romano alle 08.03 e quello che capita è che si sia tutti in piedi, come al solito».
Trenord ha avuto il coraggio di dichiarare che l'80% dei treni era in circolazione, omettendo però le percentuali dei treni sospesi nelle fasce orarie dei pendolari; ha anche affermato che la quantità dei passeggeri era inferiore della metà a quella abituale.
Assessore Sorte Alessandro, che ne dice di spiegarci (o di farci spiegare da Trenord) i criteri di questa affermazione? Lei sa qual è il periodo a cui Trenord fa riferimento per il calcolo della quantità di passeggeri, in termini di mese, e fascia oraria?
Lei sa quale sia il mezzo con cui Trenord rileva la quantità dei passeggeri?
Lei ha mai chiesto a Trenord come mai il detto mezzo non rileva lo spaventoso affollamento dei treni dei pendoarli sulla Verona-Milano e Brescia-Milano nelle ore critiche?
E se invece il detto mezzo rileva effettivamente che i pendolari viaggiano come bestie, allora lei ha mai chiesto a Trenord perchè non ha preso provvedimenti in merito?

Da segnalare che dal 4 all'8 settembre 2017, i treni della Verona-Brescia-Milano hanno funzionato dignitosamente, rispettando gli orari.
Il treno 2077 delle 17:25 da Milano per Verona, del "nuovissimo modello Vivalto" con sei carrozze a due piani, di cui una riservata alla prima classe, ha però mostrato segni di saturazione in quattro carrozze "plebee" su cinque, sollevando perplessità su ciò che accadrà a breve, con la riapertura delle scuole e l'inizio dei corsi universitari (infatti Sorte e Trenord hanno imbrogliato tutti, con i "nuovissimi" modelli, in cui lo spazio per i pendolari della seconda classe è stato in realtà diminuito).
Scadente anche la gestione della climatizazione: con le temperature diurne superiori ai 28 gradi, il treno ha continuato a offrire carrozze dove l'aria condizionata era solo saltuariamente fredda. Il ricambio stesso dell'aria, coi finestrini sigillati, si è rivelato impossibile, e la deumidicazione inesistente. Quanto sono stati pagati questi nuovi treni dalla regione Lombardia, esattamente? Maroni ha tenuto lo scontrino?

Le meraviglie della stazione di Milano Centrale

Nella stazione di Milano Centrale, le scale mobili che portano direttamente ai varchi di accesso ai binari sono state abolite.
Nell'ottica commerciale di "GrandiStazioni", bisogna infatti spremere denaro dal passeggero, e convincerlo a girare per i negozi della stazione, trascinandolo in un dedalo di scale mobili che lo portano ovunque tranne che dove deve andare.
Il passeggero deve anche stare attento a non raggiungere la galleria di accesso ai binari tramite la rampa mobile errata, altrimenti si troverà davanti al CANCELLO D (gate D), che non permette l'entrata. Esso è infatti riservato ai passeggeri in uscita.
Che idiozia è questa? Fino a poco tempo fa, tutti i cancelli avevano sia il servizio di uscita sia quello di entrata. E' semplicemente logico. Anche un deficiente ci arriverebbe.
Eppre no, il cancello D serve solo da uscita.
Non si può correre al cancello C, che è del tutto chiuso, perchè ad agosto c'è meno personale.
Bisogna correre al cancello E, che è riservato alla sola entrata.
E perchè mai? Che senso ha? Quale logica ritardata ha determinato l'abbandono di un servizio efficiente in favore di questa gestione da inetti?
Ecco la risposta: il cancello E è suddiviso in tre corsie, di cui due "prioritarie" per i passeggeri di Italo e dei FrecciaRossa.
Ebbene sì: in una stazione che esiste in virtù del denaro pubblico di tutti i cittadini, c'è un servizio riservato a una elite abbiente di cittadini. E questo con la benedizione silente di autorità che poi accusano di razzismo (cioè di fare distinzioni classiste tra le persone) chiunque si lamenti del degrado portato nella piazza di Duca d'Aosta dagli immigrati giunti in massa in una nazione che non ha le risorse per accoglierli (nè per far funzionare i treni, in quanto sta affondando già adesso nei debiti).
Lo spettacolo desolante del cancello E, però, non finisce qui: i varchi riservati ai treni per ricchi sono deserti. Il solo varco riservato ai passeggeri "convenzionali" è invece intasato da due code di passeggeri che vorrebbero entrare, ma devono attendere che il personale addetto ai controlli respinga l'ennesimo squilibrato senza biglietto.

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