I ferrovieri cambieranno divisa! A breve su questi schermi nuove divise studiate da un pool di studenti del Politecnico e di Brera.
Questo l'annuncio di Farisè Cinzia, amministratrice delegata di Trenord.
Lo abbiamo già scritto ieri?
Ma non è lo stesso: questo che abbiamo appena citato è un annuncio che risale a ottobre 2015.
Da allora, il servizio di Trenord per i pendolari continua a essere una girandola di treni guasti, treni in ritardo, treni soppressi, treni sovraffollati, treni sottodimensionati, porte che non si chiudono, coincidenze perse, sporcizia a bordo, e via di disservizi. Ma Farisè non è rimasta con le mani in mano, e in questi due anni, cambiando le divise del personale, è riuscita a trasformare Trenord in un bazar dove le aziende private vendono di tutto, dalle assicurazioni ai corsi d'inglese alla spesa del supermercato. Ci premeva sottolineare i grandi successi di questa amministratrice, che ora ripete simbolicamente la sua mossa di due anni fa, per rilanciare l'azienda pubblica Trenord verso i traguardi di profitto, profitto e profitto.
E quanto al servizio schifoso, dirà qualche minoranza irrilevante di pendolari ingrati?
Quello è un argomento irrilevante, non l'avete capito?
Come dice Farisè «il nostro vestito comunica l'azienda, perchè un viaggio su Trenord non è un viaggio ma una customer experience».
E la signora Magic English risolve così ogni problema: pensateci, quando non riuscite a salire sulle quattro carrozze sovrasature del vostro treno pendolare da Busto Arsizio per Milano, o quando restate un'ora e passa a congelare sui marciapiedi di una stazione senza nessuna infrastruttura tipo Montello in provincia di Nulla.
Assoluta mancanza di attenzione e rispetto per i passeggeri del treno 4908 (che da programma dovrebbe partire da Brescia alle 6:50 per arrivare a Bergamo alle 7:51) che arrivati in stazione a Montello alle 8:27 (con già quasi un’ora di ritardo rispetto all’orario programmato) sono stati fatti scendere dal treno perché lo stesso treno doveva tornare a Brescia (”diventando” il treno 4907) e non volevano fare accumulare troppo ritardo a questo treno
Decine di pendolari hanno dovuto attendere al freddo sul binario fino alle 9:07 per salire sul successivo treno 4910 che (anch’esso in ritardo di mezz’ora) li ha portati finalmente a destinazione a Bergamo alle ore 9:23 (con 1,5 ore di ritardo). Sul treno 4910 eravamo accalcati come bestie, ma perlomeno ci siamo scaldati vicendevolmente
Restando in tema di 4 dicembre 2017, ecco una panoramica dei disservizi della giornata (tutti corredati da capotreni eleganti, comunque) ottenuta consultando fasce orarie a caso.
Treno 10760, Bergamo-Milano Porta Garibaldi: 13 minuti di ritardo. Causa: incroci con più treni lungo la linea. Tutti in ritardo?
Treno 10763, Milano Porta Garibaldi-Bergamo: cancellato fino a Monza.
Treno 10762, Bergamo-Milano Porta Garibaldi: cancellato a Monza.
Treno 10769, Milano Porta Garibaldi-Bergamo: cancellato.. Causa: inconveniente tecnico.
Direttrice Bergamo-Carnate-Milano: possibili ritardi fino a 20 minuti o cancellazioni per guasto agli impianti di circolazione nella stazione di Calusco.
Treno 25203, Como S.Giovanni-Milano Centrale: 51 minuti di ritardo. Inizialmente "solo" 33 minuti di ritardo, causa: guasto al sistema di chiusura delle porte di alcune vetture.
Treno 25227, Chiasso-Rho: 21 minuti di ritardo. Causa: guasto al sistema di chiusura delle porte di alcune vetture.
Treno 25229, Rho-Chiasso: cancellato fino a Milano Certosa. Causa: guasto ad altro treno.
Treno 25025, Chiasso-Milano Porta Garibaldi: 17 minuti di ritardo perchè "nella stazione di Lissone-Muggiò è stato necessario prolungare la sosta dedicata al servizio viaggiatori".
Treno 33239, Rho-Chiasso: 15 minuti di ritardo. Causa: guasto ad un altro treno della direttrice.
Treno 25245, Rho-Chiasso: cancellato fino a Milano Porta Garibaldi. Causa: guasto al treno con intervento di manutenzione straordinaria in sede di deposito.
Treno 25239, Chiasso-Rho: cancellato a Milano Porta Garibaldi.
Treno 10908, Brescia-Milano Greco Pirelli: cancellato.
Treno 20408, Piacenza-Milano Certosa: 21 minuti di ritardo.
Treno 2059, Milano Centrale-Verona: partenza prevista con 20 minuti di ritardo.
Treno 20410, Piacenza-Milano Greco Pirelli: 14 minuti di ritardo. Causa: incroci con più treni lungo la linea. Tutti in ritardo?
Treno 2292, Parma-Milano Centrale: 19 minuti di ritardo. Causa: "necessario dare la precedenza ad un altro treno della direttrice".
Treno 20337, Brescia-Parma: 40 minuti di ritardo. Causa: inconveniente tecnico.
L'AD di Trenord, Farisè Cinzia, tre giorni fa dichiarava al TG3 Regionale che "i treni non si riducono, si amplificano. Grazie". #Trenord #LombardiaConcreta
Treno 10615, Novara-Treviglio : 13 minuti di ritardo. Causa: "necessario dare precedenza ad un altro treno della direttrice".
Treno 24113, Saronno-Albairate: cancellato.
Treno 24120, Albairate-Saronno: cancellato fino a Milano Greco Pirelli.
Treno 822, Saronno-Milano Cadorna: 21 minuti di ritardo. Causa: guasto al sistema di chiusura delle porte di alcune vetture.
Treni 5254, Lecco-Sondrio: 14 minuti di ritardo. Causa: guasto ad altro treno.
Treni 4995, Tirano-Sondrio: cancellato.
Treno 5255, Sondrio-Lecco: 15 minuti di ritardo. Causa: guasto al sistema di chiusura delle porte di alcune vetture. Non solo: "ha dovuto dare la precedenza ad un altro treno". Nient'altro?
Nella serata, il treno 2077, Milano Centrale-Verona, delle 17:25, arriva a Treviglio con 10 minuti di ritardo. Le carrozze a due piani sono tutte sature, e una passeggera che stenta a raggiungere l'ultimo sedile libero della carrozza commenta con gli amici che il progettista di queste carrozze Vivalto, così demenzialmente anguste, non ha mai viaggiato su un treno in vita sua.
E altri ritardi, guasti e cancellazioni si verificano nelle fasce orarie successive. Ma solo una consultazione istantanea può rilevarlo, dato che Trenord sta attenta a lasciare in linea solo i dati dei disservizi più recenti. E, come dimostrano le esternazioni di Sorte Alessandro quando la campagna elettorale era ancora lontana. Trenord è autorizzata a non rilasciare questi dati puntuali, ma solo una nebulosa serie di statistiche e totali mensili in cui riesce abilmente a far sparire i picchi, gli accumuli e la frequenza dei disservizi.
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