Nella mattina del 20 dicembre 2017, prima delle 9:00, secondo Trenord.it, la circolazione dei treni della Lombardia è perfetta.
Non c'è nemmeno un intoppo.
Probabilmente, è queso l'orario in cui l'amministratrice delegata di Trenord, Farisè Cinzia, controlla la situazione.
E questo spiega perchè se ne esce con frasi sulla puntualità di Trenord talmente consolidata che l'azienda può dedicarsi a vendere prodotti altri, come spesa al supermercato o assicurazioni.
E spiega anche perchè Farisè si dedica ogni due anni a rinnovare il guardaroba dei capotreno, grazie all'atelier del Politecnico di Milano.
E via dicendo di idiozie completamente distaccate dalla realtà.
Il 2160 da Arquata Scrivia non c'entra nulla, ma ha un ritardo di 9 minuti.
Anche alla stazione di Varese c'è un guasto degli impianti di circolazione, e le linee Treviglio-Novara e Treviglio-Varese come il 23015 e 23017 subiscono ritardi oltre i 60 minuti.
I treni della linea Chiasso-Monza-Milano hanno ritardi fino a 15 minuti·
Il treno 24917 per Malpensa ha 26 minuti di ritardo.
Il treno 10464 da Cremona ha 11 minuti di ritardo.
Il treno 2142 per Domodossola ha 14 minuti di ritardo per guasto al treno.
La quantità di guasti agli impianti di circolazione, in carico a Rete Ferroviaria Italiana, cioè una società del Gruppo Ferrovie dello Stato, mette in risalto la disparità tra gli investimenti milionari dell'Alta Velocità (che serve 170mila persone, e ha indebitato in eterno lo Stato con l'imbroglio vergognoso del credit swap) e le miserabili briciole riservate alla rete dedicata al solo trasporto pubblico regionale, che si guasta ogni giorno da anni, in inverno perchè fa freddo e in estate perchè fa caldo.
Il tutto sotto gli occhi di ministri illuminati, dai tempi di Tremonti Giulio fino a Delrio Graziano, che hanno tutti portato avanti la politica della mercificazione di Stato e servizi pubblici, con il denaro e il lavoro dei cittadini di oggi e del futuro.
Dopo le 9:00, il sito di Trenord.it finalmente si aggiorna.
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