Il treno 10456 Cremona-Milano delle 7:22 è annunciato con 5 minuti di ritardo.
Alle ore 7:22, RFI annuncia che il treno 10456 è "in arrivo".
Alle ore 7:28, il treno 10456 risulta in ritardo di 20 minuti, ma SOLO sul tabellone del marciapiedi 6. Infatti, gli annunci sonori lo spacciano ancora come "in arrivo". RFI non cura solo l'erogazione di informazioni nelle stazioni ferroviarie: RFI gestisce e coordina anche la mobilità ferroviaria in Lombardia. Bisogna quindi presentare a RFI i complimenti per la lucidità che dimostra: a quando un qualunque parlamentare della Lega Nord (che governa indisturbata la Lombardia da anni) uscirà dal suo torpore secessionista per presentare una interrogazione parlamentare sulla malagestione ferroviaria della #LombardiaConcreta?
Il ritardo del 10456 peggiora fino a raggiungere 34 minuti di ritardo.
I pendolari della zona di Treviglio ripiegano sul treno 10906 Brescia-Milano delle 7:27. Che è in ritardo di 9 minuti (che diventano 14 minuti di tempo sprecato, per chi voleva usare il treno precedente).
E ovviamente il treno si satura, costringendo un terzo dei passeggeri a viaggiare in piedi.
I complimenti vanno quindi non solo a RFI per la sua malagestione del trasporto ferroviario lombardo, ma anche all'azienda pubblica Trenord, che dopo anni dello stesso disservizio, non ha ancora capito quali sono le linee che necessitano di treni più capienti o corse più frequenti in determinate fasce orarie dette infatti "di punta".
Non è neppure dato di sapere perchè il treno 10456 da Cremona è in ritardo. RFI non lo comunica, e Trenord non lo riporta sul proprio sito.
Il successivo 2090 Brescia-Milano delle 7:33 (quindi sempre più tardi) accumula 8 minuti di ritardo.
Il successivo 10458 Cremona-Milano delle 7:44 accumula 13 minuti di ritardo per ritardo di un altro treno.
Passando alla linea suburbana verso Varese, le cose non vanno meglio: il treno 23012 parte con 14 minuti di ritardo, senza spiegazione.
Il treno 23011 da Varese accumula 14 minuti di ritardo per ritardo di un altro treno.
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