martedì 13 agosto 2019

Milano e Monza: dal 1° ottobre via i biglietti solo per i treni con rincari fino al 40%

Qualcuno sentiva la mancanza della patetica Terzi Claudia, assessore ai trasporti della Lombardia, incapace di gestire i trasporti della Lombardia (specialmente il fallimento quotidiano di Trenord), ma sempre impegnatissima a incolpare qualcun altro?
E comunque complimenti al sindaco di Milano Sala Giuseppe, che ha pensato bene di legittimare la "rivoluzione" di ATM e aumentare il biglietto della metro a 2 euro tondi proprio due settimane prima della chiusura per l'intero mese di agosto di due fermate cruciali della metropolitana 2 come Lambrate e Piola.


Milano e Monza, dal 1° ottobre via i biglietti solo per i treni con rincari fino al 40%

Con rincari per i pendolari Trenord e la scomparsa dei «bonus» ritardi.
Ieri la giunta regionale ha approvato la delibera che regola l’uso del biglietto integrato sulle linee ferroviarie.
Dal 15 luglio scorso a Milano, nell’hinterland e a Monza è entrato in vigore il nuovo sistema tariffario: un solo ticket per tutti i mezzi pubblici del territorio, diviso in nove corone.
Il costo del viaggio sale a seconda del numero di corone attraversate.
Nel contempo, nel capoluogo lombardo il biglietto ordinario è passato da 1,50 a 2 euro e sono state approvate agevolazioni per le fasce deboli.
La rivoluzione è stata fortemente voluta da Palazzo Marino.
Contraria invece la Regione, che solo all’ultimo ha dato l’ok per inserire anche Trenord (al 50 per cento del Pirellone e al 50 di Trenitalia) nel sistema.
La delibera di ieri, proposta dall’assessore ai Trasporti Claudia Terzi, ratifica l’accordo e fa un passo oltre: indica che dal 1° ottobre i biglietti ferroviari non saranno più validi nelle tratte comprese nei territori di Milano e provincia e Monza e provincia (l’area Stibm).
Cancellati i «Trenocittà Milano» e i «Trenocittà Monza».
Rimangono validi i ticket per chi arriva o parte da oltre i confini di questa zona.
 Gli abbonamenti annuali già emessi saranno utilizzabili fino alla scadenza.

Finora sui convogli Trenord era possibile usare biglietti solo ferroviari o integrati a seconda della convenienza.
Le tariffe del nuovo sistema sono più alte di quelle per compiere lo stesso tragitto in treno, permettono però di usufruire di molti mezzi.
L’integrazione porterà un rincaro dei ticket anche del 40 per cento per chi si sposta solo in treno, in un periodo in cui il servizio di Trenord ha vari problemi.
Per compensare, Regione chiede all’azienda di adottare «forme di mitigazione» per i pendolari penalizzati, senza pesare sulle casse regionali.
Il documento poi «sospende» l’applicazione del bonus nel territorio interessato dalla rivoluzione: lo sconto è applicato agli abbonamenti nel caso di forti ritardi lungo la linea nel mese precedente.
Difficile però calcolarlo se il ticket vale per più mezzi.
Si sceglie quindi di riparlarne in una «fase attuativa successiva».
Non è specificato quanto le casse di Trenord guadagnerebbero in più, ma si indicano quote di 12,9 per cento all’azienda e 87,1 agli altri operatori per la ripartizione degli introiti complessivi.

Il documento dovrà ora essere firmato entro il 30 settembre dall’Agenzia di bacino, pena la trattenuta del 3 per cento delle risorse da parte del Pirellone.
L’Agenzia sottolinea però il disaccordo su alcuni punti.
In particolare, i tempi: il regolamento regionale del 2014 prevede un intervallo di 5 anni per allineare le tariffe ferroviarie a quelle integrate.
Lo stop ai ticket solo per i treni non sarebbe quindi una necessità imminente.
E su questo punto si incardina la protesta del Pd.
«La Regione poteva tenere in vita biglietti e abbonamenti fino al 2024 e invece ha scelto di aumentarli — attacca il consigliere regionale Pietro Bussolati — .
E a inizio luglio si erano vantati di aver tenuto bloccate le tariffe».
Replica l’assessore Terzi: «Una decisione obbligatoria alla luce della politica messa in atto da Milano».
Dà la colpa al rincaro di 2 euro deciso da Palazzo Marino e chiede a Comune e Agenzia di rinunciare a parte degli introiti per aiutare i pendolari.

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