giovedì 14 dicembre 2017

Ma a che servono le aziende ferroviarie pubbliche che pensano solo al profitto e ad espandersi in altri mercati?

A cosa serve Trenord?
Gli impianti guasti li gestisce RFI (e male).
I treni vecchi li deve sostituire  la regione Lombardia.
Il personale di Trenord non comunica informazioni, salvo minacciare passeggeri stremati di multe stratosferiche se osano guardare la carrozza di prima classe, invece che stiparsi in silenzio come bestie sulle esigue carrozze soprasature della seconda classe.
Sul proprio sito e sui treni stessi (che manco le appartengono), Trenord vende spese online con sconti, corsi d'inglese online, eccetera.
La sua amministratrice delegata, Farisè Cinzia, si preoccupa di rinnovare le uniformi dei capotreno presso un atelier ogni due anni perchè "il vestito presenta l'azienda".
E della qualità del servizio pubblico chi si preoccupa?
Bisogna rescindere i contratti con Trenord e passare a un operatore pubblico senza dirigenti affamati di bonus e di profitti.
Magari il Genio Ferrovieri.

A cosa serve Ferrovie dello Stato?
L'amministratore delegato, Mazzoncini Renato, vuole usarne i mezzi per ottenere appalti in Iran o Grecia o comunque in altri stati. In Italia, Mazzoncini vuole solo collocare in borsa l'elitaria fetta delle Frecce Rosse, che serve solo 170mila persone.
Intanto, le obsolete infrastrutture ferroviarie convenzionali si guastano ogni giorno, causando ritardi e disservizi continui, ma a Mazzoncini questo non interessa. E i suoi seguaci vedono questo aspetto come un fastidio, in quanto onere non redditizio.
Bisogna privatizzare Ferrovie dello Stato, toglierle il controllo di RFI e dei treni nazionali, e farla operare all'estero e sui Freccia Rossa, costringendola a quotarsi da sola in borsa, a separare la contabilità e i costi dei Freccia Rossa, e a rinunciare a tutti i privilegi che riserva ai Freccia Rossa sacrificando il trasporto pubblico convenzionale, assegnando quindi la gestione dei trasporti pubblici nazionali a un operatore pubblico considerato pubblico, che non insegua il profitto.
Magari il Genio Ferrovieri.

Almeno finchè anche l'Esercito Italiano non verrà ripensato in una logica mercatistica di profitto e vendita di servizi, come già sta capitando al trasporto pubblico, alla sanità, all'acqua e alla scuole.



Vediamo ancora una volta le situazioni di due momenti della giornata del 14 dicembre 2017 in Lombardia. Due ristrette fasce orarie, meno di un sesto di una giornata "normale" di spostamenti ferroviari. Farisè Cinzia, intervistata dal TG2, parlava di "tre treni che non vanno" su duemiladuecentonovantasette.

La quantità di guasti, reiterati nel tempo, e rilevabili a qualunque ora del giorno si voglia esaminare la situazione ferroviaria lombarda, porta a dubitare delle cifre nelle affermazioni di Farisè, e conferma quanto detto poco sopra riguardo al completo disinteresse della dirigenza di Trenord e di Ferrovie dello Stato per il servizio trasporto pubblico nazionale.



Treno 10910 (Brescia), 19 minuti di ritardo per dare la precedenza a un altro treno (quale? E perchè?).
Treno 10661 (Novara), 13 minuti di ritardo per ritardo di un altro treno.
Treno 10658 (Novara), 13 minuti di ritardo per ritardo di un altro treno.

Treno 20333 (Parma), 16 minuti di ritardo per inconveniente tecnico (guasto).
Treno 20338 (Brescia), 15 minuti di ritardo per guasto a un altro treno.
Treno 25029 (Como S. Giovanni), 14 minuti di ritardo per guasto alle porte di un altro treno.
Treno 10615 (Novara), 14 minuti di ritardo per guasto alle porte di un altro treno.

Treno 20339 (Parma), 11 minuti di ritardo. Così.
Treno 1128, cancellato per guasto a un altro treno ("ora risolto").
Treno 25225 (Chiasso), cancellato per guasto al treno.

Treno 25235 (Rho), cancellato fino a Como S. Giovanni. Cancellato anche da Milano Porta Garibaldi.
Treno 25241 (Chiasso), cancellato fino a Milano Porta Garibaldi.

Direttrice Bergamo-Carnate-Milano, possibili ritardi fino a 30 minuti per guasto agli impianti di circolazione nella stazione di Arcore.

Nella serata.

Treno 10917 (Brescia), 25 minuti di ritardo.

Treno 2077 (Verona),  arriva a Treviglio con 11 minuti di ritardo. Nessuna spiegazione da parte del personale viaggiante per le ripetute soste compiute dal treno in zone lontane da qualunque stazioni.

Treno 10915 (Brescia), 20 minuti di ritardo per guasto agli impianti di circolazione nel nodo ferroviario di Milano.
Treno 10919 (Brescia), 15 minuti di ritardo per guasto alla linea elettrica.
Treno 10475 (Cremona), 36 minuti di ritardo per guasto alla linea elettrica.
Treno 10481 (Cremona), 20 minuti di ritardo per guasto alla linea elettrica.
Treno 10484 (Cremona), 17 minuti di ritardo per guasto alla linea elettrica.
Treno 2091 (Brescia), 15 minuti di ritardo per altri treni in ritardo.
Treno 25365 (Chiasso), 16 minuti di ritardo per altri treni in ritardo.

Treno 672 (Canzo), cancellato fino a Erba .

Treni 25064 e 25073 (Como S. Giovanni), cancellati per guasto al treno.













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