lunedì 18 dicembre 2017

Sorte Alessandro, l'hai tenuto lo scontrino dei tuoi nuovi Vivalto? E a noi pendolari, altri 45 minuti di ritardo chi ce li ripaga, invece?



Lunedì 18 dicembre 2017. Nuova settimana e stessi disservizi a pioggia nel trasporto ferroviario lombardo (che si tratti di Trenord, Trenitalia o RFI, non fa differenza: queste aziende pubbliche sono  separate sulla carta, ma tutte accomunate dal disprezzo dei loro amministratori per il servizio pubblico, e dalla benevola indifferenza delle figure istituzionali che sono state invece scelte per tutelare gli interessi dei cittadini che finanziano tutti loro).


La mattinata è farsesca e caotica come da disorganizzazione abituale, ma è nella serata che Trenord (tutta da sola) dà il meglio di se stessa, confermando l'abissale distacco tra le chiacchiere di Maroni Roberto/Sorte Alessandro/Farisè Cinzia e la realtà del carnevale del dissesto del servizio ferroviario lombardo.

Alla stazione di Treviglio, il treno 10456 da Cremona delle 7:22 si presenta con carrozze a due piani del vecchio modello che era stato sostituito qualche mese fa. Lo stesso accadeva venerdì 15. Che fine ha fatto il "nuovissimo" treno di modello Vivalto che serviva questa linea?

Il treno arria in orario alla stazione di Milano Lambrate. Ciò accade solo quando le "coincidenze" per Milano Centrale sono in ritardo, e infatti.

Il treno 2160 da Arquata Scrivia delle 7:49 è in ritardo di 10 minuti.

Il treno 2090 della linea Brescia-Treviglio-Milano delle 7:53 è in ritardo di 5 minuti.
Del treno 2290 da Bologna delle 7:54 non viene detto nulla. Gli annunci si susseguono fino alle 7:59, ma di questo treno non viene fatta parola. Perchè?

Si apprende solo tramite internet che il treno 2290 è in ritardo di 19 minuti, ma le informazioni sonore e visive della stazione di Milano Lambrate non ne fanno parola. Perchè?

La confusione della gestione della stazione di Lambrate peggiora: quando il treno 2160 viene annunciato "in arrivo", come anche il treno 2090, la situazione è sospetta. Come possono due treni per Milano Centrale arrivare contemporaneamente a Milano Lambrate, stazione che ha 12 binari ma li tiene gelosamente liberi per gli Alta Velocità?


E infatti, i pendolari che salgono sul marciapiedi del binario 12, destinato al 2160, scoprono dal tabellone locale che il treno non è affatto "in arrivo", ma bensì in ritardo di 15 minuti. E allora perchè stato annunciato come "in arrivo"? Da chi, poi?

Sotto i loro occhi, il treno 2090 da Brescia arriva al binario 10 e riparte.

Il 2090 è a sua volta una testimonianza di incapacità, incompetenza e inconsistenza della propaganda elettorale dei vari amministratori delle istituzioni e aziende pubbliche nella Lombardia.

Questo treno per pendolari è sempre saturo di lavoratori e studenti, essendo un (raro) collegamento veloce per Milano Centrale. Normalmente, dispone di vecchie carrozze a due piani, sempre sature, sempre a rischio di guasto per obsolescenza, e ha un ritardo minimo di 5 minuti.
Oggi si presenta composto solo di carrozze vicinali a piano ribassato (come dice Wikipedia, "mezzi di vecchia concezione, tra i più datati attualmente circolanti, ma che negli anni sessanta segnarono una vera e propria svolta nel mondo ferroviario").
Negli anni 1960.
Il treno 2090 è ben più che saturo: come in chimica, è sovrasaturo, e contiene pendolari non solo stipati, ma pigiati letteralmente ovunque, anche nei gabinetti.
E questo perchè su una linea e un orario da sempre affollatissimi, dopo decenni di questa situazione  di saturazione che si ripete, l'azienda pubblica che gestisce questo trasporto non solo non ha mai saputo produrre una risposta all'aumento dei passeggeri, ma ora regredisce anche in termini di fornitura di veicoli con la capienza minima necessaria per trasportare i pendolari come bestie ammassate.
Dove sono ora Farisè Cinzia, Sorte Alessandro, Delrio Graziano, Maroni Roberto, con tutti i loro proclami su investimenti, innovazione, spesa scontata online, Alta Velocità a vantaggio dei pendolari?

Sempre nella stessa stazione, si può notare che il treno 24109 è in ritardo di 15 minuti, dopo essere stato cancellato da Saronno a Seregno.
E il 10802 Bergamo-Milano è cancellato e basta.

Chi arriva a Milano Centrale, apprende in seguito di altri disservizi o erogazioni di servizio mancate.
Il treno 10611 Novara-Treviglio è cancellato.
Il treno 106221 Treviglio-Novara è cancellato. Ai clienti viene offerta la soluzione di subire 30 minuti di ritardo per prendere il treno successivo.
Il treno 23017 Varese-Treviglio ha 26 minuti di ritardo per guasto agli impianti di circolazone della stazione di Rho.

Il treno (di Trenitalia) 10406 Milano-Domodossola ha 47 minuti di ritardo per un guasto al sistema di chiusura delle porte (che ci importa che sia della pubblica Trenitalia o della pubblica Trenord, a sua volta per metà controllata da Trenitalia?).

E tutto questo nel giro di due ore. Moltiplicando i disagi per il resto della giornata, si ha un'idea della qualità del "servizio" ferroviario lombardo medio effettivo, al di là della cortina fumogena di propaganda rilasciata sistematicamente dagli amministratori pubblici regionali.

Nella serata, alla stazione di Milano Centrale, il treno 10917 viene cancellato, tanto, che  il sito My-Link ne nega l'esistenza. Fisicamente, i passeggeri pendolari non possono venire cancellati, così  vengono invitati a spostarsi a Milano Lambrate, dove però possono solo attendere l'arrivo di un altro treno da Milano Centrale per Treviglio-Brescia-Verona.
E quel treno è il 2077 che parte alle 17:25.
In realtà, parte alle 17:30, dopo che il capotreno ha premurosamente (nota di merito) reso noto, sia via altoparlante che di persona (due note di merito), che il treno fermerà anche nelle stazioni normalmente in carico al 10917.
Nota di demerito per il capotreno: non ci dice che il treno ha qualcosa che non va. Infatti il convoglio arriva alla stazione di Milano Lambrate con 10 minuti di ritardo.
Dopo 20 minuti, con supremo sprezzo del pericolo (altra nota di merito), il capotreno percorre il convoglio per comunicare che non sa quando il treno ripartirà, ma che ci terrà aggiornati (altra nota di merito). Chi l'ha mai visto, un capotreno di Trenord che si preoccupa di informare i passeggeri della gravità del disservizio in corso?
Ma questo è giovane, e si vede: imparerà anche lui a farsi gli affari propri. Diamogli tempo.
Il capotreno comunica anche la causa del ritardo: guasto ai sistemi di trazione. E' sufficiente per far fuggire terrorizzati tre quarti dei passeggeri, che si riversano nella stazione alla ricerca di alternative. Nel frattempo, sugli schermi, il ritardo del 2077 viene aggiornato, passando a 30 minuti di ritardo, poi 40 minuti di ritardo e infine 50 minuti di ritardo.
L'ho detto che il treno in questione è un "nuovissimo Vivalto", cioè un modello obsoleto (come riconosciuto implicitamente da Trenitalia, che punta su modelli nuovi come il Rock) e afflitto da difetti cronici noti sin dal 2005, che lo costringono a continui blocchi per manutenzione?
Chi sarà quel genio della regione Lombardia che, nel comprare i treni nuovi per sostituire i catorci pluridecennali in circolazione, ha scelto proprio un modello noto per i suoi continui guasti?
L'assessore Sorte Alessandro avrà tenuto lo scontrino delle centinaia di milioni di Euro pagate per comprare treni scadenti che si guastano continuamente? Magari glieli cambiano.

Intanto. Un altro treno per (o da) Milano Certosa viene cancellato.
I pendolari in fuga si riversano sul marciapiedi del binario dove deve arrivare il 10481 per Cremona, che sugli schermi risulta in ritardo di soli 5 minuti. Ma sul binario c'è un Frecciarossa.
Dov'è il 10481? Sul tabellone non compare per nulla. E infatti è destinato ad accumulare 35 minuti di ritardo, ma Trenord e RFI non sono in grado di comunicarlo.
I pendolari, in preda alla confusione, si affidano al caso: ci sono i treni 2091 e 10919, entrambi diretti a Brescia, con fermate diverse. Entrambi non stanno arrivando all'orario annunciato, ma la stima di 5 minuti di ritardo suona ora come una presa in giro. A chi credere?
Alla fine, il 2091 ha 5 minuti di ritardo, mentre il 10901 ha 7 minuti di ritardo.
Magra consolazione, sapere che Trenord ne ha quasi azzeccati due, dopo aver allegramente elargito un ritardo che va dai 45 ai 90 minuti, in una fascia oraria serale di punta, alle centinaia di lavoratori pendolari di ben due delle linee più affollate.
Alla faccia delle vanterie da propaganda elettorale di Sorte, Maroni, Farisè e #LombardiaConcreta.

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