giovedì 31 gennaio 2019

31 gennaio 2019: guasti agli impianti, guasti ai treni. Il servizio ferroviario lombardo non cambia.

Giovedì 31 gennaio 2019: la linea Cremona-Treviglio-Milano è nuovamente paralizzata, con ritardi fino a 60 minuti, a causa di un guasto agli impianti di circolazione nella stazione di Castelleone, di competenza di RFI.

Riepiloghiamo i fatti già esposti infinite volte:
- gli impianti della linea Cremona-Treviglio-Milano sono soggetti a continui guasti;
- la manutenzione di RFI è insufficiente;
- da anni, il ministero dei trasporti ignora questo problema;
- il ministro dei trasporti Delrio Graziano, dopo il disastro ferroviario di Pioltello nel gennaio 2018, parlò dai giornalisti  indagini per appurare che fine avessero fatto i fondi statali erogati a RFI per la manutenzione della rete ferroviaria Lombarda;
- Fontana Attilio, della giunta della Lega Nord insediatasi in Regione Lombardia nel 2018, ha più volte menzionato ai giornalisti i fondi statali per la rete ferroviaria italiana, che RFI non sblocca;
- nessuno indaga sul perchè i vertici di RFI non intervengano come dovrebbero;
- nessun parlamentare della Lega Nord ha mai avanzato interrogazioni in merito nella giusta sede (il Parlamento);
- la Lega Nord è ferocissima nel sostenere le grandi opere dell'Alta Velocità (per merci e persone), al servizio dell'elite di imprenditori famelici di appalti statali e benestanti che vogliono viaggiare comodo, ma non spreca una sola parola sulla malagestione delle linee ferroviarie convenzionali da parte di RFI.

Tanto Trenord è precisa nel riferire su Trenord.it i disservizi causati da RFI, tanto è invece elusiva quando su tratta di spiegare i propri.
Alla stazione di Treviglio,  a fronte del treno 10456 delle 7:22 da Cremona in ritardo di 30 minuti per colpa di RFI, Trenord DEVE spiegare ai passeggeri perchè il successivo treno delle 7:28 (10716 da Brescia) per Milano è in ritardo di 5 minuti, in quanto il passeggero del treno precedente subisce 11 minuti di ritardo, che a loro volta si amplificano a ogni ulteriore mezzo pubblico da utilizzare in città.

Invece, nè RFI nè Trenord spiegano perchè il 10716 è in ritardo.


Su Trenord.it la pagina dedicata alla linea Verona-Brescia-Milano riporta un disservizio della linea Cremona-Milano.



Il treno 10716 si presenta con l'abituale convoglio vecchio, il cui riscaldamento non funziona. Considerando le temperature, si resta allibiti da come Trenord continui a effettuare la sola manutenzione minima indispensabile, pur avendo un parco treni con un'età tale da richiedere un diverso tipo di manutenzione. Ma se Trenord ragiona nell'ottica di tagliare i costi e massimizzare i profitti, come se fosse un'azienda privata, la colpa è dei suoi padroni.
Il padrone al 50% di Trenord è FNM, azienda a capitale pubblico che nomina anche la dirigenza di Trenord. FNM è controllata da Regione Lombardia, cioè dalla Lega Nord, e i suoi dirigenti sono nominati dalla Lega Nord (vedi Gibelli Andrea). Anche l'amministratrice delegata di Trenord, Farisè Cinzia, era stata voluta dalla Lega Nord di Maroni Roberto. L'attuale amministratore delegato di Trenord, Piuri Marco, è persona gradita a Fontana Attilio, che infatti ha avallato ogni sua decisione di taglio dei servizi di Trenord (a parità di finanziamenti pubblici).
Chi è quindi che ha il potere di imporre la politica aziendale di Trenord e le permette di operare nello stesso scellerato modo da anni?




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