venerdì 20 novembre 2015

L'illusione della fine del disservizio

Nella settimana dal 16 al 19 Novembre 2015, il servizio (offerta commerciale) ferroviario funzione dignitosamente, se si escludono alcuni ritardi contenuti (il 2097 del giorno 18 ritarda di 5 minuti) e l'immancabile affollamento disumano del 2086 mattutino e del 2105 serale.

Il raro evento di ben 4 giorni continui di non-disservizio si conclude il 20 Novembre, quando ricominciano i disagi che hanno funestato tutto il mese di Novembre e i precedenti, peraltro senza che Trenitalia/Trenord/Ferrovie dello Stato forniscano alcuna spiegazione.
Al mattino, il 10456 ritarda di 5 minuti (non dichiarati), con le solite conseguenze sulle "coincidenze"; la sera il 2105 è in ritardo di 10 minuti, e affollato all'inverosimile a causa dell'aumento di viaggiatori del fine settimana; anche il passante S5 23057 accumula a Milano Repubblica un ritardo di 8 minuti (non giustificato), causando ritardi a catena alle corse successive.

In compenso, su MetroNews dello stesso giorno, l'assessore Sorte ammette nuovamente il disastro dei disservizi di luglio 2015: se l'è presa comoda, ma almeno se ne è accorto, viste le sue fantasiose dichiarazioni di segno opposto elargiteci in questo stesso periodo.
Quanto dovremo attendere, prima che Sorte si accorga del livello di disservizio, anzi offerta commerciale, che caratterizza anche i mesi di agosto, settembre, ottobre, novembre eccetera?
Ancora una volta vengono annunciati nuovi treni, che però sono diretti a linee suburbane o non elettrificate (del Pavese): di manutenzione delle infrastrutture non parla, e del resto della Lombardia nemmeno.

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