martedì 3 novembre 2015

L'offerta commerciale di Trenitalia

Con la fine di Ottobre, si chiude l'esperienza Expo.
Trenitalia si premura si annunciare che, dal primo Novembre, sarà disponibile una diversa offerta commerciale. Dice proprio così, "offerta commerciale": i treni non sono più un servizio, ma un prodotto da vendere. Come se ci fosse una concorrenza sul mercato.
Ma è la trappola del libero mercato, quella di farci dimenticare che noi cittadini abbiamo certi diritti, e che il trasporto ferroviario è uno dei servizi pagati dallo Stato con le nostre tasse. Ma, come è noto, la modernità così bene incarnata da Berlusconi e Renzi, vive della stessa subdola manifestazione lessicale così bene descritta nel romanzo 1984 di Orwell.
E' sempre in quel romanzo che assistiamo alla pratica di annunciare spudoratamente l'opposto della realtà, per abbindolare le masse. Nel nostro caso, Trenitalia ha nuovamente annunciato che i mezzi ferroviari dedicati ai trasporti speciali verso Expo saranno ridistribuiti sulle tratte dei trasporti regolari (circa).

Lunedì 2 Novembre 2015, il treno 10456 arriva in orario a Milano Lambrate, dove tutti i treni per Milano Centrale sono invece in ritardo di 5 o 10 minuti.
Due di questi treni in ritardo sono al binario e in partenza, ma nei sottopassaggi della stazione è impossibile capirlo: gli schermi elettronici, infatti, segnalano il ritardo di questi treni, ma non il fatto che siano presenti e in partenza. E' un caso? Accade a tutti gli schermi o solo quelli con cui ho avuto a che fare io?
La sera, il 2105 che parte da Milano Centrale accumula 5 minuti di ritardo e si riempie di passeggeri in piedi, ma non è stipato in maniera grottesca come accadeva il mese scorso.
Possiamo dire che l'unico miglioramento riscontrato sul trasporto ferroviario dopo la chiusura di Expo è la diminuzione dei passeggeri occasionali.

Intanto, il presidente di RFI è stato arrestato per tangenti. RFI gestisce le reti ferroviarie: una delle tante scomposizioni volute dai vari governi e dall'Europa, con scopi che all'estero sono nobili, ma che in Italia si traducono in un caos senza fine di rimbalzi di responsabilità, in cui nessuno paga e il cittadino subisce sia il danno (treni in ritardo) sia la beffa (ogni ente incolpa gli altri, e alla fine sono tutti innocenti).

La mattina di Martedì 3 Novembre, a Treviglio i tabelloni comunicano la soppressione del treno delle 7.28 per Milano Greco Pirelli, e un ritardo di 5 minuti per il treno delle 7.33 per Milano Centrale. Questo ritardo passa rapidamente a 10 e poi a 20 minuti.
A Milano Lambrate, un treno delle 7.47, in ritardo di 5 minuti (che sono invece 8) si presenta al binario 12, con carrozze a un solo piano, quando fino al mese scorso erano a due piani. Il numero di pendolari però non cambia: lo spazio per stiparli, sì.
Sul binario 12, il tabellone che dovrebbe annunciare il treno, l'orario e gli altri dati, è desolantemente guasto. Lo è da quando è iniziato questo blog, ma evidentemente il personale della stazione di Lambrate non legge questo blog.
Ma esiste ancora il personale, alla stazione di Lambrate?
E dove sono i treni di cui parlavamo prima, quelli che Trenitalia aveva dedicato a Expo e ora saranno invece utilizzati per il trasporto regolare?
In questi due giorni abbiamo riscontrato solo una riduzione del "materiale rotabile", sia in termini di corse che di spazio sulle carrozze.
E il futuro cosa porterà?

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