venerdì 11 marzo 2016

10-11 Marzo 2016

Giovedì 10 Marzo 2016, il 10456 arriva a Treviglio con 5 minuti (annunciati) di ritardo.
Quando arriva a Milano Lambrate, c'è a malapena il tempo di prendere il 7:49 per Milano Centrale.
C'è il tempo per notare sugli schermi l'avviso che un treno delle 7:43 (per Milano Certosa) ha un ritardo di 5 minuti: siccome sono le 7:49 passate, l'annuncio è già falso.
Al ritorno, il 2105 da Milano Centrale per Verona parte alle 17:25, come dovrebbe, ed è zeppo di passeggeri: chi sale a Milano Lambrate, se ci riesce, deve fare il viaggio in piedi, stretto tra altri passeggeri.

Venerdì 11 Marzo, il 2105 delle 17:25 esita a partire da Milano Centrale, perchè c'è qualcosa che non funziona nel treno stesso. Cosa, non ci viene detto: il personale viaggiante non si vede in circolazione, ma c'è un tecnico in tuta da lavoro che sale e scende dalle carrozze di testa, ed esegue un qualche intervento, apparentemente con le porte che non vogliono sapere di chiudersi. Quale sarà il guasto? Mistero.
Nel frattempo, le carrozze si riempiono: è l'inizio del fine settimana, e ci sono molti passeggeri saltuari, con valige di ogni dimensione al seguito. Ben presto, è impossibile sistemarle sugli appositi ripiani, e le valige restano quindi nel corridoio di transito.
Quanto il treno parrte, c'è già un discreto numero di passeggeri in piedi.
Alla fermata di Milano Lambrate, la situazione peggiora. Il treno si riempie e molti passeggeri rinunciano a salire. Significa un'altra mezz'ora di attesa, per loro.
Non va meglio a chi è a bordo: con tre "soste" immotivate durante il tragitto, infatti, il treno accumula 14 minuti di ritardo, quando arriva a Treviglio (ma gli schermi ne riportano "solo" 10, di minuti di ritardo).

Ci si chiede come possa Trenitalia vantare miglioramenti nella puntualità, se si esclude la "cresta al contrario" fatta con questi annunci ottimistici di ritardo ridotto rispetto alla realtà.

Ci si chiede anche se mai accadrà che la dirigenza di Trenitalia/Trenord/FS prenda atto dell'esigenza di rafforzare i trasporti nei periodi più critici, invece che ridurli non appena si avvicina un qualche periodo di ferie. A che serve buttare denaro in sondaggi opinabili, se non si riesce nemmeno a rilevare queste banalissime e gravi carenze che sono sotto gli occhi di tutti? Che l'azienza in questione finga di non vederle, è comprensibile: affrontarle significa spendere denaro. Che non le vedano invece i governanti e gli assessori Lombardi è incomprensibile: essendo il loro lavoro, non hanno la scusa di essere impegnati con altro. O sono incompetenti, o stanno agendo per malizia, tradendo il mandato ricevuto. Dov'è Salvini con la sua ruspetta, a fronte di questa inadeguatezza manifesta?

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