martedì 15 marzo 2016

La risposta dei pendolari alla puntualità dichiarata di Trenitalia

Lunedì 14 e Martedì 15 Marzo 2016, c'è un solo disservizio per uno solo dei treni di punta che io utilizzo per andare e tornare dal lavoro: è il 2105 delle 17:25 di martedì, che chiude le porte ma non parte, e che si ferma non appena uscito dalla stazione, come da programma; il ritardo che accumula quando arriva a Treviglio è di 9 minuti (dichiarati: 5 minuti).

Negli ultimi giorni, abbiamo subito passivamente gli annunci trionfali di Trenitalia/Trenord/FS sul miglioramento della puntualità del suo servizio. Dico "subito passivamente" perchè sui mezzi di comunicazione c'era spazio solo per le dichiarazioni di Trenitalia, e non veniva data molta voce a chi utilizza i suoi servizi.
E, soprattutto, la regione Lombardia e l'assessore Alessandro Sorte facevano solo da "veline" per questi annunci, senza nemmeno azzardare non dico un minimo ruolo critico in difesa degli utenti, ma almeno un controllo delle fonti e del metodo usato per giungere a simili conclusioni. Le persone elette dai cittadini, per tutelare gli interessi dei cittadini, anzi per servirli, sembrano non voler contrariare l'azienda Trenitalia.

I comitati dei pendolari hanno poi ribattuto, ma senza ricevere particolari risposte (che io abbia visto).
Ecco ora un articolo sull'Eco di Bergamo in cui i pendolari della Bergamo-Carnate rispondono a Trenitalia con una loro raccolta dati sulla puntualità, relativa a Febbraio 2016 (a dire il vero, rispondono all'assessore Sorte, ma costui ha letto quello che sembra essere un comunicato stampa di Trenitalia/Trenord; avete presente Gasparri che firmava la legge sulle emittenze televisive, ma se qualcuno la criticava, in vece di Gasparri rispondeva l'ufficio stampa di Mediaset?).
Anche per altri pendolari, quindi, e non solo per me, risulta ovvia la discrepanza tra la fantasia idealizzata di Trenitalia e la realtà del disservizio quotidiano vissuta dal pendolare.

Vale la pena di riportare alcuni passaggi della letterea dei pendolari, che denunciano la manipolazione dei dati attuata da Trenitalia, in uno stile che ci ricorda le razioni di cioccolato di 1984 di Orwell.

Trenitalia ha rilevato che l’indice di puntualità, ovvero la percentuale dei treni che arrivano entro i 5 minuti, si è attestato al 84,2% nel 2015 rispetto al 77% del 2014..
Però, i pendolari ribattono che nel 2011 e nel 2012 l’indice di puntualità era del 87%. Usare come paragone il 2014, anno in cui il disservizio ferroviario ha raggiunto vette spaventose, per vantare "miglioramenti", è come dire che nell'anno successivo alla bomba nucleare di Hiroshima, il numero di disoccupati è diminuito.

Nelle statistiche di Trenitalia, parlando della riduzione delle soppressioni dei treni, si include fraudolentemente nel calcolo anche le corse eccezionali attivati durante Expo e disattivati subito dopo: tutti sappiamo che il governo ha fatto pressione perchè questi servizi fossero messi in pista, a discapito dei pendolari. Dov'è l'onestà di usare le cifre di questi servizi per vantare un miglioramento rispetto agli anni in cui questi servizi non esistevano? E che senso ha citarli come parte del miglioramento, se già non esistono più? C'è una quantificazione statistica della disonestà, che si possa applicare per valutare questi dati diffusi da Trenitalia?

Altro "segreto di Pulcinella", noto a tutti ma forse non all'ingenuo e sprovveduto assessore Alessandro Sorte, è che il calcolo di Trenitalia sulla puntualità media si riferisce a tutti i treni durante il mese e quindi è una media dei treni in fascia pendolare e fascia morbida, sia in giorni feriali che festivi.
Tradotto: la presenza di treni in orario dignitoso durante il fine settimana serve per abbattere i ritardi enormi che si verificano nelle fasce critiche. Spiego ancora meglio la disonestà di questo metodo: se io mangio due polli e mia sorella nessuno, la media dice che ne abbiamo mangiato uno a testa, ma lei ha fame come prima. Se il treno delle 4:20 di domenica notte arriva in orario, e il mio 7:23 in ritardo di 30 minuti, non è che in ufficio io arrivo con soli 15 minuti di ritardo. Devo continuare?

E ancora, ai pendolari è necessario spiegare le più banali ovvietà sul perchè le cifre di Trenitalia siano false; lo fanno perchè sono allibiti dal candore con cui Sorte le ha riportate senza che gli venisse qualche dubbio.
Ecco quindi che gli utenti giornalieri che viaggiano dal lunedì al venerdì sono il doppio di quelli che viaggiano nei giorni festivi, dove circolano meno treni ed è più facile garantire la puntualità. Mentre la maggior parte degli utenti si sposta nelle cosiddette fasce di punta (la mattina dalle 6 alle 9 e la sera dalle 17 alle 20) dove i ritardi si accumulano più frequentemente e creano disagio a più persone.
Ci vuole veramente tanto ad arrivarci?

Da notare che si parla sempre di "ritardi entro i 5 minuti". Non è un caso che l'informazione venga arrotondata in così abbondante difetto, se i ritardi dichiarati dagli schermi delle informazioni ferroviarie nelle stazioni fanno testo: guarda caso, anche se il treno ha 9 minuti di ritardo, lo schermo riporta "5 minuti". Anche io sono capace di pubblicare statistiche con risultati grandiosi, tor

La lettera dei pendolari riportata nell'articolo si conclude denunciando l'aspetto più tecnico della mistificazione mediatica dell'annuncio di Trenitalia/Trenord.
Infatti, l'azienda non ha pubblicato i dati grezzi delle rilevazioni, nè gli indici di valutazione del servizio previsti dal Contratto di Servizio per il trasporto pubblico ferroviario 2015-2020.
Perchè non l'ha fatto? perchè analizzando i dati nel dettaglio, l'imbroglio delle sue dichiarazioni trionfali sarebbe stato immediatamente smascherato da chiunque sappia fare qualche conto.
Guarda caso, tra questi indici non pubblicati, c’è infatti anche l’indice di puntualità per le fasce orarie di punta dei giorni feriali: serve davvero chiederci per quale arcano motivo mai Trenitalia/Trenord abbia preferito omettere di pubblicare questo indice, e abbia invece tritato tutti i dati in una nebulosa percentuale onnicomprensiva?
Come già per il "far di conto" di prima, anche qui chiunque lo capirebbe subito e griderebbe allo scandalo.
Chiunque, apparentemente, tranne il governo Leghista della regione Lombardia, che forse non sa fare di conto, oppure non è intellettivamente abbastanza pronto da comprendere queste esigenze. Oppure finge di non sapere, perchè non ha nessun interesse a fare gli interessi dei cittadini. Si potrebbe riassumere in: stupidi, incompetenti o disonesti? Chiediamolo ai vari "bracci destri" di Marone arrestati per scandali della sanità.

Cosa stanno aspettando, ancora, i signori della giunta lombarda?
Gli scandali nella dirigenza di Trenord sono già venuti a galla: non bastano? Devono finire in galera altri "fidati leghisti", prima che Maroni si accorga che "qualcosa non ha funzionato", e la sua giunta metta in piedi un altro organo di controllo ridondante, per gettare fumo negli occhi e darsi una parvenza di rettitudine, guardandosi bene dallo spiegare perchè per anni abbia avallato l'operato dei delinquenti nelle sue stesse fila?

E' difficile non ripensare alla falsità e alla mendacia spudorata delle varie giunte Formigoni e Maroni, che più volte nel corso degli anni hanno trionfalmente annunciato nuovi accordi con Trenitalia/Trenord, prevedendo penali varie per inadempienza del servizio. Con la stessa azienda che fa da controllore dei propri risultati, li manipola come meglio crede per farli risultare positivi, e li fa leggere a un assessore incapace di fare altro che recitarli a memoria, è chiaro che queste penali non saranno mai applicate, e che quel gesto così apparentemente severo delle giunte in questione era solo una solenne presa in giro ai danni dei cittadini.
E se quelle giunte sono state così false e ciniche all'epoca, perchè non dovremmo pensare che il recente annuncio di Maroni, riguardo al nuovo (l'ennesimo) organismo contro la corruzione, non sia altrettanto falso e destinato solo a gettare fumo negli occhi degli elettori, mentre i ladroni e i delinquenti all'interno della giunta leghista continueranno a rubare come gli pare?

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