martedì 22 marzo 2016

Fuggi dal treno fermo per un'ora nella campagna? Trenitalia ti querela

Lunedì 21 Marzo 2016, il 10456 arriva in ritardo a Milano Lambrate, ma la concidenza col 7:49 non va persa perchè anche il 7:49 è in ritardo. I ritardi in questione non raggiungono i 5 minuti, per cui non risultano, ma il disagio esiste comunque.
Al ritorno, il 2105 delle 17:25 parte con 15 minuti di ritardo. Per quale motivo, non si sa: non c'è alcuna comunicazione al riguardo; gli altoparlanti interni tacciono, e il personale viaggiante non si fa mai vedere, per tutto il tragitto.
Il treno arriva a Treviglio con un ritardo di 22 minuti (dichiarati: 20), dopo aver compiuto soste ovunque, persino a poche centinaia di metri dall'ingresso nella stazione di Treviglio (per fare strada al Passante appena partito da Treviglio!).

Alcuni pendolari spazientiti hanno spaccato dei finestrini e scesi dal treno si sono allontanati a piedi

18 marzo 2016 - Nel pomeriggio di ieri a causa di un guasto al pantografo il treno partito da Milano alle 13,25 diretto a Verona si è bloccato in mezzo alla campagna nel territorio di Melzo a poco più di un paio di chilometri dalla stazione.
A quel punto i dopo una lunga attesa si sono spazientiti e hanno spaccato alcuni finestrini per poi scendere dal dal convoglio e incamminanarsi verso la stazione di Melzo.

Trenord ha condannato il fatto che l'ha costretta insieme a Rete ferroviaria italiana ad interrompere immediatamente la circolazione su tutta la linea, treni regionali dei pendolari e di Trenitalia tra cui il Frecciabianca.
Un blocco totale dalle 15,20 alle 16,40, sul posto è giunta anche la Polizia Ferroviaria che provvederà ad individuare i responsabili dell’accaduto rei di "occupazione" dei binari da parte di "estranei", fatto che potrebbe avere conseguenze giudiziarie per i danni causati al convoglio e per l’interruzione della linea.

La notizia ispira commenti sparsi:
1. Trenitalia/Trenord si dà da fare per querelare i passeggeri, ma non spiega perchè il pantografo si sia guastato. Manutenzione scadente? Manutenzione inesistente? Carrozze scandalosamente vecchie?
2. Trenitalia/Trenord omette di riferite che genere di assistenza sia stata fornita ai passeggeri: informazioni, presenza del personale viaggiante, distribuzione di acqua, controllo della situazione dei passeggeri. Si tratta di persone trattenute per più di un'ora contro la loro volontà a bordo di veicoli sigillati. E in caso di emergenze? E se ci fossero stati anziani o bambini con qualche problema?
A me è successo di trovarmi su un treno fermo a poca distanza da Pioltello, con un guasto sconosciuto. Il personale viaggiante non si è fatto vedere, nessuna comunicazione è stata effettuata. Era estate, era pomeriggio, il sole picchiava forte, sulle carrozze non c'era aria condizionata e i finestrini si aprivano a fatica. Io avevo una bottiglietta d'acqua, ma gli altri?
Anche in quel caso, dopo più di un'ora di attesa, certi passeggeri sono "fuggiti" forzando le porte e raggiungendo una vicinissima stazione ferroviaria del Passante. Come dargli torto? Sembrava di essere vittime di un sequestro di persona, con tortura aggiunta.
Quando è sopraggiunto un secondo treno, che avrebbe dovuto trainare il nostro treno guasto, i ferrovieri si sono accorti dell'incompatibilità dei ganci delle due motrici!
A quel punto è stato deciso di trasbordare i passeggeri. Il nostro treno era del tipo "piatto", con gradino di salita/discesa quasi a livello del suolo. L'altro treno era di tipo "alto", con gradino di salita situato molto in alto: per persone giovani, era facile alzare le gambe a sufficienza, ma c'erano passeggere anziane impossibilitate a fare un simile sforzo atletico. Dov'era il personale di Trenitalia, in quella situazione? E cosa faceva?
Non lo so. So solo che ho visto due anziane aiutate (sollevate di peso!) da un volenteroso passeggero alto e atletico, perchè nessun rappresentante dell'azienda ferroviaria stava facendo alcunchè al riguardo (anche solo interessarsi).
Però, se hai la follia di fuggire da un simile trattamento, vieni querelato da quelle stesse persone.
3. Trenitalia/Trenord vuole querelare i passeggeri per "interruzione della linea", "danni causati al convoglio": non dovremmo anche noi passeggeri querelare Trenitalia, per tutte le volte che le linee ferroviarie si interrompono, accumulando ritardi su ritardi? Non dovremmo noi passeggeri querelare Trenitalia, tutte le volte che un treno si guasta (cioè Trenitalia ha danneggiato il mezzo o ne ha fornito uno già usurato)?
4. Meglio ancora: non dovrebbe la giunta della Regione Lombardia querelare sollecitamente Trenitalia, per tutti i disservizi di questo tipo? Ah, no, la giunta lombarda di Formigoni-Maroni (l'uno vale l'altro) pensa solo a leggere compiaciuta le veline in cui Trenitalia/Trenord comunica che tutto va bene.
5. Da notare la perla finale dello sdegno aziendale per il danno subìto: i passeggeri disperati sono da querelare perchè hanno fermato un "Frecciabianca". Ecco cos'è che conta davvero: il treno privato per i ricchi, che fornisce sostanziosi dividendi a ricchi azionisti privati, sfruttando infrastrutture pagate per decenni con le nostre tasse, e azzoppando continuamente i servizi "poveri" per i pendolari (in entrambi i casi, tutte cose pagate con le nostre tasse; però poi il guadagno e il servizio vanno ai privati). Ai pendolari arrivano solo il danno (ritardi di ore) e la beffa (querele per essere evasi dal treno-prigione).

Martedì 22 Marzo 2016, alla stazione di Treviglio trovo il 7:56 (2089) per Verona in ritardo di 5 minuti; il 7:53 (10908) per Milano Greco Pirelli in ritardo di 10 minuti; l'8:02 (2089) per Milano Centrale in ritardo di 5 minuti (annunciati) che diventano 10 minuti di ritardo all'arrivo effettivo del treno. Informazioni su tutti questi ritardi: nessuna.
Il 2089 arriva a Milano Lambrate con 14 minuti di ritardo (dichiarati sugli schermi: 10 minuti). Nel suo complesso, il viaggio per giungere a Milano Centrale dura 48 minuti. Praticamente il tempo che ci impiega il Passante per percorrere l'analoga tratta Treviglio-Milano Repubblica, ma il passante effettua decine di fermate.
Io non posso permettermi di querelare Trenitalia/Trenord per questo disservizio. Dovrebbe esserci qualcuno che mi tuteli. Magari qualcuno eletto proprio per proteggere i miei interessi di cittadino che usa un servizio pubblico. Dov'è la giunta della Regione Lombardia? Boh.

Al ritorno, il 16:25 da Milano Centrale per Verona è un treno modernissimo. Anzi, come abbiamo già raccontato, è una coppia di convogli modernissimi, agganciati tra loro, ma non comunicanti (e quindi ci sono QUATTRO LOCOMOTORI in questo treno. QUATTRO. A che servono, oltre a essere peso morto in più?).
A Milano Lambrate, il treno è già pieno: è moderno, ha un design da grande metropolitana tecnologica, ha gli schermi. Ha tutto tranne che posti a sedere sufficienti. Ci sono passeggeri che si stipano in piedi nello scarso spazio tra i sedili, e imprecano sottovoce, ripetendo "ogni giorno la stessa storia".
Cosa bisognerà fare, per far sì che Trenitalia/Trenord/giunta della Regione Lombardia si accorgano che questo treno è totalmente inadatto a fornire un servizio di trasporto dignitoso? Bisogna forse che i passeggeri si "rivoltino", finendo poi querelati dopo essere stati vessati e ignorati e persino presi per i fondelli da dichiarazioni aziendali (e governative) campate per aria?

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