sabato 5 marzo 2016

Dal 29 Febbraio al 4 Marzo 2006

Dalla Regione Lombardia ricevo una lettera in cui mi si avvisa, premurosamente, che devo pagare il bollo dell'auto entro la fine del mese di marzo.
Mi informa anche che posso "sanare" i mancati pagamenti degli anni precedenti senza alcuna mora o interesse o sanzione.
Che gentili. Quanto spendono per spedire lettere a tutti gli automobilisti della regione? Quanta carta viene sprecata?
E gli elettori leghisti della Lombardia che non pagano il bollo da anni sono così tanti da giustificare questa "sanatoria"?
Ma che strano, credevo che la Lega fosse il partito che combatteva le ruberie e i ladroni, e non quello che faceva i regali ai disonesti: vale solo per Roma?

Intanto, i treni sembrano funzionare un po' meno peggio del solito: il mese di febbraio è tradizionalmente un mese di pausa per le università, il che significa meno passeggeri e meno disagi. Non è andata così, almeno non fino a settimana scorsa.
Anche questa settimana, nonostante la teorica ripresa delle lezioni, i disagi sono stati minori.
Martedì primo marzo 2006, il 2105 da Milano Centrale per Verona parte alle 17:25, è già affollato, a Milano Lambrate è ancora più affollato, e arriva a Treviglio con 10 minuti di ritardo.
Mercoledì 2, il 2105 arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo, ed è sempre strapieno.
Giovedì 3, dopo tre giorni di servizio regolare, il 10456 che parte da Treviglio alle 7:23 ricomincia ad arrivare a Milano Lambrate in ritardo. Su altre linee che passano per Lambrate, sono annunciati ritardi a causa di un guasto alla stazione di Acquanegra (?): le infrastrutture continuano a non ricevere la manutenzione necessaria.
Venerdì 4, il 10456 arriva a Treviglio in ritardo di 5 minuti, a causa dell'ennesimo guasto alla stazione di Castelleone: è da anni, che su questa linea si verificano guasti alle stazioni e ai passaggi a livello, ma evidentemente non rientrano nelle statistiche di Trenitalia. Curiosamente, il 2086 che proviene da Brescia è a sua volta in ritardo di 5 minuti: qui, però, Trenitalia/Trenord/FS non spiegano il perchè.
Le informazioni sono diffuse solo tramite gli schermi, dove una scritta scorre in orizzontale sulla parte inferiore dell'immagine: a causa dell'aggiornamento periodico dell'immagine, la scritta riparte da capo prima di essersi completata. Ricavare un'informazione da questi schermi richiede davvero tempo: complimenti a chi ha pagato un software così razionale.
A Milano Lambrate, il 2272 delle 7:39 (che non arriva da Cremona) è in ritardo di 10 minuti, come anche un treno per Milano Certosa (che non arriva da Cremona).
Il 2272 arriva al binario 10, senza essere annunciato: i passeggeri diretti a Milano Centrale, che attendevano il 7:49 sul binario 12, devono precipitarsi sul binario 10 all'ultimo minuto, scontrandosi col flusso di passeggeri che scende dal treno appena arrivato. Il trionfo dell'organizzazione razionale della Stazione di Milano Lambrate viaggia attraverso l'efficienza dell'informazione fornita ai passeggeri.
Però la nuova AD di Trenord, Cinzia Farisè, fedelissima di Maroni (come erano suoi fedelissimi Rizzi e Mantovani?), annuncia un accordo con Moovit per rendere note in tempo reale le informazioni ferroviarie su smartphone, tramite APP gratuita. In tutto il mondo, chiunque può sapere che il Milano Certosa delle 7:23 arriverà a Milano in ritardo.
Tutti quanti, tranne chi è sul treno stesso, e lo smartphone non ce l'ha. Io, per esempio.
E' troppo chiedere che queste informazioni siano diffuse tramite gli schermi e gli altoparlanti delle stazioni stesse? O gli altoparlanti a bordo dei treni?
Al ritorno, il 16:25 che parte da Milano Centrale è costituito dalla famosa coppia di convogli ultra-moderni ma non comunicanti tra loro, e con spazi ottimizzati per far restare in piedi il maggior numero di passeggeri, anche durante un orario che non è quello di punta dei pendolari. I passeggeri che salgono a Milano Lambrate si lamentano proprio di non trovare mai posto, su questa corsa.
Il treno arriva a Treviglio in orario, e sugli schermi della stazione spicca l'ennesimo ritardo del treno "Passante" per Varese: il 16:40 partirà infatti con 20 minuti di ritardo, come se non fosse già abbastanza lento.

Su MetroNews del 3 marzo 2016, si parla ancora dei risultati positivi vantati da Trenitalia. Risultati forniti dal gestore stesso del servizio, senza un contraddittorio da parte della Regione Lombardia.
Sarà perchè la regione Lombardia NON compare nella lista delle regioni in cui i miglioramenti sono stati registrati?
Il Codacons è l'unico a contestare queste affermazioni mistificatrici, volutamente lacunose e incomplete. E lo fa riportando il genere di disservizi che ho registrato ogni giorno, raccontandoli anche io su questo blog. Chissà perchè a Trenitalia, Trenord, regione Lombardia e assessore Sorte tutto ciò non risulta.

Su L'Espresso del 3 marzo 2016, invece, si parla dell'incombente privatizzazione di "Grandi Stazioni Retail", cioè la società che affitta negozi e gestisce pubbicità e servizi in 14 stazioni italiane. La società è parte di Grandi Stazioni, e con lo scorporo di questi servizi dalle infrastrutture, è ora vendibile per fare cassa.
Questa notizia getta una nuova luce sulle affermazioni del presidente di Trenord di cui abbiamo parlato negli ultimi mesi: il suo desiderio di infarcire di negozi le stazioni ferroviarie (a spese di chi?), sulla base di analisi pretestuose di un sondaggio dai risultati opinabili, finirebbe col tradursi in un ennesimo regalo ai privati fatto con soldi pubblici (mentre le infrastrutture effetivamente bisognose di manutenzione continuano a guastarsi).


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