giovedì 12 maggio 2016

Il treno è cancellato e il capotreno si è offeso

Partiamo dalla fine.
Giovedì 12 Maggio 20216, alla stazione di Milano Centrale, tra le gioiose musichette delle pubblicità martellanti che da ogni schermo ti invitano a COMPRARE E MANGIARE in stazione, non c'è spazio per dare informazioni sul treno 2101 delle 15:25 per Verona Porta Nuova.
Informazioni come il fatto che il treno è stato cancellato. Dalle 15:25 alle 15:35, cioè per ben 10 minuti, il treno resta immobile e silenzioso.
I passeggeri si insospettiscono quando, su uno degli schermi dei treni in partenza, il 2101 risulta di colpo privo del numero di binario.
Ma come. Noi passeggeri, a decine, ci siamo seduti dentro. Come può non essere noto il binario?
Sul treno, non c'è traccia di annunci sonori in merito. E non c'è traccia del personale viaggiante. Nessuno ci dice nulla per 10 minuti. Nessuno si fa vedere per 10 minuti.
Quando finalmente sullo schermo compare la dicitura CANCELLATO, i passeggeri cominciano a sciamare via, rassegnati o sbuffanti. Qualcuno di loro racconta di essersi rivolto al capotreno (o era il macchinista?), chiedendo spiegazioni per l'ennesima soppressione. A quanto pare, il personale viaggiante in questione si è rifiutato di rispondere.
Non solo hanno evitato di diffondere l'informazione per 10 minuti, ma ora i ferrovieri nemmeno rispondono alle domande dirette dei passeggeri. Si sentono offesi, o forse infastiditi, dalla giusta rabbia dei passeggeri, che subiscono disservizio e informazione a ondate crescenti?
Con la comunicazione della cancellazione giunta così vergognosamente in ritardo (e per vie traverse), è a malapena possibile raggiungere di corsa la stazione di Milano Repubblica per prendere il treno Passante Urbano delle 15:44.
Le linee del Passante erano state vantate da Trenitalia/Trenord e giunta FormigoMaroni come il collegamento definitivo tra Treviglio e Milano: una corsa ogni quindici minuti. Grazie a queste linee, Trenitalia/Trenord si è sentita autorizzata a sopprimere vari treni regionali per Brescia.
Dopo averlo fatto, però, Trenitalia/Trenord ha tagliato le corse del Passante. Il 15:44, infatti, arriva solo fino a Pioltello. In realtà, i collegamenti tra Treviglio e Milano, durante la giornata, hanno frequenza di mezz'ora. Su treni che impiegano più di cinquanta minuti per compiere il tragitto.
Con questo ennesimo imbroglio ai danni del cittadino in mente, il Passante ci porta fino alla stazione di Pioltello, con una lentezza spaventosa. Le carrozze sono in uno stato pietoso, con numerosi frammenti di cibo spappolato sparsi sui sedili e sui pavimenti, insieme a oggetti di vario genere (mollettone per i capelli). Più che un treno, sembra una discarica.
Il Passante si ferma alla stazione di Milano Forlanini, dove per puro caso vedo uno schermo che riporta le corse in partenza dalla stazione, con orari che vanno dalle 12:56 alle 13:40. Guardo il mio orologio, e noto che sono le 15:57. Chi ha programmato il sistema informatico di quegli schermi, quanto è stato pagato?
Giunto lentamente e in ritardo alla stazione di Pioltello, il Passante si ferma al "binario morto", che è così lontano dalla stazione da rendere impossibile l'ascolto degli annunci sonori. La stazione di Pioltello è stata ristrutturata di recente. Chi è il geniale progettista che non ha previsto altoparlanti per il binario morto?
A Pioltello esiste un unico sottopasso, che rispetto al "binario morto" è situato al capo opposto della stazione: per raggiungere il binario 4, dove è in arrivo un treno per Brescia che ci riporterà a Treviglio, dobbiamo correre freneticamente: ora che l'annuncio vocale può essere udito, il treno 10913 risulta in arrivo alle 16:10, in perfetto orario.
Quando arriviamo al sottopasso, però, vediamo che gli schermi danno il 10913 in ritardo di 5 minuti. Ma l'annuncio sonoro ne è convinto, e ribadisce che il treno è in arrivo. Il ritardo scompare dagli schermi. Il treno arriva e riparte alle 16:15.
Boh?
Ora abbiamo anche un sistema informativo schizofrenico.
Il treno 10913 è pieno all'inverosimile di pendolari, è caldo, è soffocante, è puzzolente. Dopo la beffa del ritardo, delle corse, del caos e della fatica, ci tocca anche il viaggio in piedi.
E anche questa volta, grazie al disservizio-offerta di Trenitalia/Trenord, ho buttato via le due ore di permesso prese per uscire in anticipo. E il mio appuntamento è saltato.
Qualcuno ci ha almeno detto perchè il 2101 è stato cancellato? Era guasto? Che altro?
Non lo sapremo mai. E di certo la giunta Lombarda e l'assessore ai trasporti Sorte ne resteranno all'oscuro. 

La mattina dello stesso giorno, a Treviglio, il treno 10456 risulta contemporaneamente in arrivo (annuncio sonoro) e in ritardo di cinque minuti(annuncio visivo): l'annuncio visivo viene corretto, e i 5 minuti spariscono. Il treno, che deve arrivare alle 7:23, arriva alle 7:28. Sembra che la nuova tendenza di Trenitalia/Trenord sia quella di cancellare i ritardi: sarà così che poi può vantare miglioramenti del servizio?
Il 10456 dovrebbe arrivare al binario 7. Ma il binario 7 è occupato da un convoglio fermo, chiuso e senza nessuno a bordo. Che ci fa, lì? Si è guastato dopo essersi fermato? E' un treno cancellato? Visto ciò che è accaduto nel pomeriggio dello stesso giorno, sembra quasi un presagio.
Ma se una cosa accade ogni due giorni, non è esattamente un presagio: è la norma. Una norma di disservizio che è palese a tutti, tranne che ai dirigenti di Trenitalia/Trenord (troppo impegnati a demansionare i dipendenti che fanne emergere gli abusi degli stessi dirigenti), e alla giunta Lombarda e all'assessore ai trasporti Sorte (troppo impegnati a leggere le veline propagandistiche che ricevono da Trenitalia).
Il 10456 arriva alla stazione di Milano Lambrate in ritardo, e la "coincidenza" delle 7:49 per Milano Centrale è persa. Bisogna prendere il 7:54 per Milano Centrale, perchè il 7:53 (2086, che proviene da Treviglio), è a sua volta in ritardo.

Mercoledì 11 Maggio, il treno 2086 delle 7:53 da Treviglio arriva a Milano Lambrate con 5 minuti di ritardo. Il 2160 delle 7:49 arriva con 4 minuti di ritardo, che però non vengono comunicati.
Al ritorno, alla stazione di Milano Centrale, il Freccia Bianca 9327 delle 13:05 si guasta, ed è annunciato con 20 minuti di ritardo. Sarà per questo che Trenitalia ha deciso di sostituire i Freccia Bianca coi più costosi Freccia Rossa?
Il treno per Verona Porta Nuova delle 13:25 parte quasi in orario, ma si ferma una volta uscito dalla stazione, per lasciar passare il Freccia Bianca in ritardo. E così, arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo.

Martedì 10 Maggio, a Milano Lambrate si assiste alla letargia del treno per Milano Certosa delle 7:43, penosamente fermo al marciapiedi. Alle 7:52, cioè 9 minuti dopo, il treno parte. E lo schermo non riporta alcun ritardo.
Perchè ho tempo di assistere a questo disservizio non dichiarato? Perchè il 7:49 per Milano Centrale è in ritardo. Di quanto, non lo saprò mai: sul binario 12, lo schermo che fornisce le informazioni visive è nuovamente spento.
Al ritorno, i treni per Verona Porta Nuova sono cancellati. Il sito di My-Link, per una volta, è aggiornato, e informa che questi treni oggi partono da Treviglio.
Per una volta, non è colpa di Trenitalia/Trenord: a Calolziocorte, come anche a Brescia, una persona è stata investita, e il traffico ferroviario è stato bloccato.

Lunedì 9 Maggio, persino col 10456 in ritardo, alla stazione di Milano Lambrate è possibile prendere il Treno per Milano Centrale delle 7:43, dato che il convoglio in questione riparte alle 7:49. E' il treno che proviene da Bergamo, e vanta le famose carrozze doppie a due piani che la giunta Lombarda sta pagando il triplo ormai da un po' di anni (come dalla denuncia del M5S di cui abbiamo parlato). Il treno è stracolmo, caldo e puzzolente; i passeggeri tengono le loro valige sui sedili, perchè non riescono a sistemarle sui microscopici scomparti dei bagagli, e neppure nell'angusto spazio sotto i sedili. Con una progettazione così, questo treno vale davvero il triplo di ciò che doveva costare.
Al ritorno, il treno 2105 delle 17:25 è grottescamente affollato e caldo, e ci sono valige ovunque. Quando arriva a Treviglio, è in ritardo di 6 minuti, ma secondo gli schermi della stazione il ritardo è di 5 minuti. Un arrotondamento da niente, rispetto agli azzeramenti fasulli dei ritardi nei giorni successivi.

Ciliegina sulla torta, il governo Renzi, sempre attento a operare in direzione opposta a quella delle fanfaronate proclamate in televisione del suo presidente del consiglio, decide di "aiutare" i dirigenti infedeli come quel tale Achille di Trenord, rendendo più difficile perseguirli per uso illecito di denaro pubblico: Partecipate pubbliche, “riforma Madia permette agli amministratori che fanno perdere soldi allo Stato di passarla liscia”.
Spiega il Fatto Quotidiano: "Le nuove regole per le società di Stato ed enti locali prevedono che siano in molti casi svincolate dal controllo della Corte dei Conti".
Grazie, Renzi: come sempre, tanto bravo a criticare la lentezza della giustizia a parole, e poi anche il primo a "mettere la faccia" in qualunque atto del governo che agevoli i delinquenti in colletto bianco.

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