martedì 31 maggio 2016

Dal 27 al 31 maggio 2016

Venerdì 27 Maggio 2016, alla stazione di Milano Centrale, il 13:25 e il 14:05 per Torino hanno un ritardo di 30 e 20 minuti. Sebbene ciò non dipenda dalla "lombarda" Trenord, rientra comunque nell'ambito dell'inesplicabile aumento della percentuale di puntualità sventolato da Trenitalia.
Dopo le 17:00, un treno per Novi Ligure risulta cancellato per ritardo nella preparazione del materiale.
Il 2105 per Verona Porta Nuova delle 17:25 arriva a Treviglio con 8 minuti di ritardo, che sugli schermi della stazione in questione risulta essere di 5 minuti. Il miglioramento della puntualità passa attraverso l'approssimazione per difetto interpretata in modo arbitrario?

Lunedì 30 Maggio si verifica la rara sizigia del servizio regolare all'andata e al ritorno. Per non smentirsi, però, Trenord/Trenitalia offre: un ritardo di 20 minuti per il treno delle 13:05 da Milano Centrale per Brescia (forse il ritardo è rientrato, perchè alle 13:05 il treno scompare dagli schermi); un ritardo di 30 minuti per il 13:25  per Verona Porta Nuova. La causa? Sconosciuta.

Martedì 31 Maggio, Trenitalia/Trenord torna a fornire i normali disservizi: il 2105 che parte da Milano alle 17:25 per Verona Porta nuova subisce un ritardo di 5 minuti, e guarda caso un Freccia Rossa ne approfitta per partire al suo posto. Il 2105, diretto a Verona Porta Nuova, una volta superata la stazione di Cassano d'Adda, si ferma nella campagna. Riparte. Si ferma. Riparte. Per arrivare alla stazione di Treviglio, accumula altri 15 minuti di ritardo, nel silenzio del personale di bordo. Il controllore (o capotreno?) è fermo a due passi da me, ma fa scena muta per tutto il tempo, salvo quando riceve una telefonata a cui risponde molto stringatamente, usando il cripticon termine "stand-by" più volte. Forse aveva paura di essere linciato, se si fosse lasciato sfuggire una parola di troppo?
A Treviglio, la biglietteria della stazione presenta una coda agli sportelli così lunga che si prolunga nella sala d'attesa. E l'orario di chiusura, ferreamente rispettato dallo stesso tipo personale che una settimana fa scioperava allegramente a danno dei passeggeri, incombe.
Sempre a Milano Centrale, il Freccia Bianca 9728 delle 17:10 per Torino ha un ritardo di 20 minuti, a causa di un guasto al treno: succede così spesso da farci pensar male. Risparmiando sulla manutenzione di questi treni, che sono frequentemente guasti, Trenitalia potrebbe a) arricchire i dividendi dei soci privati, e b) avere una scusa per sostituire il servizio dei Freccia Bianca ("pubblici") coi costosissimi Freccia Rossa, come è accaduto sulla linea per Brescia-Desenzano. Prezzo più elevato per tempi di viaggio invariato: guadagno per l'azienda, e fregatura per il passeggero e il contribuente. Nell'inerzia imbelle di Regioni e ministero dei Trasporti. 

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