martedì 3 maggio 2016

La Freccia Bianca ricolorata di Rosso

Lunedì 2 Maggio 2016, il 2105 parte dalla stazione di Milano Centrale alle 17:25, e si ferma dopo pochi secondi.
Il controllore, o forse il capo treno, comincia a percorrere il convoglio in una direzione, poi nell'altra. Infine, scende.
Trafelato com'è, non dà nessuna spiegazione. Alle 17:30, con 5 minuti di ritardo, il treno riparte. C'era un guasto? La solita porta bloccata? Non lo sapremo mai.
Dopo poche decine di metri, si ferma. Sul binario di fianco, transita un FrecciaRossa. Sarà un caso?
Già affollato, il convoglio si riempie ancora di più alla stazione di Milano Lambrate, con i soliti passeggeri in piedi e i bagagli stipati ovunque.
Il treno arriva alla stazione di Treviglio con 12 minuti di ritardo.
A bordo, i passeggeri diretti a Brescia si lamentano dell'ennesima operazione di Trenitalia, che ha sostituito gli "economici" Freccia Bianca Brescia-Milano con i ben più costosi Freccia Rossa, tagliando effettivamente fuori i pendolari lavoratori che non beneficiano di stipendi da dirigenti. E a voler guardare, i treni hanno cambiato colore, ma il servizio è lo stesso.
Si tratta di speculazione, nel più totale spregio del servizio pubblico. La Regione Lombardia sta cercando di trattare con Trenitalia per rinviare questa operazione a dopo l'avvio della tratta Treviglio-Brescia.
"Trattare"?
Perchè lo Stato deve "trattare" con Trenitalia? Trenitalia non è un'azienda che fornisce un servizio pubblico, e che riceve fiumi di denaro pubblico?
O forse anche essa presenta la tipica commistione di Ferrovie Nord Milano, cioè essere un'azienda a gestione privata e capitale pubblico, che intasca i soldi dei contribuenti per arricchire i propri dirgenti e azionisti, fornendo un servizio "pubblico" schifoso e sempre più ridotto?
Ancora una volta, complimenti a chi si è bevuto la favola del libero mercato che si autoregola, o quella del privato che è migliore del pubblico perchè ha meno sprechi e corruzione. I risultati sono qui da vedere, ancora una volta: godiamoci il privato sempre più costoso e orientato verso il mercato dei clienti ricchi. A cosa credevate che servisse il controllo dello Stato, se non a garantire un'equità sociale di cui ai privati (e al mercato) non importa nulla di nulla?

Su BresciaOggi si parla proprio della scelta di Trenitalia di abolire gradualmente tutte le corse dei Frecciabianca della tratta Desenzano-Brescia-Milano entro gennaio 2017, per puntare sui soli treni ad alta velocità (i Freccia Rossa).
E' stato deciso in virtù di strategie aziendali di Trenitalia: ma Trenitalia non è un'azienda partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato Italiane? Perchè deve seguire strategie aziendali che vanno contro gli interessi della cittadinanza?
Non è un'azienda che riceve denaro pubblico? Perchè può usarlo per i propri interessi economici, invece che per servire i cittadini che pagano le tasse?
Come si giustifica il passaggio da Freccia Bianca a Freccia Rossa, se sulla tratta Desenzano-Brescia-Milano i tempi di percorrenza sono identici a quelli dei Frecciabianca? L'unica cosa che cambia è un ulteriore aumento dei costi per il passeggero, senza nessun servizio o vantaggio aggiuntivo: e considerando i ritardi e i disservizi quotidiani su questa tratta, un aumento dei costi diventa una presa in giro inaccettabile.
Com'è possibile che il Ministro dei Trasporti rimanga in silenzio di fronte a questo abuso?
Nell'articolo, Laura Ceretti dice: "Ormai tutelati solo i viaggiatori di prima classe, i pendolari vengono trattati come la feccia. E l’imposizione di farci viaggiare sui regionali ne è l’ennesima dimostrazione. Lenti, sporchi e degradati."
Dimentica di precisare che i treni regionali sono anche "affollati".
Se già adesso il flusso di passeggeri delle ore di punta costringe a viaggiare in piedi nella tratta Treviglio-Milano Centrale (e ritorno), cosa succederà col progressivo trasferimento dei pendolari dai Freccia Rossa ai treni regionali?

C'è da considerare l'imminente completamento del collegamento Brescia-Treviglio, ma c'è anche da chiedersi se si tratterà di un collegamento analogo al Passante Suburbano che collega Treviglio a Novara e Varese via Milaano: con quei tempi di percorrenza letargici, potrà attirare solo una parte irrilevante del flusso dei passeggeri.
E' un'ovvietà, come affermare che i politici "non hanno smesso di rubare; hanno smesso di vergognarsi. Rivendicano con sfrontatezza quel che prima facevano di nascosto."
Eppure, invece che prenderne atto e affrontare il problema, i politici si voltano dall'altra parte, oppure sollevano polemiche pretestuose e fuorvianti. E il costo della loro cialtroneria ricade ancora una volta sui cittadini.

Mercoledì 4 Maggio 2016, il 10456 arriva alla stazione di Treviglio con 5 minuti di anticipo, almeno stando all'orologio digitale all'ingresso del sottopassaggio (e ha carrozze a un solo piano).
Percorrere il sottopassaggio a quanto pare richiede almeno tre minuti, perchè il treno parte alle 7:21, invece che alle 7:23. Questo, stando all'orologio digitale. Che sembra segnare un'ora diversa da quella cui fa riferimento il macchinista del treno. E d'altra parte, l'orologio analogico in cima alla stazione di Treviglio segna un'altra ora ancora.
Misteri delle varie società che compongono la galassia delle ferrovie? Metafora di come la frammentazione di Ferrovie dello Stato in n-mila società dalla natura ibrida abbia portato a un maggiore caos, a più anarchia, a più "scaricabarile", e infine a più disservizi?
Al ritorno, il 2105 delle 17:25 parte con 5 minuti di ritardo: non si sa perchè, anche se ho notato che il capotreno (controllore?) stava studiando la motrice di coda del convoglio con aria incerta. Nell'attesa, gli annunci sonori ci informano che il FrecciaBianca Venezia-Torino ha un ritardo di 35 minuti per guasto al treno: sarà per questo che Trenitalia sta sostituendo i FrecciaBianca della tratta Desenzano-Brescia-Milano con i FrecciaRossa? Un prezzo ancora più alto equivale a un servizio efficiente?
Non lo sappiamo. Intanto, un altro annuncio sonoro ci informa che il FrecciaRossa per Bologna partirà in ritardo, a causa di un guasto alla rete dell'alta velocità. Quindi forse mi sbagliavo sull'efficienza.
Alla fine, il 2105 parte. Arriva a Treviglio con 8 minuti di ritardo, che sullo schermo della stazione sono ridotti inspiegabilmente a 5.

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