venerdì 13 maggio 2016

La Sorte! La Sorte! La Sorte è tornata!

Venerdì 13 Maggio 2016, alla stazione di Treviglio, si è tentati di pensare che non c'è mai fine al peggio.
Ma sarebbe un errore: quella a cui si assiste è l'ordinaria routine della realtà, immancabilmente diversa da come viene dipinta dalla propaganda e dalle manipolazioni statistiche di Trenitalia/Trenord/Ferrovie Dello Stato o della giunta di Formigomaroni o dall'assessore ai trasporti Sorte.
Il 10456 delle 7:23 e il 1048 delle 7:45 sono in ritardo di 25 minuti, a causa del guasto del passaggio a livello di Olzanetta (?). Come ben noto, il guasto ai passaggi a livello sulla linea proveniente da Cremona è periodico. Cosa è stato fatto per interrompere il ciclo? Non lo sappiamo. A giudicare dai fatti, nulla. O forse, la cosa sbagliata.

Alla stazione di Milano Centrale, verso le 14:00, annunci vocali e visivi si danno molto da fare per rendere noto che i treni verso il sud Italia sono soggetti a ritardi di 20 e passa minuti a causa di atti di vandalismo al "nodo di Roma". 
Curiosamente, anche i treni per Torino hanno 20 minuti di ritardo. Curiosamente, non vengono date spiegazioni in merito.

Al ritorno, il treno 2105 delle 17:25 parte in ritardo di un paio di minuti, dopo essersi riempito come al solito di pendolari e vacanzieri del fine settimana.
Menzione d'onore alla (presunta) studentessa che ha occupato il posto al suo fianco con uno zaino, in favore di una persona che sarebbe salita alla stazione successiva. Quando un passeggero le fa presente che questo comportamento è inaccettabile, la ragazza prima risponde infastidita "che problema c'è?", e ha poi invita il passeggero a cercarsi un posto in un'altra carrozza.
Questo nonostante La studentessa sia seduta nella seconda carrozza dalla testa del treno, e nonostante da 10 minuti sia testimone dell'andirivieni di passseggeri con bagagli che non riescono a sistemarsi da nessuna parte, essendo tutti i posti già occupati. Ma la studentessa era troppo impegnata a fare la brillante al telefono con l'amica, per accorgersi di ciò che le accadeva intorno.
Dopo essere partito, il treno continua a sostare nel nulla tra Milano Centrale e Milano Lambrate, lasciando passare altri treni, tipo i Freccia Rossa.
Quando arriva alla stazione di Pioltello, il treno ha immotivatamente accumulato 15 minuti di ritardo. Del personale viaggiante non si vede traccia. Di cosa stia accadendo, non ci viene detto nulla.
In compenso, un'altra passeggera vince il primo premio di burina pendolare del mese, iniziando un litigio telefonico con la madre, la quale è colpevole (insieme al padre-succube e alla altra-figlia-meschina) di aver disposto del vecchio letto della passeggera, rimasto per anni nella casa dei genitori. La passeggera, che dall'aspetto non giovanile deve essere ormai sposata da anni, è fortemente risentita per non essere stata informata, e desidera renderlo noto a tutta la carrozza, strillando ogni sua frase sdegnata con forza.
Il litigio si protrae a lungo, e la passeggera esige di parlare con la sorella, col padre, col cognato, forse anche col cane, per capire chi abbia osato disporre della sua vecchia cameretta, e delle cose che le appartenevano. Quando il padre le dice di aver riposto le sue cose nelle scatole, lei ribatte di non aver lasciato nulla di suo nella casa dei genitori.
Incredibilmente, il litigio prosegue, con la passeggera che passa da irata a vittima, da passiva ad aggressiva, da piagnucolosa a offesa. Se di ogni inezia deve fare una tragedia greca, per il solo piacere di atteggiarsi a vittima, non stupisce che il resto della famiglia si sia ben guardata dal contattarla per qualunque cosa. Chissà che sospiro di sollievo hanno tirato, quando se n'è andata di casa. "Siete sempre i soliti", li accusa: non la sfiora nemmeno che il sentimento sia reciproco. Anche da parte dei passeggeri, davvero felici di ricevere il resoconto urlato delle sue interessanti faccende personali.
E, col treno in ritardo, e incapace di recuperarlo, l'esposizione a questo meraviglioso esempio di dialettica ("posso parlare io? Posso parlare io? Posso parlare io adesso? Non posso parlare io, sei sempre la solita") dura più di mezz'ora.

A rigirare il coltello nella piaga, apprendiamo che oggi c'era un passeggero di eccezione sui treni.

L'articolo su Treviglio.Tv recita: "Ieri mattina, l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Alessando Sorte, ha viaggiato sul treno della linea S5 Varese-Milano-Treviglio in piedi e"schiacciato" tra i pendolari."

Ecco dove viaggiano, Sorte e i dirigenti di Trenord di Cinzia Farisè: sui treni del Passante. Chissà perchè, la giunta Formigomaroni sembra interessata solo a questi particolari treni. Di tutto il resto del catastrofico disservizio di Trenitalia e Trenord, non sembra occuparsi molto.
Sarà che su queste linee viaggiano i nuovi modelli di treni, quelli costati tre volte il prezzo iniziale?
E com'è che a Sorte, di Forza Italia, sta a cuore il "lato Varese" del Passante, ma non gli interessa il "lato Treviglio", città in cui le elezioni incombono ma la Lega ha presentato un candidato forse a lui non troppo gradito?

Tra le meravigliose perle dell'articolo, si apprende che: "l'assessore Sorte si è reso disponibile a verificare di persona le criticità esposte dai pendolari".

Peccato che non lo si veda mai a Treviglio o in stazione di Milano Centrale, a prendere nota dei treni in ritardo o cancellati a ogni ora.

E Sorte dichiara addirittura: "Il nostro posto è sul campo, coi pendolari, per verificare assieme a loro luci e ombre del servizio ferroviario regionale".

Incredibile. Ci sono resoconti dettagliatissimi stesi dalle associazioni dei pendolari, e trasmessi periodicamente alla giunta di Formigomaroni, e presentati ai tavoli con la Regione.
Però Sorte deve andare a vedere di persona cosa c'è che non va.

E poi si ritorna alla realtà: "I problemi sono tanti, ma un passo alla volta li stiamo risolvendo a partire dalla puntualità. Abbiamo ereditato poco più di un anno fa queste linee con una puntualità del 73% (dicembre 2014) e l’abbiamo portata all’attuale 90%. Questo significa anche che i bonus nell’ultimo anno non sono quasi mai scattati".

Come già denunciato dalle associazioni dei pendolari durante gli incontri con la Regione, questa statistica sul miglioramento della puntualità è del tutto inaffidabile, per motivi clamorosamente ovvi, che però a Sorte sfuggono. Per esempio, il fatto che venga fornita da Trenitalia (di cui Sorte legge le veline, come una fedele annunciatrice). Oppure, il fatto che questa statistica non sia suddivisa in fasce orarie, e usi i dati delle fasce poco frequentate per compensare i disastri delle fasce di punta.

Ma tant'è, a Sorte, sempre in viaggio solo sul Passante, tutto ciò sfugge.

In alternativa, il 10% di non-puntualità si condensa proprio nelle corse che prendo io. Non importa a quale ora del giorno. Capita sempre e solo quando io salgo su treno o vado in stazione, mentre per il resto della giornata tutti i treni sono sempre in orario.

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