martedì 14 giugno 2016

E Trenord e la regione stanno a guardare. Dall'altra parte.

Venerdì 10 Giugno 2016, gli orari di punta sono un momento perfetto per cogliere lo stato effettivo del disservizio costantemente offerto da Trenord/Trenitalia/Ferrovie Dello Stato quando i passeggeri hanno un bisogno massiccio di servizi efficienti.

L'amministatore delegato di Trenord Cinzia Farisè potrebbe semplicemente mandare i suoi dirigenti nelle stazioni ferroviarie, come osservatori in incognito per 30-40 minuti a prendere atto dello sfacelo continuo, senza neanche bisogno di costringerli a viaggiare su uno specifico treno (cosa sbandierara sui quotidiani, ma che toglie loro una prospettiva più ampia di ciò che accade nel resto della realtà ferroviaria). Certo, la signora Farisè potrebbe anche interrogarsi su QUANDO il suo personale sceglie di "calarsi" in mezzo alla marmaglia dei pendolari, perchè dai comunicati stampa di Trenord non sembra che l'azienda abbia minimamente colto ciò che invece noi pendolari cogliamo ogni giorno.

Il 10456 da Cremona arriva a Milano Lambrate in ritardo, dopo aver perso parecchi minuti in sosta (guarda caso, nella direzione opposta è transitato un FrecciaRossa, prima che il 10456 ripartisse). Alla stazione di Milano Lambrate, quindi, la "coincidenza" delle 7:49 per Milano Centrale è persa.
In compenso, c'è la "coincidenza" delle 7:53, che però è in ritardo di 5 minuti, a causa di una "interruzione tra Codogno e Pizzighettone". Interruzione causata da cosa? Non si sa.
Nel pomeriggio, alla stazione di Milano Centrale, basta trascorrere 15 minuti ad ascoltare e leggere gli annunci della stazione per rendersi conto che gente come l'assessore Sorte non ha idea di cosa accada veramente nell'area di cui ha "competenza": sono le 17:10, quando finalmente parte il treno per Mantova delle 16:40, con un ritardo dichiarato di 25 minuti.
Il 17:10 per Mantova, a sua volta, è annunciato in partenza con 10 minuti di ritardo, causa "mancata preparazione del treno". "Mancata preparazione del treno"? Davvero? Dove sono i signori Sorte e Farisè?
E qualcuno per caso si ricorda quelle pubblicità cartacee che penzolano all'interno dei vagoni da qualche settimana, e che invitano a visitare Mantova con i fantastici mezzi di Trenord? Buona fortuna ai turisti allocchi che abboccano. E complimenti a Mantova per aver investito in questa favolosa sinergia con le Ferrovie.
C'è anche un treno per Torino, in partenza nella stessa fascia oraria. Incredibilmente, non è in ritardo. Peccatto che abbia tre (3) vetture di coda fuori servizio.
E tutto questo accade in soli 15 minuti di permanenza in stazione.

Lunedì 13 Giugno, tutti i miei treni sono incredibilmente in orario. Ma il disservizio è semplicemente trasferito sulle altre corse: il 2084 per Milano Centrale che parte da Treviglio alle 7:02 è in ritardo di 10 minuti, per esempio. E al ritorno, sempre a Treviglio, ci sono un treno per Brescia delle 10:05 e uno per Milano Centrale delle 18:02 entrambi in ritardo di 5 minuti.

Martedì 14 Giugno, alla stazione di Treviglio tutti gli schermi con le informazioni visive sono fuori uso. Il personale invisibile della stazione (chi lo vede mai in giro?) rimedia con annunci sonori dal volume altissimo, ma farfugliati e quasi indecifrabili. Il 10456 parte in orario alle 7:23, ma si ferma appena uscito dall'area di Treviglio, per far transitare un FrecciaRossa che arriva dalla direzione opposta. E arriva in ritardo alla stazione di Milano Lambrate, dove la "coincidenza" delle 7:49 è persa. E dove c'è un treno da Milano Greco Pirelli per Piacenza con un ritardo di 15 minuti. Al ritorno, il 13:25 da Milano Centrale per Verona parte in orario, mentre c'è un treno per Torino Porta Nuova che ha 10 minuti di ritardo. Incredibilmente, il Verona arriva a Treviglio con soli tre minuti di ritardo.
E' il secondo giorno in cui il mio viaggio è stato quasi accettabile, anche se a danno delle altre linee.

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