sabato 25 giugno 2016

I treni? No grazie. Meglio finanziare l'autostrada che va in malora

Martedì 21 Giugno 2016, il treno 10456 parte da Treviglio alle 7:23 e arriva alla stazione di Milano Lambrate alle 7:40. Ci impiega solo 18 minuti per percorrere il tragitto, cosa che contrasta nettamente con i tempi geologici abituali.
Questo rarissimo evento viene subito vanificato dal fatto che il treno 2604, cioè la "coincidenza" per Milano Centrale delle 7:43, ha 10 minuti di ritardo. Non c'è niente da fare, Trenitalia/Trenord/FS è proprio ostile per statuto a fornire un servizio: l'unica volta che il 10456 arriva in orario a Lambrate, non serve a niente.
Sempre a Milano Lambrate, i treni 20406 e 10906 per Milano Greco Pirelli risultano in ritardo di 5 minuti, e la cosa ormai sembra diventata un'abitudine. Perchè?
Alle 17:15, alla stazione di Milano Centrale, un annuncio sonoro rende noto che i treni provenienti da Brescia subiranno un ritardo fino a 20 minuti, a causa di un guasto "temporaneo" agli impianti tra le stazioni di Rovato e Morengo (boh?). A parte la stranezza del "guasto temporaneo" (esistono i guasti permanenti? Escludendo l'amministrazione di Trenord e Trenitalia, intendo), è possibile che la sera prima ci fosse un treno guasto sulla stessa direttrice (e poi un investimento), e oggi un guasto agli impianti? Quante sono le probabilità che ciò accada?
Ed è possibile che nessuno (assessore ai trasporti Sorte? Amministratore di Trenord Farisè?) ne prenda atto e proceda di conseguenza?
Possibile che non ci sia nessuno, a parte le vittime (associazioni dei pendolari) che capisce che non si può credere a Trenitalia/Trenord, quando queste forniscono statistiche capziosamente positive sul proprio servizio pubblico?
Possibile che tra i rappresentanti eletti dei cittadini non ci sia nessuno che voglia fare l'interesse dei cittadini?
Il 2105 delle 17:25 per Verona Porta Nuova è in orario, e ha il solo difetto di essere soffocantemente affollato, soprattutto da quei passeggeri occasionali che secondo il presidente di Trenord dovrebbero beneficiare di più servizi commerciali nelle stazioni. Non sarebbe invece meglio fornire loro un posto a sedere sui treni?
Con la calura opprimente della giornata, è da segnalare ed elogiare l'intelligenza dei passeggeri che hanno pensato bene di spalancare tutti i finestrini dell'unica carrozza con l'aria condizionata funzionante.

Mercoledì 22 Giugno 2016, il treno 10456 ci riporta alla normalità del disservizio abituale di Trenord/Trenitalia: lo stesso tragitto del giorno prima richiede oggi 11 minuti in più. E quindi la "coincidenza" delle 7:49 è persa.
Alle 13:00, nella stazione di Milano Centrale, si assiste ai soliti disagi, come un treno per Albenga con ritardo di 15 minuti e l'immancabile treno per Torino con ritardo di 5 minuti

Ma ci è stato fatto notare che l'assessore lombardo Sorte ha ben altri problemi, e i treni sono l'ultimo dei suoi pensieri. Chissà se fosse assessore alla sanità cosa gli importerebbe dei mesi di attesa per un esame medico. Non che avesse bisogno di dichiararlo apertamente: a parte la comparsata a scopo propagandistico-elettorale su un Passante del varesotto  (dove comunque Maroni è stato trombato alle amministratibe), si vede molto bene che non gli importa dell'argomento.
Ma a che altro pensa, quando non manovra per vincere le elezioni locali con la Lega o per farle perdere a Forza Italia (vedi Caravaggio)?
Forse pensa alla BreBeMi, di cui parla un trafiletto de l'Espresso del 23 Giugno 2016.
Tutti ricorderanno che questa autostrada fu sbandierata come il prodotto di "soli finanziamenti privati", per cui non era la solita speculazione dei soliti imprenditori che contavano di succhiare soldi dalle casse dello stato italiano per anni, ai danni dei contribuenti. Certo, la Lega Nord non ha mai fatto di queste manovre.
Ma ecco che invece la BreBeMi, che è in costante passivo per mancanza di utenti, ha ricevuto mezzo miliardo di Euro dallo stato italiano (perchè i leghisti sono per la secessione a parole, ma poi fanno la fila come tutti per i soldi pubblici, specialmente i rimborsi elettorali per le spese della famiglia Bossi). La BreBeMi gode anche di garanzie statali, fornite da un fondo europeo (finanziato dalle nazioni della UE, e quindi da soldi che sono anche nostri), e dalla Cassa Depositi e Prestiti (ente pubblico che usa il denaro depositato sui conti correnti di Poste Italiane).
Tutto ciò per un investimento dimostratamente inutile sin dall'inizio. Ovviamente, solo agli occhi di chiunque non fosse completamente ritardato.
Ma le giunticchie regionali Formigoni e Maroni non erano interessate a servire i cittadini, altrimenti avrebbero investito nel trasporto ferroviario, e non nell'ulteriore cementificazione (asfaltazione?) del territorio lombardo.
Palesemente, quelle giunticchie volevano solo finanziare i loro "amici" delle imprese edili, a prescindere dall'utilità dell'opera commissionata. La cosiddetta speculazione edilizia si verifica anche con chilometri di asfalto inutilizzati, simili alle "cattedrali nel deserto" che al Sud destano tanto scandalo, e che giustificano l'odio per Roma e i meridionali: stranamente, però, gli elettori della Lega restano impermeabili di fronte a questo misto di peculato e incompetenza in casa loro.
Ma se i politici in questione agivano scientemente per fare favori ai loro amici, , se non altro, che dire invece della miopia e pochezza senza pari dei dirigenti delle società che hanno investito nella BreBeMi?
Per esempio, quelli di Banca IntesaSanPaolo. Davvero non avevano saputo prevedere che l'autostrata sarebbe stata un fallimento, nonostante le numerose analisi che lo indicavano?
Simili dirigenti non andrebbero epurati? E ancora ci stupiamo dei fallimenti di Banca Etruria e sorelle, considerando la qualità dei dirigenti a cui vengono affidate?
E dopo i disastri atmosferici di queste ultime settimane, che hanno devastato l'agricoltura lombarda, facciamo una riflessione sul fatto che i geologi indicano nell'urbanistica selvaggia lombarda uno dei fattori che più hanno amplificato gli effetti disastrosi del maltempo.
C'era davvero bisogno di arrivare a questi disastri, a mettere in ginocchio l'agricoltura locale per un anno o due, prima di capire che cementare ovunque al solo scopo di arricchire imprenditori già ricchi è dannoso?
E anche così, le giunticchie lombarde insistono con lo sviluppo urbanistico senza freno? E gli elettori leghisti continuano ad approvare? Cosa deve accadere, perchè questa popolazione inebetita si renda conto che fregarsene dell'impatto ambientale è un atto da idioti, che al momento sembra portare un vantaggio, ma col tempo si rivela un creditore spietato che riscuote con interessi elevatissimi?
Dove sono ora tutti i mentecatti che per anni hanno deriso e contestato capziosamente e delegittimato gli avvertimenti degli ambientalisti? Perchè questa feccia non viene obbligata a pagare il conto della propria avidità cinica, sciagurata e irresponsabile?

Senza sorpresa, da MetroNews del 24 luglio 2016 apprendiamo che la giunticchia della regione Lombardia intende proseguire con gli investimenti minimi sul trasporto ferroviario e massimi su quello autostradale, nonostante cose come la BreBeMi sia siano rivelate un fallimento, e nonostante la crisi abbia drasticamente cambiato la realtà (già falsata) delle previsioni di traffico che "legittimavano" queste grandi opere.
Ci viene da chiederci perchè Maroni insista ottusamente a percorrere una strada fallimentare (almeno per le tasche dei cittadini che pagano le tasse).
Maroni è il capoccia della giunticchia lombarda, ma ignorando il motto leghista di "un sedere, una poltrona", ha avuto la faccia tosta di candidarsi alle amministrative della "sua" Varese. Dove avrebbe trovato il tempo di svolgere due lavori e magari prendere due stipendi? (Magra consolazione: ha preso meno di 400 voti ed è stato trombato).
Sarà questa sua esemplare intelligenza a farlo procedere con le grandi opere inutili? O c'è dell'altro?
L'articolo sulla "truffa delle dentiere" (sempre su MetroNews) ci suggerisce interessanti paralleli.

Sempre su MetroNews, l'articolo "Trasporti: il nodo regioni" ci illumina sulle promesse del ministro dei trasporti Graziano Del Rio, che ricicla quelle dei suoi predecessori (e di se stesso). Ci vuole poco a profetizzare cosa ne ricaveranno i pendolari di concreto, soprattutto con un ministro di Renzi, famoso chiacchierone che sistematicamente predica in una direzione ("difendiamo i lavoratori") ma agisce in quella opposta (via l'articolo 18).
Da notare che io non sono l'unico a dire che i treni "Vivalto", spacciati come nuovi, vanno continuamente in tilt. A non notarlo, è solo gente come Cinzia Farisè (ma a lei fa comodo) e Alessandro Sorte (ma a lui fa comodo?).

Giovedì 23 Giugno, a Treviglio c'è un 10458 per Milano Porta Garibaldi in ritardo di 15 minuti. Perchè? Boh.
Alla stazione di Milano Centrale, il 13:05 oer Torino è in ritardo di 30 minuti: è un Alta Velocità, per cui è roba privata, riservata ai ricchi. Dovrebbe interessarmi? Sì, perchè tutti sappiamo cosa succede quando un treno AV è in ritardo: la sua partenza ha la priorità sul servizio pubblico, a cui viene imposto un ritardo anche se magari questa rara volta non ha motivo per non partire in orario. E ovviamente Trenitalia/Trenord si guardano bene dallo spiegare che ciò accade, anche se è sotto gli occhi di tutti.

Breve excursus sulla metropolitana coi suoi orari estivi: alle 15:30, alla stazione di San Babila, bisogna attendere 8 minuti e mezzo per un treno, soffocando nella calura. 8 minuti e mezzo. Nemmeno fosse Molino Dorino.

Alla stazione di Milano Centrale, il 2105 delle 17:25 parte alle 17:37, e arriva a Treviglio con 17 minuti di ritardo. Spiegazioni? Nessuna. A tenere compagnia ai passeggeri, sul treno immobile, c'è solo un'afa soffocante. Infatti, l'aria condizionata è esclusiva di due carrozze e mezza.
C'è anche un treno per Torino in ritardo di 10 minuti.
A Treviglio, il Passante Suburbano delle 18:10 è stato cancellato, mentre il treno per Cremona ha un ritardo di 25 minuti. E così via.
Il motivo? Lo sciopero di 24 ore per la ridicolo scusa di opporsi alla vendita di Ferrovie Sud ai privati, avrà inizio alle 21:00 di oggi, ma evidentemente molti ferrovieri hanno deciso di anticipare la protesta di 3 ore.
Quale dedizione. Quale impegno sociale. Ci crederei un pochetto di più se questo inutile sciopero, che non impedisce nulla a nessuno, non cadesse di venerdì.

Venerdì 23 Giugno, lo sciopero dei ferrovieri si trasforma in un'operazione di macelleria. In una stazione Centrale resa già invivibile dalla calura e dall'afa, cancellazioni di treni e ritardi si susseguono senza sosta, nel caos di una folla ingestibile di centinaia di turisti e vacanzieri che si sono comunque messi in viaggio.
Ancora una volta, complimenti al senso di responsabilità di chi ha così cinicamente e strafottentemente deciso le modalità e i tempi di questo sciopero di grandissima utilità. Meglio avrebbero fatto a impiegare il loro tempo per convincere i cittadini ad andare a votare alle recenti elezioni, se davvero questi illuminate rappresentanze dei ferrovieri volevano compiere un atto capace di dare uno scossone alla società italiana.

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