venerdì 5 agosto 2016

Agosto 2016: meno treni, più disservizi?

Lunedì 1° Agosto 2016, alla stazione di Treviglio il treno 2087 delle 7:02 per Milano Centrale è in ritardo di 5 minuti. E un altro treno, diretto a Milano Greco Pirelli, è in ritardo di 5 minuti.

In compenso, l'illuminata triade Trenord/Trenitalia/FS sopprime tre corse per Milano (quelle delle 7:23, quella delle 7:33, quella delle 7:45), ritenendo che ad agosto nessuno debba essere così retrogrado da andare al lavoro. Resta solamente la corsa delle 7:28 per Milano Greco Pirelli (un treno scalcinato, fortemente soggetto a guasti, con un numero di carrozze da sempre assai esiguo). E non parliamo dei Passanti: a parte la ben nota lentezza, arricchita da ulteriori e inverecondi ritardi, persino questi vengono ridotti a uno ogni mezz'ora, in agosto. Succede ormai da parecchio tempo: come è ben noto, il servizio ferroviario pubblico ha anticipato di un decennio la filosofia renziana per cui avere un impiego è una cosa sopravvalutata, e di certo non è ad agosto che le startup e le aziende smart e tutte le cose moderne e alla moda hanno bisogno di essere attive.
Ecco quindi che i treni non ci sono. I pendolari, invece, sì. Questi ridicoli residuati del secolo scorso. E devono accontentarsi dei pochi treni rimasti. Dove sono i sondaggisti del geniale Gibelli, presidente di FNM, quando si tratta di prendere atto di queste situazioni? E c'è qualcuno che rileva la puntualità di questi treni? No, perchè tanto non ci viaggia nessuno. E Trenitalia/FNM devono risparmiare, tagliando le corse: altrimenti come potrebbero avere un bilancio in attivo, a fronte dei soldi provenienti dal loro proprietario pubblico?

Alla stazione di Monza, alle 8:20, si verifica uno spettacolo sicuramente comico, per quanto sconfortante: un treno diretto verso Bergamo (o Lecco, la nostra fonte non è sicura) parte dimenticandosi di far salire a bordo il controllore (o è il capotreno?), il quale lo insegue a piedi, telefonando contemporaneamente al macchinista per avvertirlo. E c'è anche una porta aperta. Il treno percorre cento metri buoni, prima di arrestarsi.

Alla stazione di Milano Centrale, alle ore 13:45, due treni (Alta Velocità) per Torino sono in ritardo di 20-25 minuti, causa guasto a treno precedente.

Alle 17:10, un guasto temporaneo agli impianti della stazione di Porta Garibaldi causa la cancellazione di un treno che parte dalla stazione di Milano Centrale.

Martedì 1° Agosto 2016, il treno 2087 delle 7:02 si riempie di pendolari e vacanzieri, stimolando due riflessioni.
La prima è che, secondo i sondaggi voluti dal presidente di FNB Gibelli, i pendolari ora sono la minoranza dei viaggiatori: per quale motivo, quindi, Trenitalia/FNM riduce il numero di treni nel mese di agosto, cioè il mese in cui i lavoratori pendolari si assottigliano, se comunque il flusso dei lavoratori pendolari è una minoranza della realtà dei trasporti? Il numero di treni dovrebbe restare invariato, per gestire la maggioranza dei passeggeri occasionali.
La seconda riflessione è che Gibelli ha espresso, come conseguenza del suo sondaggio, la volontà di potenziare i servizi delle stazioni ferroviarie (leggi "negozi") per andare incontro ai passeggeri occasionali. Ora, in queste settimane io ho visto molti vacanzieri (passeggeri occasionali) con al seguito bagagli e bambini: spesso esausti, spesso rassegnatamente seduti sui loro bagagli, sempre in attesa di un treno in ritardo o previsto a un orario infelice (leggi: "coincidenze inesistenti che ti costringono ad attese estenuanti in stazione"). Non li ho visti frequentare la grande offerta di negozi, forse perchè con bagagli e bambini a seguito, nessuno ha voglia di correre a fare acquisti di lusso. Chissà chi sono, quindi, i passeggeri occasionali che secondo il sondaggio di Gibelli frequentano le stazioni ferroviarie in cerca di negozi.
Potrebbe venire in mente, un giorno, al signor Gibelli, che la maggioranza dei passeggeri occasionali necessita degli stessi servizi ferroviari che servono alla minoranza dei pendolari, e cioè treni in orario, frequenti, capienti ed esenti da guasti quotidiani? Capirà mai Gibelli che dei suoi negozi non se ne fa nulla nessuno, salvo i voraci imprenditori edili con amicizie leghiste? O, almeno, lo capiranno gli elettori?
Domanda retorica.

Per sottolineare questa innocente propensione a favorire gli interessi di pochi privati a discapito dei cittadini e delle loro tasse, il treno 2087 arriva in ritardo alla stazione di Milano Centrale, perchè deve fermarsi dopo la stazione di Lambrate, e permettere il transito a un Freccia Rossa in ritardo.

Al ritorno, il treno 2105 delle 17:25 da Milano Centrale per Verona Porta Nuova arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo.

Mercoledì 3 agosto 2016, il sito di Trenitalia fornisce informazioni sulla (im)mobilità ferroviaria, premurandosi di scaricare le colpe sulla società Trenord (ma da chi è controllata Trenord, al 50%? Dalla Spectre o da Trenitalia?)

Dalle 13.40 la circolazione ferroviaria sul Passante di Milano sta tronando progressivamente alla normalità.
Il traffico era rallentato dalle 12.50 per un inconveniente tecnico a un treno (società Trenord) fermo a Milano Porta Vittoria.
I treni hanno subìto ritardi fino a 30 minuti, mentre alcuni Regionali sono stati cancellati o limitati nel percorso di viaggio.

(Sì, "tronando").
La cosa grottesca è che gli annunci sul sito di Trenitalia sono solitamente veritieri, ma per difetto: una volta sul posto (in stazione o sul treno), si scopre che la realtà dei treni in ritardo è sempre molto più brutta di quanto la si dipinga.
Non che la cosa ci stupisca: il sito my-link di Trenord spesso e volentieri non sa nulla degli effettivi ritardi dei treni, come segnalato in post precedenti.

Giovedì 4 agosto, alla stazione di Treviglio, il treno 2084 delle 7:02 per Milano Centrale arriva con un ritardo di 10 minuti.
Il convoglio viaggia con meno carrozze del solito, come da tipica politica di Trenitalia/Trenord per il mese di agosto: purtroppo, il numero di passeggeri non si adegua a questo fatto.
Tra i passeggeri c'è una quantità notevole di senegalesi che bivacca e/o dorme sui sedili, occupando tre-quattro posti a persona. E chi osa dire nulla? Nemmeno il personale viaggiante osa farsi vedere.
E' difficile non chiedersi dove siano le politiche governative dell'accoglienza, in queste situazioni: perchè il governo non impone a Trenitalia di fornire un servizio adeguato anche ad agosto, sapendo dell'aumento di popolazione non abbiente che necessita di raggiungere Milano anche in agosto? Perchè il servizio ferroviario costringe chi ha pagato le relative tasse a viaggi nel massimo del disagio, dentro carrozze rese inagibili da ogni genere di fattore, fetore compreso?
Possibile che nessuno prenda atto del fatto che una politica di accoglienza significa anche ripensare con urgenza le strutture pubbliche che già in condizioni "normali" risultano carenti, difettose, inefficaci e inadeguate ormai da anni?

Ore 14:20, alla stazione di Milano Centrale: un treno in arrivo da Verona ha un ritardo di 20 minuti. Un treno proveniente da Novara è stato cancellato. Un treno diretto a Verona partirà con 5 minuti di ritardo. Quali sono le cause dei continui disservizi su queste linee? Chi ne chiederà conto a Trenitalia/Trenord, e quanto? Come si concilia questo disservizio quotidiano con le dichiarazioni trionfali rilasciate dall'azienda ferroviaria negli ultimi mesi, e inspiegabilmente avallate a scatola chiusa dall'assessore alla mobilità Sorte?

Sempre alla stessa stazione, il treno 2105 delle 17:25 ha le luci accese, nonostante il sole accecante all'esterno. Considerata la temperatura, non sarebbe logico evitare almeno un'illuminazione inutile, che contribuisce ad aumentare la sensazione di caldo percepito? E non è comunque uno spreco immotivato di energia elettrica?
Il treno non ha aria condizionata nel 90% delle carrozze, e quindi i finestrini sono tutti spalancati. Al calore accumulato del treno si sommano il calore della stazione stessa, che con le sue obsolete vetrate non schermate funge da colossale serra, ma anche il calore vomitato dagli impianti di condizionamento dei due Freccia Rossa fermi ai binari sui due lati del treno 2105.
Ma nessuno pensa a questo aspetti: la recente ristrutturazione della stazione di Milano Centrale è servita per aggiungere negozi, maxischermi pubblicitari e pavimentazione elegante per i binari dedicati ai treni per i ricchi (Frecciarossa e Italo). Il resto non conta, non dà profitto e non è di competenza di nessuno.

Venerdì 5 agosto, ore 7:15, alla stazione di Treviglio: gli schermi avvertono che i treni da e per Cremona potranno subire ritardi fino a 30 minuti causa guasto a un passaggio a livello tra le stazioni di Casaletto e Crema.
Un altro guasto agli impianti?
Ricordiamo la solita litania: Trenitalia e Trenord sono aziende in attivo; FS investe nelle ferrovie greche e iraniane; RFI finanzia la costruzione di strade comunali per collegare meglio l'autostrada fallimentare BreBeMi ai borghi agricoli della Bergamasca. Nessuno però versa un centesimo nella manutenzione dell'infrastruttura ferroviaria che è di loro competenza. O forse non è di loro competenza? E chi lo sa: il ministro Delrio e l'assessore lombardo Sorte sono "non pervenuti" sull'argomento. Come sempre. 

Ma, d'altra parte, questo è ciò che succede a privatizzare: la favoletta della liberalizzazione del mercato che comporta vantaggi per l'utente è sempre stata falsa, e lo sarà sempre, perchè le aziende private pensano sempre e solo a massimizzare i profitti, tagliando tutto ciò che suona come "costi", a prescindere dalla necessità degli stessi.
Dovrebbe essere un concetto ovvio: forse gli elettori più allocchi non ci arrivano, ma è vergognoso che certi politici di una certa parte politica, e cresciuti con un certo tipo di cultura, si siano fatti abbindolare dalle sirene del neoliberismo e dalle menzogne del mercato che sia autoregola.

Come da annuncio, il treno per Cremona è in ritardo di 20 minuti. Non si capisce però perchè il treno della linea Verona (e non Cremona) per Milano Centrale delle 8:02 sia previsto con 10 minuti di ritardo.
Ancora meno chiaro è il motivo per cui il passante per Novara delle 8:10 sia stato cancellato.
Nessuno di questi due treni viaggia sulla linea di Cremona: quindi? Spiegazioni: zero. Come sempre.

Riassumendo: Trenitalia/Trenord ha eliminato tre corse per Milano nella fascia oraria tra le 7:00 e le 8:00, lasciando un solo collegamento all'ora verso Milano Centrale, nella fascia oraria dei pendolari. E ha dimezzato le corse del Passante. E i pochi treni rimasti sono in ritardo, o bloccati da guasti ai treni stessi e/o alle strutture ferroviarie.
E i pendolari ci sono comunque, perchè la realtà sociale di questi ultimi 15 anni è cambiata, e agosto non è più il mese delle ferie per tutti a tutti i costi. E' un fatto noto a tutti, tranne che a Trenitalia/Trenord, che continuano ad applicare logiche vecchie e false, allo scopo di massimizzare i guadagni spendendo meno il minimo.
Alla faccia del servizio pubblico.

E infatti il treno delle 7:28 per Milano Greco Pirelli si riempie di passeggeri all'inverosimile, costringendoli a stiparsi ovunque. Considerando che, tra i treni soppressi, ce n'erano alcuni con carrozze a due piani, perchè nessuna delle eccelse menti che dirigono Trenitala/Trenord ha considerato la possibilità di usare quelle carrozze a due piani per l'unico treno rimasto in funzione?
Non è un concetto difficile: se sopprimi tre o quattro treni, devi assicurarti che l'unico rimasto in servizio abbia una capienza sufficiente per l'enorme numero di pendolari che lavora anche ad agosto. Ma l'azienda Trenitalia/Trenord se ne infischia: deve pensare al profitto.
E invece coloro che sono stati eletti per pensare all'interesse pubblico cosa fanno? Sorte, Delrio, dove siete?

Oggi piove e soffia un vento gelido, come previsto dai servizi meteorologici: sul treno delle 7:28 da Treviglio, l'aria condizionata è in funzione, con potenti getti che fanno rabbrividire i passeggeri.
Il treno in questione arriva in stazione e riparte con 5 minuti di ritardo non dichiarati: forse così Trenitalia può accumulare statistiche positive sulla puntualità del proprio servizio. Tanto, a controllare la bontà di questi dati, chi c'è? Nessuno: l'azienda si autocertifica, e l'assessore alla mobilità Sorte si limita a leggere pubblicamente l'autocertificazione.
A metà del lentissimo tragitto, qualcuno si sente male: non si sa dove, ma la notizia viaggia perchè i passeggeri attivano un passaparola per cercare il medico. Non c'è altro modo: i passeggeri sono così stipati che è impossibile spostarsi da una carrozza all'altra. E ovviamente del personale viaggiante del treno non si ha notizia.
Non ho idea della causa del malore, ma ritengo Trenitalia/Trenord almeno in parte responsabili, in quanto hanno fornito mezzi insufficienti e sottodimensionati per trasportare il numero di passeggeri effettivo, tagliando tutto senza pietà (numero di carrozze compreso) e infischiandosene delle conseguenze come il sovraffollamento, l'impossibilità di sedersi e il "soffocamento".
Però, si potrebbe obiettare, io non posso affermare con certezza che il malore non è causato dall'affollamento demenziale delle carrozze.
Va bene, non lo affermo: ma l'impossibilità di raggiungere la persona in questione, o anche solo di trovare il personale viaggiante, dipende senza alcun dubbio dal sovraffollamento del treno. Non è una negligenza criminale? Non è un mancato servizio a fronte del denaro pubblico investito?
Chi dovrebbe chiedere a Trenitalia/FNM di renderne conto? I passeggeri? I pendolari? Non è forse questo un compito che spetta a chi è stato eletto e viene lautamente retribuito?

Il treno arriva penosamente in ritardo alla stazione di Milano Lambrate, dove la "coincidenza" delle 7:53 per Milano Centrale sarebbe pietosamente persa, se questa non fosse a sua volta in ritardo di 5 minuti.

A proposito di giornata di pioggia: quando Trenitalia/FNM/FS ha fatto costruire la favolosa linea del passante, con tutte le sue belle stazioni, non ha considerato che nel nord Italia a volte piove.
Infatti, ogni volta che si presenta il maltempo, il servizio ferroviario si ingolfa.
Lo conferma il sito di Trenitalia, come sempre fornendo solo una parte del quadro complessivo.

Il maltempo che sta interessando la regione sta provocando, da ieri sera, ripercussioni sulla circolazione ferroviaria di alcune linee regionali.
In particolare:
Linea Milano - Varese: circolazione ferroviaria rallentata dalle 8.10 di questa mattina per un guasto al sistema di distanziamento dei treni fra le stazioni di Gallarate e Varese.

Alla stazione di Milano Centrale, il treno 2105 delle 17:25 parte con otto minuti di ritardo, senza che venga fornita alcuna motivazione. E senza che venga comunicato che la partenza avverrà in ritardo: i passeggeri lo scoprono a loro spese, quando si accorgono che il treno non si muove e le 17:25 sono trascorse da tempo.
Il treno arriva a Treviglio con 17 minuti di ritardo: lo schermo riporta 15 minuti, ma l'annuncio sonoro interno al treno conferma i 17 minuti.
A questa stazione si osservano altri disservizi. Il treno da Brescia per Milano Centrale delle 18:02 ha 10 minuti di ritardo. Il Passante per Varese delle 18:10 partirà con 10 minuti di ritardo.
E così si conclude un'altra settimana all'insegna del disservizio quotidiano.

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