mercoledì 31 agosto 2016

Il servizio ferroviario torna ai fasti abituali

Lunedì 29 Agosto 2016, i miei treni sono regolari.

Martedì 30, compaiono i primi sintomi. Il 2096 che parte da Treviglio alle 11:02 non rientra nella fascia critica dei pendolari, non ha altri treni a cui accavallarsi. Eppure, quando arriva a poca distanza dalla stazione Centrale, si ferma nel nulla, senza spiegazione. E accumula in totale un ritardo di 8 minuti.
Il 2105 da Milano Centrale per Verona parte in orario, ma ha la maggior parte delle carrozze prive di aria condizionata. Il caldo sarebbe tollerabile, se qualcuno si degnasse di sbloccare i finestrini delle carrozze surriscaldate. Ma non succede, e bisogna fare il viaggio in un'atmosfera stagnante e soffocante. I passeggeri con numerosi bagagli a seguito non migliorano la situazione.

Mercoledì 31, il servizio ferroviario italiano si ricorda della propria natura. Sono passati solo due giorni, dal ripristino delle corse regolari nella fascia dei pendolari. I pendolari c'erano già la settimana prima, ma Trenitalia non lo sapeva, e ha programmato il ritorno al (dis)servizio completo solo dal 29 agosto. Due giorni di corse regolari, dicevo, e senza nemmeno l'inizio dei corsi universitari, ed ecco che a Treviglio, alle 7:20, il treno suburbano delle 7:25 per Milano-Novara viene cancellato.
Tutto qui?
Magari. Alle 7:20, un annuncio sonoro rende noto che il treno delle 7:23 da Cremona per Milano Certosa è stato cancellato. Lo annunciano 3 minuti prima del suo arrivo: dato che il treno non parte da Cremona alle 7:20, uno si chiede perchè il servizio di informazioni abbia tardato così tanto nel rendere nota la cancellazione.
Qualcuno sa chi gestisce questo servizio? Trenord? Trenitalia? RFI? Un'azienda appaltatrice? E chi deve prendere atto del fatto che le informazioni arrivano in ritardo, per sanzionare l'azienda fornitrice?
Domande senza risposta, di cui non importa a nessuno. Dove sarà l'assessore regionale ai trasporti, in questa situazione? Che fa la Regione Lombardia, in questi casi? Non si sa.
C'è un treno delle 7:28 per Milano Greco Pirelli, ma quando arriva, è stracolmo. Salire è quasi impossibile. E arriva anche in ritardo di 7 minuti, ma senza che il ritardo venga annunciato.
Il motivo è un guasto temporaneo agli impianti tra le stazioni di Treviglio e Bariano. Non resta che ripiegare sul treno delle 7:33 da Brescia per Milano Centrale. Treno che arriva in ritardo di 7 minuti. Il ritardo non viene reso noto.
O meglio: il ritardo del 7:28 e del 7:33 viene effettivamente reso noto, ma solo quando i treni stanno già entrando in stazione.
Il 7:33 in ritardo ha l'aria condizionata al massimo: dopo 36 ore di maltempo e cielo coperto, alle 7:38 del mattino è davvero opportuno che l'aria condizionata sia al massimo, e che le carrozze abbiano una temperatura polare? E nessuno passa a verificare?
Il treno parte, ma una volta uscito da Treviglio, si ferma per alcuni minuti. Perchè? Non viene comunicato.
Il treno riparte, e si ferma una volta arrivato a Melzo. Il motivo? Lo stesso che ha causato la soppressione del treno suburbano delle 7:25, e cioè un guasto temporaneo agli impianti tra le stazioni di Melzo e Treviglio (cioè ovunque su una ventina di chilometri, no?).
Il treno arriva alla stazione di Milano Lambrate con un ritardo di 20 minuti.
Nella mia carrozza penzola la pubblicità di Trenord a un concerto di Ligabue, a cui recarsi coi treni speciali forniti da Trenord, azienda a controllo pubblico più interessata al profitto con servizi non-pubblici occasionali, invece che a garantire il trasporto giornaliero dei pendolari. Nel silenzio compiacente della Regione Lombardia. Sul cartello, il nuovo slogan di Trenord: Il treno. Più veloce, più economico.
Prima di arrivare alla stazione di Milano Centrale, il treno accumula altro ritardo. Considerando che il mio treno iniziale è stato cancellato, in una sola mattinata ho accumulato 35 minuti di ritardo. Ennesima ora di permesso bruciata, senza che nessuno chieda il conto del disservizio alle aziende deputate.
Già, perchè i guasti dipenderanno da qualcosa. Sarà la poca manutenzione?
Due guasti sulla stessa linea, in due stazioni diverse, nella stessa giornata e fascia oraria, è un record negativo non da poco. C'è qualcuno che si interroghi su questa ennesima testimonianza del degrado del sistema ferroviario italiano?
Curiosamente, l'assessore regionale ha ottenuto 80 milioni da RFI per costruire una strada che colleghi un casello della BreBeMi a un paesello nel bergamasco (vedi post di qualche settimana fa). E dal CIPE ha avuto altre decine di milioni di Euro per una ferrovia che serva Bergamo e Orio. E anche un presidente di regione ha avuto soldi su soldi dal CIPE per la Pedemontana, autostrada dal destino fallimentare già pronosticato dagli esperti (vedi post di qualche giorno fa), per non dire del palese e clamoroso precedente fallimentare della BreBeMi, che viene finanziata con denaro pubblico a suon di centinaia di milioni.
Valangate di soldi, quindi, per l'asfalto. Per la ferrovia, zero: nessuno sgancia niente, i fondi non ci sono, si piange miseria. Il servizio pubblico non risulta gradito ai politici, a differenza del servizio privato: per qualche motivo, rimpinzare le tasche di aziende private con denaro pubblico è preferibile agli interessi degli elettori.
Da notare che RFI (Rete Ferroviaria Italiana) finanzia una delle suddette strade. Perchè? Non dovrebbe gestire le strade ferrate? E, soprattutto, dove li trova, i soldi? Magari usa quelli che ha risparmiato evitando di manutenere gli impianti ferroviari, che infatti si guastano in continuazione?

A fine giornata, il 2105 da Milano Centrale per Verona Porta Nuova arriva a Treviglio con 8 minuti di ritardo (non comunicati).
La mia carrozza non ha l'aria condizionata, ma ha i finestrini aperti. In più, per tutto il viaggio, un sinistro e vistoso quadro di controllo collocato in maniera atipica su una parete interna della carrozza, produce un esasperante "BIP" intermittente, a intervalli di pochi secondi. Per trenta minuti interi.
Sul suo quadrante, una cifra iniziale di 36.0 scende a 34.00, ma cosa indichi, non lo sapremo mai. Forse la temperatura infernale della carrozza?
Quando mi avvicino allo strumento in questione, leggo varie scritte, tra cui una che parla di "controllo dell'aria condizionata". Visti i risultati, era meglio spegnerlo o scardinarlo dalla parete. O forse era proprio regolato su "riscaldamento"?
Non lo sapremo mai, dato che il personale viaggiante non su è fatto vedere.

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