venerdì 20 aprile 2018

Ferrovie Lombarde: nuovo assessore, vecchie chiacchiere?

Giovedì 19 aprile 2018: il treno 2077 Milano Centrale-Verona parte saturo e si carica ulteriormente a Milano Lambrate.
Venerdì 20 aprile 2018: il treno 2077 Milano Centrale-Verona parte sovra-saturo e si carica ulteriormente a Milano Lambrate. Passeggeri pigiati ovunque, con valige ovunque, dato che il treno è un Vivalto, e non è progettato per lunghe tratte con comitive di famiglie con bagagli ingombranti al seguito.
Eppure, questo treno è stato comprato dalla regione Lombardia di Maroni Roberto, e messo dall'azienda a capitale pubblico Trenord sulla tratta Milano-Verona, in orari di punta per lavoratori pendolari e viaggiatori settimanali o turisti.
Come se non bastasse l'ironia, ci si mette anche la malagestione di Trenitalia: parte dei passeggeri non dovrebbe neppure essere su questo treno regionale, in quanto aveva comprato un biglietto per viaggiare nel privilegio di un FrecciaRossa.
Ma.
Il FrecciaRossa era pieno, così queste attempate passeggere benestanti e sussiegose si sono trasferite sul treno del volgo. E con che stupore accolgono la situazione in cui si trovavano: ripetutamente, ad alta voce, si sono sentite in dovere di esprimere il loro sdegno per aver trovato la carrozza di "prima classe" piena, proprio loro che avevano un biglietto per viaggiare sul FrecciaRossa. E diventano ancora più sbalordite, quando notato l'inconcepibile ritardo del treno.
A furia di vivere nel loro mondo benestante e privilegiato, queste donne ricche hanno perso il contatto con la realtà, come il PD: forse, se si fossero informate di quale costo ha l'Alta Velocità sul trasporto pubblico, saprebbero che il treno Milano-Verona delle 17:25 si satura perchè Trenord e Trenitalia hanno soppresso il treno regionale per Brescia delle 17:20, in quanto dava fastidio ai FrecciaRossa; e saprebbero che tutti i treni regionali ormai sono costretti a subire ritardi non dichiarati, per dare precedenza ai FrecciaRossa. Forse le due vecchie saprebbero che Rfi regola il transito da e per le stazioni, ma Rfi appartiene a Ferrovie dello Stato, azienda che controlla anche Trenitalia, e si crede un'azienda privata, e sceglie di privilegiare i FrecciaFrossa (che sono costati uno sproposito e per i quali continuiamo ad accumulare interessi da pagare) al servizio di una piccolissima fetta di viaggiatori, a danno del trasporto regionale e interregionale, quello definito sprezzantemente "convenzionale", e che invece serve la stragrande maggioranza dei viaggiatori.
Ma tant'è, che gli importa alle due snob del disagio di tutti gli altri, quando loro sono le uniche ad avere il diritto di viaggiare comode.
Alla stazione di Treviglio, continuano a salire passeggeri, compensando in ulteriore saturazione i pochi passeggeri che scendono. E il treno ha 16 minuti di ritardo

L'attuale assessore alla mobilità della Lombardia, Terzi Laura, quella che ammette che il servizio ferroviario erogato da Trenord è peggiorato, non si rende conto che detto servizio era schifoso anche prima di peggiorare: per esempio, come nel caso appena descritto, Trenord si dimostra incapace da anni di pianificare treni più capienti sulla linea per Verona nei giorni di punta come il venerdì, e lascia che i passeggeri viaggiano stipati come bestie, litigando tra loro, sentendosi male.
Forse Terzi dovrebbe chiedersi ciò che il suo predecessore Sorte si è sempre rifiutato di discutere: perchè Trenord, azienda a capitale pubblico, lavora così pateticamente al risparmio, per erogare il servizio pubblico, mentre fa ampio dispiego di mezzi e personale per attività commerciali come i treni per il mare, o i treni per il salone del mobile?

Ma, d'altra parte, Terzi non è certo un esempio di competenza e autonomia, e infatti si dimostra sin da subito simile una bambolina radiocomandata che recita la filastrocca voluta dal suo padrone tanto i suoi discorsi sono simili a quelli di Fontana Attilio.


Sempre come Fontana, Terzi evita accuratamente di accusare Trenord, e preferisce invece dare le colpe al socio di minoranza nel controllo di Trenord, cioè Trenitalia, che non fornisce nessun treno. E vada per giustificare in parte lo sfacelo dei treni lombardi (che comunque FNM non manutiene come dovrebbe, e FNM appartiene tutta alla regione Lombardia).
Ma come si può credere all'importanza che Terzi attribuisce a Trenitalia nel controllo del servizio, se poi l'intera struttura di FNM e  Trenord è infarcita di dirigenti in quota spudoratamente e apertamente leghista, da Gibelli Andrea a Farisè Cinzia?
Possibile che Terzi non noti che questi dirigenti sono gli stessi che da anni facevano procedere l'azienda a colpi di treni usurati messi in pista (senza mai puntare il dito contro Trenitalia) e di personale costretto a continui straordinari per coprire tutti i turni?
Come tutti hanno visto, a partire dai pendolari, l'intervento dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria ha fatto emergere queste magagne, e in seguito il disservizio erogato da Trenord ha raggiunto picchi di sfacelo ineguagliati. Terzi ha ammesso che i pendolari hanno ragione, ma ha saputo solo blaterare invano di rete ferroviaria gestita da Rfi, e di Trenitalia che non fornisce treni.
E tutto il resto?
Com'era stato ampiamente previsto, la continuità leghista in Trenord resterà immutata (nelle parole di Fontana, "l'eredità positiva di Maroni non deve essere cambiata"), nel nome della malagestione della colllusione della #LombardiaConcreta.


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