venerdì 6 aprile 2018

Venerdì 6 aprile 2017: il servizio di Trenord e Rfi continua ad andare a rotoli, ma nessun funzionario regionale della Lega Nord se ne interessa

Le priorità di Trenord, azienda a capitale pubblico che
malgestisce il trasporto ferroviario pubblico della regione Lombardia: fare profitto coi "treni del mare":



Le realtà di Trenord, azienda a capitale pubblico che è incapace di erogare il servizio quotidiano del trasporto ferroviario pubblico per i pendolari della regione Lombardia:

Nella mattinata del 5 aprile 2018, alla stazione di Treviglio c'è solo l'imbarazzo della scelta tra i treni in ritardo o destinati a esserlo, facendo saltare le coincidenze a Milano Lambrate per Milano Centrale.
Ed è la sola giornata "normale" degli ultimi due mesi abbondanti.

Treno 2054, Verona-Milano, 20 minuti di ritardo.






Treno 10906, Brescia-Milano, 9 minuti di ritardo.


Treno 10456, Cremona-Milano, 5 minuti di ritardo.







Nella giornata di venerdì 6 aprile, la pioggia di disservizi, ritardi, guasti e cancellazioni dei treni del trasporto regionale lombardo, che fa parte della #lombardiaConcreta della Lega Nord, continua imperterrita.

Ignorati dalla giunta della regione Lombardia di Fontana Attilio (che si è limitato a dichiarare di voler mantenere immutata la gestione di Maroni Roberto, dando la colpa delle cancellazioni dei treni a Rfi, e fingendo che la malagestione di Trenord non esista), i cittadini della Lombardia sono costretti ad agire in autonomia, rivolgendosi alla stampa per rendere noto ciò che sta accadendo in questa avanzatissima regione del Nord Italia.
Nella regione Lombardia, i disservizi del trasporto ferroviario regionale degli ultimi mesi sono sotto gli occhi di tutti.
Con la sciagura del 25 gennaio, la situazione è colata a picco e all'orizzonte non si avverte neanche il minimo segnale di inversione di tendenza da parte delle aziende Trenord, Rfi, Trenitalia ed RfI.
Non si contano più le soppressioni, le cancellazioni quotidiane che sono il risultato di una disorganizzazione aziendale e gestionale cui sembra impossibile porre rimedio e che vede nella soppressione di corse l'unica via percorribile per uscire dall'impasse.Tutto questo, oltre a renderci ostaggi di Trenord , Trenitalia ed Rfi, sta causando danni alla nostra vita familiare e lavorativa. La pazienza l'abbiamo persa da tanto, ora abbiamo esaurito anche il tempo.
Diamo voce al nostro disagio. Ci sono cose da dire e le diremo, forte e chiaro.
Per questo motivo i Comitati S6, Busto Nord, Pendolari Gallarate Milano, Viaggiatori Trenord Nodo Saronno e i Viaggiatori della Domodossola-Arona-Milano hanno indetto una conferenza stampa per *mercoledì 11 aprile alle 18.00* alla stazione di Porta Garibaldi.
Chiediamo a tutti i viaggiatori una forte e sentita partecipazione proprio per dare una grande risonanza, fuori dai social media, a una situazione che ormai è diventata intollerabile. Vi aspettiamo numerosi e vi chiediamo di indossare una maglietta bianca, il resto vi verrà dato al momento.



Il treno 10456 Cremona-Milano arriva a Milano Lambrate con 7 minuti di ritardo, sufficienti per perdere la coincidenza delle 7:49 per Milano Centrale.

Ma...






Ma il treno 2160 da Arquata Scrivia delle 7:49 è stato cancellato.


Gli annunci sonori a cura di Rfi (?) rendono noto che il treno 2090 Brescia-Milano Centrale delle 7:53 è in arrivo al binario 10.
I passeggeri si recano sul marciapiedi, in attesa.

Ma il 2090 non arriva.

Al binario 12, arriva e riparte il treno Bologna-Milano Centrale delle 7:54. Ma è troppo tardi per correre fino a quel marciapiedi; risalire le anguste scale dei sottopassi della stazione di Milano Lambrate, andando controcorrente rispetto alla folla che defluisce dal treno in questione, è quasi impossibile.
Il treno 2090 arriva con 5 minuti di ritardo, che non sono stati annunciati.
A bordo, il capotreno è al telefono con non-so-chi, e rende noto che il treno ha accumulato ritardo. L'interlocutore gli deve aver chiesto perchè, dato che il capotreno risponde che è a causa del gran numero di passeggeri saliti a Treviglio.

Davvero è questo il metodo con cui Trenord e Rfi rilevano gli spostamenti e la puntualità dei loro treni?
Dove sono Farisè Cinzia, Maroni Roberto, Sorte Alessandro, Fontana Attilio, la Lega Nord e #LombardiaConcreta?
Qualcuno di loro si è accorto di quanto è ben organizzata e attrezzata, questa azienda figlia dei maneggi della Lega Nord nel profondo dell'avanzatissima e arrogantissima regione Lombardia?


Treno 2068 Verona-Milano: 14 minuti di ritardo.









Treno 2073, Milano-Verona: 12 minuti di ritardo per guasto agli impianti della stazione di Pioltello.



Sulla linea suburbana Treviglio-Varese, un treno è cancellato.  Sulla linea suburbana Treviglio-Novara, tre treni sono cancellati a metà percorso.






Il treno 10917 Milano-Brescia accumula 49 minuti di ritardo.


Per quale motivo?

La risposta sarebbe ovvia, ma Trenord e Rfi ci stupiscono, con la combinazione di due disservizi. Nulla di strano: se queste aziende sono incapaci di programmare il proprio servizio tenendo conto dei propri problemi, di certo sono totalmente incapaci di pianficare il servizio tenendo conto di potenziali inadempienze delle altre aziende del gruppo.

#LombardiaConcreta
E quindi le risposte sono due:

Per guasto al treno (ufficialmente: tempi di preparazione prolungati).

E perchè uno scambio si è guastato.



Sulla linea Milano-Bergamo, un treno è cancellato per l'ennesimo atto vandalico che Trenord non è capace di prevenire, in quanto non assume personale per la sicurezza, in quanto si aspetta che siano Trenitalia, Ferrovie dello Stato o la Polizia Ferroviaria a fornirlo (gratis?).


Un altro treno è guasto. E un altro treno ha un ritardo di 13 minuti per conseguenza del treno guasto. 

Non paga dei disagi precedenti, le linee suburbane Treviglio-Varese e Treviglio-Novara rilanciano.
Un treno cancellato.
Un treno cancellato a metà percorso.
Un treno guasto con 19 minuti di ritardo.


E, come sempre, quelli elencati finora sono solo un campione dei disservizi quotidiani (limitati alle fasce orarie da me frequentate) che flagellano il trasporto ferroviario pubblico della Lombardia, gestito da Trenord e da FNM, due aziende a capitale pubblico create dalla Lega Nord con uno statuto che consente loro di certificare in autonomia la qualità del proprio servizio.











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