giovedì 12 aprile 2018

La sanità lombarda e le tangenti; Fontana Attilio e l'incentivo a usare l'automobile invece del treno per avvelenare ancora di più l'aria e far ammalare più lombardi

Da tempo, con il servizio ferroviario di Trenord in Lombardia che va a rotoli, i pendolari si chiedono quale sarà l'eredità positiva che secondo Fontana Attilio è stata lasciata da Maroni Roberto. Di certo non è la costituzione di un'azienda guidata da dirigenti leghisti incapaci come Trenord.

Sarà mica la sanità, che dopotutto ha avuto solo una manciata di scandali coinvolgenti politici leghisti e medici amici, e non è certo stata costruita per favorite corruzione delle istituzioni pubbliche e rapacità delle aziende private?
Sanità della Lombardia, ancora tangenti. Quattro primari arrestati
Consulenze per centinaia di migliaia di euro, interviste tv, quote societarie, partecipazione a convegni, stage e assunzioni per i parenti. E ancora una borsa di Vuitton per la figlia, una Maserati Ghibli e un cestino natalizio con champagne e fois gras.
 Due primari del Gaetano Pini-Cto, Giorgio Calori, direttore della chirurgia ortopedica riparativa e Carmine Cucciniello, direttore ortopedia traumatologica, sono finiti agli arresti domiciliari. Così come la direttrice sanitaria del Pini, Paola Navone e i primari del Galeazzi Carlo Romano, responsabile chirurgia ricostruttiva e Lorenzo Drago, responsabile laboratorio analisi. 
Indagato anche l'ex sottosegretario alla Regione Lombardia durante la giunta Maroni, il magistrato in pensione Gustavo Cioppa, che al Pirellone esercitava un ruolo di garante alla legalità. Per lui gli inquirenti ipotizzano l’abuso d'ufficio e favoreggiamento.
Forse non è neanche la sanità lombarda, a rendere Fontana fiero del lascito di Maroni. O, almeno, si spera.

A dimostrazione della propria caratura di politico, Fontana Attilio intanto studia una soluzione per i problemi dei pendolari che affrontano una realtà ferroviaria della Lombardia costruita sul fallimento e sulla cialtronaggine: far usare l'auto anche a loro, dato che la Lombardia non è in una delle zone con atmosfera più avvelenata d'Europa.
E possibilmente, farli viaggiare su autostrade a gestione privata e costi elevati, in modo da fare un favore agli imprenditori che le gestiscono quando ci sono gli incassi, e aspettano che la regione Lombardia intervenga col denaro pubblico quando ci sono perdite da ripianare. 


Ancora una volta, complimenti a chi ha votato la Lega Nord per la dimostrazione di lungimiranza e intelligenza.

Nella giornata di martedì 11 aprile, i disservizi di Trenord proseguono imperterriti, come fotocopie delle settimane precedenti.
Il treno 10456 Cremona-Milano continua ad arrivare a Milano Lambrate in ritardo di 8 minuti, facendo saltare la "coincidenza" per Milano Centrale delle 7:49. 
E i successivi treni per Milano Centrale?
Il 2090 delle 7:53, come sempre vergognosamente sovrasaturo, arriva in ritardo di 6 minuti.
Il 2290 delle 7:54 arriva in ritardo di 16 minuti (coi complimenti di Trenitalia).
Sulla linea Verona-Milano, due treni hanno un ritardo di 13 minuti.

Sulla linea Milano-Bergamo, il 10805 è cancellato.
Il tutto nella sola mattinata, e considerando una ristretta fascia oraria e un limitato numero di tratte.

Nella serata, ho la fortuna di imbattermi solo nei 13 minuti di ritardo (ovviamente senza spiegazione) del treno 2077 Verona-Milano.

Nella giornata di mercoledì 11 aprile 2018, i disservizi proseguono imperterriti, e sorge il dubbio che Trenord si senta autorizzata a erogarli, sapendo non solo che la giunta della regione Lombardia chiude un occhio, ma anche che Fontana Attilio, il nemico numero uno della salute dei lombardi, applaude a questa tattica che costringe i pendolari a spostarsi in auto per non rischiare di perdere il posto di lavoro.
Ma perchè Fontana vorrebbe peggiorare la qualità dell'aria già avvelenata della Lombardia (tanto che lo smog è fotografabile dagli astronauti in orbita)?
Forse perchè un maggior numero di lombardi ammalati significa una quantità anche maggiore di denaro pubblico da erogare ad aziende sanitarie private, come gli ospedali Pini e Galeazzo (sotto indagine un anno sì e l'altro pure), e di conseguenza un più sostanzioso flusso di denaro che torna nelle tasche di certi corruttibili e famelici politici della Lega Nord al governo della Regione Lombardia?

Come nelle giornate precedenti, i treni che collegano Cremona/Brescia-Treviglio-Milano Lambrate-Milano Centrale fanno a gara per vanificare ogni coincidenza, costringendo i pendolari a buttare la solita ora di permesso per ritardo al lavoro.
Il treno 10456 da Cremona ha un ritardo di 9 minuti.










Il treno 2160 da Arquata Scrivia ha un ritardo di 9 minuti che alla stazione di Lambrate non viene comunicato.










Il treno 2090 da Brescia ha un ritardo di 10 minuti.










Il treno 2290 da Bologna ha un ritardo di 7 minuti.










Quattro treni della linea Bergamo-Treviglio sono cancellati.






Il treno 10899 Bergamo-Carnate-Milano è parzialmente cancellato. Senza spiegazione.




Il treno 10805 è cancellato. La soluzione prevede ovviamente un cumulo di ritardi, tempi morti e coincidenze che di solito non funzionano.



Sulla linea dei suburbani di Treviglio, un treno è in ritardoun treno è guasto e un altro treno è parzialmente cancellato.






Sulla linea Milano-Verona-Brescia, un treno è in ritardoun altro treno è in ritardo per un guasto agli impianti di circolazione.
Sulla linea Milano-Verona-Brescia, il 10925 è cancellato, il 2077 è in ritardo di 14 minuti per guasto a un altro treno, il 10924 è cancellato.




Sulla linea Milano-Bergamo, il treno 2631 è in ritardo di 19 minuti per guasto a un altro treno.


Sulla lentissima linea dei suburbani per Treviglio, il treno 23091 è parzialmente cancellato, il treno 23058 è in ritardo di 5 minuti per guasto a un altro treno, il treno 23062 è in ritardo di 12 minuti.



Sulla linea Milano-Piacenza, il 20425 è cancellato.



Sulla linea Bergamo-Milano, il 10787 è cancellato per guasto al treno. E il 10794 è cancellato perchè l'altro treno è guasto (cioè Trenord non ha altro materiale rotabile di riserva).



Il treno 10913 è cancellato. La soluzione prevede ovviamente un cumulo di ritardi, tempi morti e coincidenze che di solito non funzionano.



Sulla linea dei suburbani di Treviglio, il treno 23091 è cancellato, il treno 10674 e il treno 10652 sono cancellati, il treno 23055 è fermo per colpa di un treno merci.






Tutto ciò accade in una sola giornata.
Pochi mesi fa, quando tutte le associazioni dei pendolari (e persino alcuni telegiornali e quotidiani) denunciavano ormai da tempo lo sfascio del servizio ferroviario, che era palesemente destinato a causare lo stato di perenne disservizio di questi giorni, l'amministratrice delegata di Trenord Farisè Cinzia rispondeva piccata: "fanno notizia i tre treni che si fermano, non i 2297 che vanno.".

Impossibile, adesso, non chiedersi come stessero davvero le cose. Farisè era davvero convinta che stesse andando tutto alla grande? Era davvero all'oscuro della reale situazione di Trenord, azienda che erogava uno scadente servizio e ci riusciva solo sfruttando il personale sottodimensionato con continui straordinari, lesinando sulla manutenzione e sfruttando treni usurati oltre il consentito?
Oppure Farisè sapeva di queste gravissime mancanze, e ha taciuto perchè sapeva di essere comumque protetta dalla giunta lombarda in mano alla Lega Nord, che difende sempre la sua azienda a spada tratta in ogni situazione?

Incapacità o connivenza?



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