giovedì 12 aprile 2018

Mentre il servizio si sfascia da mesi, Trenord di colpo annuncia investimenti e assunzioni. E i soldi da chi li prende?

Trenord, investimenti per 415 milioni: Rinnovo carrozze e nuovi macchinisti
La società dei trasporti nell’occhio del ciclone per i disagi e disservizi ha annunciato un piano triennale straordinario di interventi.
 piano triennale straordinario di investimenti per 415 milioni per il rinnovo di 700 carrozze, noleggiate da Trenitalia, pari al 33% della flotta in servizio.
riqualificazione degli impianti di climatizzazione delle carrozze a ’piano ribassatò, che risalgono agli Anni Sessanta, delle due piani e della prima serie Vivalto, per passare poi alle ’media distanza, per concludere tutto entro il 2020. Nel frattempo Trenord ha assunto 14 nuovi capitreno, in servizio dal prossimo 13 aprile e prevede di assumerne altri 80 entro giugno. 
Complimenti per il tempismo e la lungimiranza dimostrati.
Se non si fosse schiantato un treno a Pioltello nel gennaio 2018, con conseguente rilevazione dell'Ansf sulle violazioni che Trenord portava avanti da mesi (anni?) con l'uso di materiale rotabile eccessivamente usurato e lo sfruttamento degli straordinari di un personale sottodimensionato, Trenord sarebbe andata avanti come se niente fosse?
La situazione attuale conferma che sì, Trenord avrebbe continuato a vivere alla giornata, infischiandosene dei propri doveri e dell'organizzazione/programmazione a lungo termine: altrimenti, non sarebbe possibile spiegare un tracollo così grave e prolungato, con soppressioni quotidiane a raffica, e guasti di ogni genere.
Ma tant'è, finchè il governo della Regione Lombardia insiste a trattare Trenord come un ente privato, quando essa esiste solo in virtù di capitali pubblici, e appartiene al 100& a enti pubblici, chiaramente Trenord e i suoi dirigenti in quota leghista saranno al sicuro qualunque porcheria facciano.
Regione Lombardia, Fontana sui primi passi da governatore
D. Un altro settore centrale sono i trasporti. Voi non uscirete da Trenord, anzi volete crescere nell'azionariato. Ma se l'appaltante del servizio partecipa anche nella società che il servizio lo fornisce, i controlli sulla qualità rischiano di essere molto blandi.
R. Su questo sarei cauto. I privati vengono considerati, a seconda dei casi, una panacea o il male assoluto. Valutiamo tutte le cose in maniera concreta e non ideologica. È lo stesso discorso dell'acqua pubblica: la privatizzazione sembrava fosse la soluzione, poi ci si è resi conto che in Toscana, dove il servizio era stato appunto privatizzato, l'acqua costava di più, le reti erano conciate peggio, il servizio peggiore. Su Trenord è importante avere rapporti chiari con il nostro socio. È inconcepibile che Fs partecipi senza nessun impegno economico. Fs non sta facendo assolutamente niente, l'unico investimento è stato fatto da noi con l'acquisto dei nuovi treni. Ma, come lei mi insegna, non esistono società dove si rimane paritetici nelle quote con una parte che investe e l'altra no.
D. Sta pensando a una partecipazione di minoranza di Fs o alla possibilità che escano completamente?
R. Io pretendo che mi presentino un piano industriale. In base a quello farò le mie valutazioni. Se domani mi dicono: mettiamo a disposizione 50 treni, investiamo sul servizio, razionalizziamo e così via...allora ok. Se la risposta è non facciamo niente, io farò le mie considerazioni.
Da notare il completo silenzio di Fontana sul fatto che Trenord sia autorizzata a certificare la qualità del proprio servizio.
E altrettanto silenzio viene da Fontana sulla manifesta incapacità di dirigenti che per anni hanno fatto "funzionare" il servizio a forza di continui straordinari di personale insufficiente, e sfruttamento oltre i limiti consentiti del materiale rotabile.
Fontana mantiene il silenzio anche sul sistema di corruzione che imperava nell'azienda FNM durante la gestione di Norberto Achille: il dipendente fedele Franzoso, che voleva denunciare gli abusi, fu "invitato" a tacere praticamente da tutta la dirigenza aziendale, ma l'unico a essere rimosso fu lui, quando la Lega Nord inviò il fido Gibelli Andrea a sostituire Norberto.
Fontana continua col silenzio anche sul fatto che Maroni abbia sempre e sistematicamente taciuto sulle colpe e mancanze del socio FS (Trenitalia in realtà), che vengono denunciate solo adesso, a disastro fatto.
Fontana non si pone nessuna domanda sul perchè Maroni abbia taciuto: inettitudine, ignoranza, o timore che Trenitalia scoperchiasse qualche nido di vermi come risposta?

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