giovedì 9 gennaio 2020

9 gennaio 2020: la Lega Nord e Trenord continuano a prendere per i fondelli i pendolari. Per il profitto, compaiono treni nuovi e tracce ferroviarie in più verso Bergamo, ma solo per collegare l'aereoporto a prezzi elevati

Se qualcuno è ancora così idiota, tra gli elettori della Lega Nord, da non avere capito la falsità e il marciume che si annidano nella Lega Nord, a partire da quelle figure di paglia di Fontana Attilio e della sua cricca di assessori scelti direttamente dai faccendieri e dalle aziende (vedi il caso di Terzi Claudia di cui abbiamo spesso parlato in relazione al faccendiere Caianiello di Forza Italia) , ecco arrivare oggi u n annuncio in cui Fontana e la Lega Nord ammettono palesemente che dei diritti alla mobilità dei lavoratori pendolari lombardia loro non importa alcunchè, nè mai gli è importato.
Tutto ciò che Fontana dice è solo fumo negli occhi, una facciata propagandistica dietro cui nascondere un'infinità di intrallazzi e accordi commerciali con l'azienda parassita per eccellenza, Trenord, infarcita di dirigenza in quota Lega Nord.
"Sarà Trenord a gestire il futuro collegamento con l’aeroporto di Orio al Serio, quello che nelle intenzioni della Regione Lombardia potrebbe arrivare ad una corsa ogni 10 minuti su Bergamo e da qui verso Lecco e Milano, sia via Treviglio-Pioltello che Carnate-Monza. "

"un servizio diretto no stop con fermate solo a Milano, Bergamo e Orio, con materiale rotabile ad hoc e tariffe che vanno di conseguenza. Resta da capire la fattibilità del progetto, considerato che in un passato anche molto recente qualsiasi richiesta di potenziamento di corse avanzata dai pendolari era stata rimandata al mittente con la spiegazione che non c’erano tracce sufficienti sulla linea. Problema che si acuisce in modo quasi ingestibile all’approssimarsi del nodo milanese. "
"Treni ad hoc", da una Regione come la Lombardia che, per voce di funzionari della Lega Nord, da anni frigna incessantemente affermando che i treni "sono vecchi" e che non spetta a lei sostituirli e che comunque ci vuole tantissimo tempo.  Adesso, la stessa gente della Lega Nord prevede di metterli in pista in cinque anni, ma solo per collegare l'aereoporto di Orio.
Avete capito dove andranno, i promessi (ma mai visti dai pendolari) "nuovi treni" tanto sbandierati dalla Lega Nord dal 2017 a oggi?

Un treno ogni dieci minuti, sulle stesse tratte (Treviglio-Pioltello e Carnate-Monza) dove adesso i pendolari devono lottare per salire su treni sovrasaturi, in quanto Trenord continua a dichiarare che non c'è spazio per corse aggiuntive, e fantocci senza dignità come Terzi Claudia affermano che la colpa è di Rfi o Trenitalia o lo Stato (a caso, a seconda di come le gira l'oroscopo).
Avete capito come mai le tracce sulla linea per Bergamo sono disponibilissime, se si tratta di fare soldi, mentre sono indisponibili se si tratta di non far viaggiare i pendolari come bestie?
Avete capito perchè la Lega Nord ha voluto rinnovare il contratto a Trenord senza indire una gara d'appalto, dichiarando con prescienza assoluta che non esiste alcuna azienda all'altezza di Trenord?
Il motivo vero è che non si poteva certo lasciare tutti i fruttuosi finanziamenti pubblici per il collegamento a Orio in mano a un'azienda diversa da Trenord, e soprattutto amministrata da una dirigenza non composta da amici della Lega Nord.

E chi se ne frega se il servizio ferroviario "convenzionale" di Trenord è immondo: alla Lega Nord interessa usarlo solo come veicolo propagandistico elettorale.

Nel frattempo, grazie a venti anni di politiche della Lega Nord, l'atmosfera della Lombardia è un condensato di inquinamento.

Si tratta di una nevicata indotta non dalla presenza di nuvolosità, ma dall’interazione tra l’alta umidità dell’aria unita alle sostanze chimiche/inquinanti emesse dalle fabbriche, che in condizioni anticicloniche come quella attuale ristagnano nei bassi strati aumentandone la concentrazione. I pulviscoli emessi dalla combustione industriale fungono di fatto da nuclei di condensazione, arricchendosi dell’umidità presente nella nebbia fino a costituire i ’semi’ della precipitazione; la presenza di temperature anche abbondantemente sottozero favorisce poi la caduta di fiocchi di neve

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