venerdì 29 aprile 2016

Dal 27 al 29 Aprile 2016

Nei giorni dal 27 al 29 Aprile 2016, continua l'effetto positivo generato dal minor numero di studenti in viaggio: tra il 25 aprile e il primo maggio, è inevitabile che molti studenti (e lavoratori) si prendano una settimana di ferie.
Non potendo rivedere tutto l'orario per soli sette giorni, Trenitalia/Trenord è costretta a fornire comunque il servizio non-estivo abituale, per cui i treni sono maggiormente in orario e è quasi possibile viaggiare dignitosamente.
Da segnalare, comunque, che giovedì 28 aprile il treno 10456 viaggia comunque con sole carrozze a un piano, per cui parecchi passeggeri devono fare il viaggio da Treviglio a Milano Lambrate in piedi.
Venerdì 29, l'ennesimo guasto strutturale, questa volta tra le stazioni di Secugnago e Lodi, ritarda di 15 minuti i treni in arrivo a Milano Lambrate e provenienti da Piacenza.
C'è anche un episodio agghiacciante su un treno Passante fermo in galleria al buio, ma i dettagli non ci sono ancora pervenuti.

Se il disservizio di Trenitalia/Trenord/Ferrovie dello Stato/Ferrovie Nord Milano eccetera è opinabile, anche la civiltà di certi passeggeri lascia desiderare, a volte.
Nella stazione di Milano Centrale, per accedere alle banchine è ora necessario superare un controllo del biglietto da parte del personale agli ingressi dei vari cancelli con porte a vetro che isolano i binari dal resto della stazione.
Per regolare gli ingressi, il personale ha disposto le tipiche barriere che incanalano gli utenti: ogni corridoio permette l'avanzare di due persone affiancate, formando quindi due file.
Succede che una persona diversamente giovane e diversamente magra, con valigia a rotelle al seguito, imbocca uno di questi corridoi, davanti a me. E si ferma a metà corridoio, cominciando a frugare per recuperare il biglietto. Biglietto del tipo acquistato su internet, che è quindi un foglio A4 ripiegato tra molti altri fogli. La persona non sembra avere le idee chiare su quale sia, per cui io la aggiro, e procedo a mostrare il mio abbonamento, che è del tipo che viene accettato senza ulteriori controlli. Coi biglietti acquistati su internet, invece, il personale della stazione esegue una verifica tramite smartphone, impiegando più tempo che a riconscere un semplice abbonamento.
La persona in questione mi rinfaccia che "comunque c'era prima lei", con voce stridula, petulante e lamentosa come si addice a chi è abituato a fare la vittima e sfogare le proprie frustrazioni colpevolizzando gli altri. E lo dice come se il corridoio non avesse due corsie (vabbè che per una persona diversamente magra la corsia diventa singola).
Quando le faccio notare che il mio biglietto mi permette di passare più in fretta, mentre la persona sta ancora cercando il proprio, ecco che ribatte dandomi del maleducato per esserle passato davanti.
Che strano, penso io: mi sembra più maleducato imboccare un corridoio dove le persone fanno la fila, per poi fermarmi in mezzo al corridoio stesso, bloccandolo col mio bagaglio e la mia massa corporea diversamente magra, facendomi quindi beatamente i comodi miei nel cercare il biglietto, e costringendo gli altri passeggeri a fare la coda inutilmente.
A questo punto la persona mi augura un giorno di dover essere impacciato come essa, a causa della stampella che si porta dietro.
L'unica cosa che posso pensare è che io, in una simile situazione, probabilmente non andrei in giro con un bagaglio, ma soprattutto mi preparerei il biglietto a portata di mano ben prima di entrare in un corridoio dove ostacolerei il passaggio delle persone senza stampelle.
E' ironico che chi strilla per difendere i propri presunti diritti, e con notevole arroganza, sia anche chi stava calpestando allegramente quelli altrui.

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