lunedì 28 novembre 2016

Il doppio standard dell'azienda ferroviaria

Dai quotidiani L'eco di Bergamo e Il corriere di Bergamo apprendiamo del comportamento schizofrenico di Trenord/FNM, che da un lato si premura di eseguire addirittura un censimento (conteggio) dei passeggeri nelle ore di punta, dopo che i pendolari hanno segnalato l'inadeguatezza, e dall'altro invece chiude l'unica biglietteria di un centro abitato di dimensioni notevoli, nonostante la richiesta di mantenerlo aperto.


A metà percorso, all’altezza della stazione di Cernusco Lombardone-Merate, i vagoni sono così già tutti pieni, e sperare in un posto, anche in piedi e nei corridoi, spesso è un’illusione.

Per questo il portavoce del Comitato dei pendolari, Guido Raos, pur riconoscendo che nell’ultimo periodo sono stati riscontrati diversi miglioramenti, ha scritto una lettera al direttore generale del settore Infrastrutture e mobilità del Pirellone, per chiedere sia il completamento del cadenzamento dell’orario con collegamenti ogni mezz’ora, sia e soprattutto convogli più capienti.

Per verificare la situazione, da Trenord hanno già comunicato che procederanno a una sorta di censimento utilizzando dei treni dotati di un dispositivo automatico per la conta dei passeggeri.


A 200 metri c’è la tabaccheria autorizzata alla rivendita. Resterà l’emettitrice automatica. Ma Trenord suggerisce anche di utilizzare la App e il sito.

"L'altro lato" che Trenord e Trenitalia ignorano è la tratta che da Treviglio conduce a Milano, sia da Bergamo sia da Verona/Brescia.
Su questa tratta, è l'assessore Sorte Alessandro a trattare coi rappresentanti dei pendolari, accusandoli di essere in malafede per questioni di potere politico, e rigettando le loro istanze sulla base di un sondaggio i cui dati non vengono rivelati.
Sempre su questa tratta, Sorte e la giunta di Formigoni Maroni Roberto diventano improvvisamente incapaci di intendere e di volere, quando Trenitalia decide di soppriremere i FrecciaBianca Brescia-Milano, e di scaricarne l'onere dei passeggeri sui treni regionali già saturi (treni regionali gestiti da Trenord, che però qui non è interessata a fare una "conta" dei passeggeri e aumentare le carrozze).

Da cosa derivano questi doppi standard? E come si fa a saperlo, se i rappresentanti dei cittadini (la giunta lOmbarda di Maroni e Sorte) sono i primi a infischiarsene, oppure ad attaccare gli stessi cittadini che dovrebbero tutelare?

Lunedì 28 Novembre 2016, alla stazione di Milano Lambrate, il treno delle 7::39 per Milano Centrale è in ritardo di 15 minuti.
Il treno delle 7:43 per Milano Certosa è in ritardo di 20 minuti.
Il treno da Bologna per Milano Centrale delle 7:54 è in ritardo di 15 minuti.
Il treno per Milano Greco Pirelli delle 7:44 è in ritardo di 5 minuti.
Il treno 2160 delle 7:49 per Milano Centrale è annunciato dagli altoparlanti come in arrivo al binario 12, ma una volta saliti fino al marciapiede, scopriamo che il tabellone riporta un ritardo di 5 minuti. Chi dice la verità?
Mentre attendiamo, al binario 8 arriva il treno per Milano Centrale delle 7:53. Infallibilmente, questo treno arriva prima del 7:49 in ritardo, ma riparte solo dopo.
Oggi, giustamente, succede il contrario, lasciando noi del binario 12 spiazzati.
Come se non bastasse, il nostro 7:49 viaggia a velocità ridotta e, in prossimità dellla stazione di Milano Centrale, si ferma.

Alle 17:25, nella stazione di Milano Centrale, il 2105 parte in orario, e si ferma al di fuori della stazione, accumulando 5 minuti di ritardo non certo giustificabili con i misteriosi lavori in corso tra Treviglio e Melzo (chi ha mai visto qualche operaio o macchinario al lavoro su questa sezione della linea?).
Sempre alla stazione di Milano Centrale, il treno proveniente da Verona delle 17:35 ha un ritardo di 25 minuti.

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