mercoledì 30 novembre 2016

Arriva Renzi, pulite la stazione di Treviglio. E i treni regionali al collasso? No, quelli lasciateli come sono.

Mercoledì 29 Novembre 2016, arrivo alla stazione di Milano Lambrate per le 7:44 circa. Almeno così credo, perchè l'orologio analogico sulla colonna del marciapiedi su cui sbarco indica le ore 10:00.
Il 2180 delle 7:28 per Milano Centrale arriva sul binario alle 7:46. Il calcolo indica quindi 18 minuti di ritardo. Cosa c'è scritto sul relativo tabellone del marciapiedi, quello che identifica il 2180 come in partenza prevista alle 7:28? Niente. Il treno non risulta in ritardo, secondo le informazioni visive della scalcagnata stazione ferroviaria di Milano Lambrate (chissà chi la gestisce? FNM? Una delle sue società controllate? RFI?).
Un annuncio sonoro rende noto che un treno da Bologna per Milano Centrale è guasto e sta causando un in ritardo di 5 minuti. Chi gestisce questo treno interregionale? Sulle carrozze c'è scritto "Trenord". Stranamente, però, non trovo da nessuna parte i sondaggisti di Sorte Alessandro ad informarsi di quanto questi due treni siano di gradimento dei passeggeri.
Per la precisione, non ho mai visto questi sondaggisti, per tutto il mese di novembre: mi piacerebbe sapere dove erano stati posizionati.
Dato che Sorte afferma che i passeggeri "veri pendolari", intervistati dai suoi invisibili sondaggisti, gradiscono il servizio di sicurezza, attivo sperimentalmente solo sulla tratta di Bergamo, il sospetto è che Sorte abbia commesso il grossolano errore di usare i limitatissimi dati pervenuti da quella tratta per liquidare tutte le proteste (a lui sgradite?) di tutti i pendolari vittime di disservizi su qualunque tratta, compresa la tratta Verona-Milano.
E' un peccato che gli elettori della lega nord, di forza italia e della destra abbiano eletto una formazione composta da rappresentanti apparentemente così pigri nello svolgere il loro lavoro. 
Curiosamente, il treno 2180 arriva alla stazione di Milano Centrale con l'altoparlante interno che annuncia un ritardo di 9 minuti. Ma come, e gli altri nove che fine hanno fatto? Li ha recuperati?

Giovedì 30 Novembre 2016, alla stazione di Treviglio, il treno 10456 da Cremona per Milano Porta Genova delle 7:23 è in ritardo di 10 minuti.
Il treno 2086 da Brescia per Milano Centrale delle 7:33 è in ritardo di 10 minuti.
Anche un idiota capisce che questi ritardi causeranno un accumulo di passeggeri in attesa, la cui massa raddoppiata si scaricherà sul primo di questi treni che arriverà in stazione.
C'è un 7:28 per Milano Greco Pirelli, a dire il vero: ma tutti quanti sanno che questo treno arriva a Treviglio già stracolmo di studenti, e salire è un'impresa.
Tutti quanti sanno queste cose, iintendo, salvo Trenord, che non si preoccupa di contare i passeggeri su questa tratta, come fa invece su altre. E salvo Sorte, naturalmente, che invece usa i sondaggi per verificare la soddisfazione garantita di tutti questi passeggeri, che palesemente ce l'hanno scritta in faccia e non serve certo intervistarli.

Alla stazione di Milano Centrale, alle 17:20, la partenza del treno per Sondrio risulta in ritardo di 10 minuti, a causa di ritardo nella preparazione del treno.
E' un evento assai frequente, che dipende dal fatto che i treni devono a volte arrivare e ripartire entro un arco di tempo inadeguato per eseguire questa "preparazione".
I pendolari Bergamo-Milano hanno sottolineato che, sulla loro tratta, gli orari saranno presto alterati per fare spazio ai FrecciaRossa, e i tempi di preparazione dei treni regionali saranno di conseguenza ridotti, causando ritardi come quello appena descritto.
Si tratta di una previsione logica, basata su dati oggettivi, esperiti con grande frequenza dai passeggeri, come dai ferrovieri. Si tratta di una descrizione accurata di ciò che accadrà, basata su ciò che già accade adesso. O molto più banalmente, "lo sanno tutti".
Come ha risposto, l'assessore Sorte Alessandro, a queste osservazioni?
Ha dichiarato che i passeggeri sono attualmente soddisfatti, secondo il suo sondaggio. Ma cosa c'entra questa risposta? Forse Sorte non ha capito l'osservazione, relativa al futuro? O forse il sondaggio di Sorte ha chiesto anche ai passeggeri di approvare o meno questo futuro disagio?
Non lo sappiamo.
Sappiamo però che, per Sorte, riportare simili previsioni di disagio significa "fare poliitica" per andare contro di lui. Un'altra risposta estremamente coerente e avveduta, soprattutto se fornita a fronte di dati oggettivi basati sull'esperienza. Come insegna Renzi Matteo, quando sei nel torto, bisogna spostare il discorso, e attaccare l'avversario con argomenti scollegati e dati inventati di sana pianta, delegittimandone la figura con accuse false ma difficili da smentire in poche parole.

Alle 17:25, alla stazione di Milano Centrale, il treno 2105 per Verona ha una carrozza con una porta guasta, e il riscaldamento guasto. Il resto del treno parte con tutti i posti occupati, e alla stazione di Milano Lambrate si riempie ulteriormente di pendolari che si collocano ovunque, facendo il viaggio in piedi. Dove saranno Sorte Alessandro e i sondaggisti invisibili e le guardie giurate, in queste situazioni concrete?
Il treno arriva a Treviglio con 11 minuti di ritardo, come al solito a causa dei misteriosi lavori di manutenzione che termineranno il 10 dicembre.
Curiosamente, l'11 dicembre avrà luogo a Treviglio l'inaugurazione dell'Alta Velocità verso Brescia.
Singolare che la "manutenzione" sia programmata per concludersi il giorno prima: sembra quasi che essa non sia manutenzione, ma attività per l'alta velocità, le cui conseguenze sono state cinicamente scaricate sui pendolari, che ormai da mesi patiscono questi insensati ritardi mattina e sera.
Ma chi potrebbe mai farsi carico di scoprire la verità?
Sorte Alessandro, forse? No. L'assessore è impegnato a fare politica contro i cattivi pendolari politicizzati, o a prendere atto della realtà ferroviaria tramite sondaggi.
Delrio Graziano, forse? No. Il ministro è impegnato a celebrare la privatizzazione dell'Alta Velocità, e a sostenere i lavori per il ponte sullo stretto di Messina, indifferente all'arresto per tangenti di personaggi chiave del gruppo privato che lo gestisce.
Il "ministro Mattei Renzo", forse? No. Il bullo di Firenze mette la faccia solo quando si tratta di autocelebrarsi, beandosi nelle grandi opere edificate a spese dello Stato e poi svendute ai privati, come l'Alta Velocità.
A parole, Renzi promette qualunque cosa ai cittadini, fingendo di esser dalla parte di coloro i cui diritti vengono sistematicamente calpestati.
Nella pratica, invece, è lui il primo a calpestare i diritti dei cittadini (in questo caso dei pendolari su treni regionali sempre in ritardo), pur di poter fare proprio il "merito" del nuovo tratto di Alta Velocità (che sarà venduta ai privati).
E' lo stesso criterio della sua riforma costituzionale: a parole, è pensata per migliorare la gestione dello stato; nei fatti, essa rimuove altri diritti dei cittadini (dopo il taglio dell'articolo 18 dei lavoratori, la sanità inaccessibile, l'acqua pubblica privatizzata alla faccia del referendum), per fare il gioco dei tecnocrati di Bruxelles, della JP Morgan e delle altre multinazionali che vedono con fastidio che i cittadini possano esercitare il diritto di voto come prevede la democrazia.
E' di oggi questa illuminante notizia relativa all'inaugurazione trevigliese della nuova tratta AV:


In occasione dell'inaugurazione della TAV Milano-Brescia, prevista per l'11 dicembre, dove è attesa la partecipazione del premier Matteo Renzi, la RFI ha deciso di "pulire" i muri del sottopasso cancellando i murales realizzati con l'impegno del privato cittadino Marco Guerini.

Marco Guerini è noto per inziative di decoro urbano che lo vedono coinvolto, spesso, anche a livello economico. A settembre del 2014 sponsorizzò la pulizia del sottopasso della Stazione Centrale dove murales culturali e altamenti artistici presero il posto dei graffiti di alcuni teppisti.

Una terribile notizia è arrivata però nelle ultime ore. I murales sono stati ricoperti di vernice per l'arrivo del premier Matteo Renzi previsto per l'11 dicembre in occasione dell'inaugurazione della TAV Milano-Brescia.

Non solo Renzi, come già Delrio, si presenterà a Treviglio per godersi i festeggiamenti del treno per i ricchi, ignorando lo sfacelo del trasporto regionale cui si assiste quasi quotidianamente in quella stessa stazione.
No, non basta. Ci devono essere anche gli ossequienti funzionari che, da perfetti zeloti, si attivano nei modi più vergogosamente servili, pur di compiacere questa specie di principe medievale, che, quando si sposta col suo seguito, deve trovarsi solo in luoghi perfettamente impeccabili che rispecchino la sua menzognera narrazione retorica di un'Italia "che ce la fa" e altre frasi fatte del genere.
Ovviamente, calpestando il lavoro di chi nella zona ci vive da anni, dei cittadini comuni che hanno messo impegno e passione nella loro opera non-sensazionalistica. E neppure si accorge di farlo, perso com'è nella contemplazione il mondo della finanza e dei manager di successo, cinici e arroganti e disonesti, che lui ama tanto.
Una perfetta metafora degli effetti della riforma costituzionale, e degli intenti dell'accozzaglia che l'ha scritta o la sostiene.

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