mercoledì 23 novembre 2016

Novembre finisce, e arriva lo sciopero del venerdì

Nelle giornate di Lunedì 21 e Martedì 22 Novembre 2016, i disagi sulle mie corse della tratta Treviglio-Milano si limitano a ritardi entro i 10 minuti, teoricamente giustificati dalla manutenzione in corso tra le stazioni di Treviglio e Melzo (con conclusione prevista per il 10 dicembre di non si sa quale anno).

Se il danno è ridotto, non manca la beffa, con Trenord che comunica tramite Sorte Alessandro (assessore regionale o portavoce aziendale?) il grande risultato dell'operazione "tratta sicura": da qualche parte, sono state messe guardie giurate (chi le ha viste?) che da gennaio 2017 saremo noi passeggeri a finanziare, tramite aumento del prezzo dei biglietti; ma ciò che davvero preme all'azienda Trenord/FNM è rendere noto che sono stati trovati ben 4mila passeggeri non paganti (e Sorte sottolinea che sono quasi tutti immigrati). Uno si chiede: l'aumento del bigletto serve per stipendiare i controllori aggiuntivi? E la "tratta sicura" è sicura nel senso che gli abbonati come me saranno vessati da ulteriori controlli, e da ulteriori perdite di tempo?
Possibile che Sorte Alessandro sia capace di contare i passeggeri senza biglietto, ma non sappia contare i disservizi, le inefficienze, i ritardi, i servizi mancati di Trenord/FNM e tutto il resto del gruppo Ferrovie dello Stato? Dov'è una statistica dei treni cancellati, in ritardo, guasti, "mandati in buca"? E un calcolo dei passeggeri in eccesso rispetto alla capienza ufficiale sulle linee dei pendolaro sovraffollate e con carrozze inadeguate per la massa dei passeggeri?

Mercoledì 22 Novembre, si torna all'abituale malagestione ferroviaria. Peccato che Sorte Alessandro non si precipti a dichiararlo ai media.
Alla stazione di Treviglio, il 2086 delle 7:33 è in ritardo di 10 minuti. Il 10908 delle 7:54 è in ritardo di 5 minuti. Entrambi sono diretti a Milano, ed entrambi vengono da Brescia, ma la scusa della manutenzione non vale (perchè è nella tratta da Treviglio verso Milano, e non sul lato verso Brescia).
Quindi, qual è il motivo del ritardo dei treni da Brescia, che si verifica con allarmante frequenza?
Alla stazione di Milano Lambrate, dove l'orologio del tabellone all'ingresso del sottopassaggio principale è ancora guasto, il 2086 è ora in ritardo di 15 minuti, mentre il 10908 è in ritardo di 10 minuti.
C'è anche il treno S9 24109 che è in ritardo di 10 minuti, e un treno per Milano Certosa in ritardo di 5 minuti.
Il treno 2160 delle 7:49 per Milano Centrale viene annunciato come in arrivo: il tempo di salire al marciapiede del binario 12, e il treno risulta essere in ritardo di 5 minuti (ma non viene annunciato, solo scritto sugli schermi).
Chi avrà ragione?

Alle ore 14:00, alla stazione di Milano Centrale, si conclude un guasto temporaneo alla linea elettrica che ha causato il ritardo di 60 minuti della partenza di un treno per Alessandria, poi cancellato, nonchè un treno per Lecce che partirà con un ritardo di 30 minuti.
Alle 17:15, il treno proveniente da Verona con arrivo previsto alle 17:35 risulta in ritardo di 15 minuti.
Un'anziana signora, un po' disorientata dal caos della stazione Centrale, chiede a un militare di guardia agli ingressi ai binari (i "gate"), dove si trovino gli schermi con gli orari dei treni in arrivo. Il militare le risponde che, a quel piano della stazione, lui ha sempre visto solo i tabelloni con la lista dei treni in partenza.
Ed è vero: per sapere quali sono gli orari dei treni in arrivo, bisogna superare i "gate" (ma la signora sta attendendo qualcuno, e non ha il biglietto per accedere), oppure imboccare le scale e tornare al piano terra, agli ingressi della stazione.
Per chi è arrivato nella galleria al primo piano, non è prevista questa informazione.

Ciliegina sulla torta, l'Eco di Bergamo annuncia:


Dalla mezzanotte di giovedì 24 novembre alle 21 di venerdì 25 novembre, le organizzazioni sindacali: Cub Trasporti; Sgb Sindacato Generale di Base; l’Usb Lavoro Privato Trasporti e il Cat Coordinamento autorganizzato trasporti hanno proclamato uno sciopero nazionale che coinvolge il settore del trasporto All’agitazione sindacale potrà aderire il personale appartenente al Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e Trenord, pertanto i treni regionali, suburbani e la lunga percorrenza di Trenord potranno subire ritardi, variazioni e/o cancellazioni.

Sono previste fasce orarie di garanzia, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 durante le quali viaggeranno i treni inseriti nella lista dei servizi minimi garantiti a cui partenza è prevista dopo le ore 6 e l’arrivo a destinazione finale entro le ore 9 e quelli inseriti nella lista dei servizi minimi garantiti la cui partenza è prevista dopo le 18. Lo sciopero coinvolge anche Trenitalia e Italo.

Di venerdì, ovviamente. Buon fine settimana anticipato.

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