venerdì 20 gennaio 2017

Il treno che arriva per inerzia solo dove arriva. Poi arrangiatevi

Nella mattinata di venerdì 20 gennaio 2017, alla stazione di Treviglio, i treni per e da Milano sembrano regolari.
"E' anche ora", ci verrebbe da dire, dopo una settimana di disastri che hanno elevata al quadrato il. livello disservizi abituali di questa linea.
Sarà forse che Trenitalia/Trenord/FNM e le altre società del Gruppo Ferrovie Dello Stato hanno finalmente preso atto del divario tra le loro chiacchiere propagandistiche e la realtà del servizio ferroviario per pendolari, che è un ingorgo causato dallo stillicidio quotidiano di inefficienza, incompetenza, malafede, mancata manutenzione, treni guasti, treni saturi, treni in ritardo, treni cancellati, linee ferroviarie guaste, stazioni guaste, mancato servizio, disorganizzazione, mancate informazioni, burocrazia ostile, e prezzi troppo elevati? E' ora di abbandonare l'hashtag  #Tremerd?
Ma neanche per sbaglio.
Il treno Brescia-Milano 2090 arriva a Treviglio con un paio di minuti di ritardo, e si presenta con la carrozza centrale fuori servizio, il che costringe i passeggeri in attesa ad accumularsi o sul segmento anteriore o su quello posteriore.
La scelta è tra "carrozza affollata e fredda" e "carrozza satura calda". Si può defluire per ridistribuire il numero eccessivo di passeggeri in piedi? No, ovviamente: la carrozza centrale è guasta, e di lì non si passa. Quindi non solo ci sono meno posti del necessario, su questo treno, ma anche la mobilità interna è impedita.
E questo non è niente.
Il 2090 riparte e procede "a velocità ridotta", secondo l'eufemismo tanto in voga negli avvisi sonori di Trenitalia.
Nella parlata delle persone in carne e ossa che ogni giorno patiscono la #malaferrovia di #Trenord e #FNM e #Trenitalia nella regione #LombardiaConcreta, il treno "va al rallentatore".
E, incredibilmente, continua a rallentare. Raggiunge la stazione di Cassano solo alle 7:47. Per arrivare all'altezza di Melzo, il treno tira le 8:05 (orario in cui invece dovrebbe essere alla stazione di Milano Centrale). E continua a rallentare. E si ferma.
E non accade altro.
Nella carrozza di testa, gli altoparlanti diffondono un suono straziante simile a chiodi che grattano sul vetro: sembra che la regina madre di Alien abbia assalito il macchinista nella sua cabina della motrice, e invece è un tentativo, reso incomprensibile dall'impianto fatiscente della carrozza stessa, di comunicare che il treno è guasto.
Il capotreno (o è il controllore?) compare sulla carrozza, ma non ci rivolge la parola. Mentre regolare il quadro di controllo della carrozza (col risultato di abbattere la temperatura già bassa, chissà perchè), io e altri passeggeri osiamo chiedergli cosa stia accadendo e cosa si debba fare ora.
A quanto pare, il treno si è guastato una volta uscito da Treviglio, e ha proseguito per inerzia fino a fermarsi tra due stazioni: non solo ha accumulato un ritardo elevato, ma ora è paralizzato in un punto che rende, di fatto, i passeggeri prigionieri del treno stesso.
In quanto al da farsi, "si aspetta".
A questo punto, sarebbe bello poter chiedere a Trenord/FNM perchè un convoglio come questo, palesemente già deteriorato, e già oggetto di numerosi guasti, sia stato rimesso in pista. Non è forse la definizione di follia, ripetere le stesse azioni sperando che il risultato cambi?
Perchè il Gruppo Ferrovie dello Stato blatera da anni di un ricambio del parco treni, ma i treni sono sempre gli stessi, sono sempre più fatiscenti, e non vengono sostituiti?
L'AD di FS Mazzoncini Renato ha vantato un "20% di treni sostituiti". Un po' poco, in tutti questi anni, mentre l'Alta Velocità fa passi da gigante. E di questo passo, ora che si arriva alla sostituzione del 100%, il 20% sostituito sarà già da rottamare, e un altro 60% sarà soggetto a guasti continui.
Oh, aspetta. E' proprio ciò che già succede adesso.
Ma se FS e Trenitalia si comportano da aziende private, guidate solo dalla logica del profitto, è perchè le istituzioni come il ministero dei trasporti di Delrio Graziano o l'assessorato ai trasporti della Lombardia di Sorte Alessandro e Maroni Roberto glielo permettono.
E quindi è colpa degli elettori.
Sempre sul treno 2090, paralizzato tra le stazioni di Melzo e Pioltello, una passeggera sbotta col capotreno (?) perchè l'evento si è già ripetuto in settimana.
Io non c'ero, ma la cosa non mi stupisce, dato che si ripete da giorni sulle linee Bergamo-Milano, Cremona-Milano, Verona-Milano: treni che sono palesi catorci e che si guastano, e che vengono "riparati", e che vengono rimessi in pista, e "imprevedibilmente" si guastano ancora.
Alla fine il treno riparte, e accumula 31 minuti di ritardo.

Dopo i 60 minuti di ritardo di lunedì 16, e i 40 minuti di mercoledì 18, viene nuovamente da ridere forte, ripensando alla vanteria di Sorte Alessandro e di FNM/Trenord secondo cui la Lombardia è l'unica regione a non aumentare il prezzo del biglietto dei treni nel 2017.
Alla luce di quello che sta accadendo, infatti, è uno scandalo che il prezzo del biglietto ferroviario sulle linee per Milano da Cremona, Brescia, Bergamo e Verona non sia stato abbassato automaticamente del 50 per cento, dato che il servizio è dimezzato ormai da mesi.

Per non farci mancare nulla, ecco che anche il treno 10802 Bergamo-Milano Porta Garibaldi ha un ritardo di 27 minuti.
E' lo stesso treno protagonista dello scandalo di ieri, quando si è guastato ed è stato cancellato, senza che la stazione di Bergamo lo rendesse noto, e lasciando che la navetta sostitutiva partisse prima che i pendolari sapessero di dovervi salire.
Come mai è in ritardo anche oggi? Si sarà guastato di nuovo, come si era guastato ieri? Non è uno schema familiare, questo?
Quanto tempo deve passare prima che gli amministratori locali che spendono e spandono in guardie private e autostrade fallimentari si accorgano che FNM ha soldi per tutto tranne che per far funzionare i treni?

Come nota finale di questo ennesimo viaggio della disperazione, ecco che alla stazione di Milano Lambrate i due treni sopra citati risultano entrambi in ottimistico ritardo di 25 minuti, forse perchè gli schermi non gestiscono cifre delle unità diverse da 5 e 0.


 Nel resto della giornata, le cose non vanno meglio. Basta guardare il treno Milano Centrale-Verona 2071. Alla stazione Centrale, esso risulta in partenza con un ritardo di 5 minuti. Sul sito my-link.it esso risulta dover partire in orario. E, come niente, il 2071 accumula un ritardo di 18 minuti.

Nella serata, il treno 2629 Milano Centrale-Bergamo ha 10 minuti di ritardo alla partenza. Sarà un altro treno guasto?
Ma la cosa davvero interessante è che, nella stazione di Milano Centrale, l'informazione del ritardo di questo treno non è visibile sui grandi tabelloni degli ingressi o della galleria principale. Per sapere che partirà in ritardo, bisogna arrivare sul marciapiedi del binario relativo, o guardare i piccoli schermi degli orari presenti sui detti marciapiedi.
Anche in questo caso, sembra che la stazione Centrale sia organizzata per "nascondere" ai visitatori ogni informazione che possa farla sfigurare, specialmente se riguarda il servizio ferroviario "convenzionale" (quello dei pendolari pezzenti).

Intanto, nel mondo virtuale dell'alta finanza e della politica, i politici stanno a indignarsi perchè Trenitalia aumenta i prezzi degli abbonamenti sui FrecciaRossa, dopo aver cancellato i FrecciaBianca.
C'è qualche politico che si chieda perchè Trenitalia abbia cancellato i FrecciaBianca, dato che il suo unico azionista è Ferrovie dello Stato, che come dice il nome dovrebbe fare ciò che vuole lo Stato, e quindi lo Stato dovrebbe immediatamente silurare i dirigenti del Gruppo FS che non operano al servizio della comunità?
Forse c'è qualche ingranaggio bloccato in mezzo, che non vuole muoversi come dovrebbe perchè preferisce intascarsi i soldi che scaturiscono da queste palesi operazioni di sciacallaggio?

Il blogger Alessandro Cannavale riporta alcune definizioni che delineano perfettamente l'evoluzione e il significato del comportamento di Trenitalia.


Eppure, i pendolari italiani sono tanti. Secondo Daniele Martini, che ha recentemente scritto “Scippo di Stato” con PaperFIRST, raggiungerebbero la cifra di tre milioni di utenti in Italia, ogni giorno.
Mentre l’Alta Velocità copre numeri di gran lunga più bassi.
L’Alta Velocità italiana, secondo Martini, è “lo scandalo quotidiano del trasporto ferroviario italiano, frutto di una scelta di fatto classista, effettuata con lucida determinazione”.
Di stesso segno le parole del governatore toscano, Ernesto Rossi, riportate poco più avanti: “Chi ha un po’ di coscienza non può provare che imbarazzo vedendo in stazione i treni dell’Alta Velocità, moderni, puliti, efficienti, con quattro, dico quattro classi e, accanto, sulla stessa piattaforma, i treni regionali, in ritardo, sporchi, vecchi, da cui scendono i lavoratori e gli studenti. Anche questo è il risultato delle politiche di destra e classiste che si sono fatte in questi anni”.
Dai governi di destra, di sinistra e tecnici, aggiungerei.

Dice il vero Cannavale, quando sottolinea come tutti i governi abbiano sempre dato via libera a Trenitalia e all'Alta Velocità, ultimo quel Renzi Matteo che si beava tracotantemente di annunciare la propria presenza all'inaugurazione dell'AV Brescia-Treviglio, e che è stato seguito a ruota da quel Delrio Graziano, del tutto cieco allo sfacelo quotidiano dei treni pendolari Verona-Milano e convinto che "Alta Velocità e trasporto regionale si sarebbero aiutati a vicenda".
Non che questo giustifichi gente come Maroni Roberto e Sorte Alessandro, disposti a versare denaro pubblico nelle casse (e tasche private?) di Trenitalia per finanziare gli abbonamenti dei FrecciaRossa Brescia-Milano, dopo che Trenitalia ha eliminato i più abbordabili FrecciaBianca, e lasciato gli utenti senza una vera scelta (il trasporto regionale è saturo, oltre ad andare a pezzi). Com'è possibile che un'azienda con lo Stato come unico azionista tolga il servizio pubblico, ne piazzi uno costosissimo con logica privata e chieda soldi pubblici perchè i cittadini ne possano usufruire?
E Sorte Alessandro, perchè sei disposto a usare ii soldi pubblici per pagare il lusso solo a quei cittadini di Brescia che devono andare tutti i giorni a Milano? A me, che non posso usare i Frecciarossa, cosa paghi, invece? Anche io voglio la mia fetta di lusso pagata con i soldi pubblici. Oppure decidi solo tu quali siano i cittadini meritevoli? Perchè discrimini in questo modo? Devi comprare i voti per le prossime elezioni, dato che secondo te i comitati dei pendolari bergamaschi ti vogliono fare concorrenza?

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