lunedì 30 gennaio 2017

Tra ritardi e treni guasti, Trenord propone prelibati nuovi treni per Brescia dopo gli orari di punta. Prelibati?


Lunedì 30 gennaio 2017, il treno 14056 (Cremona-Milano Porta Genova) arriva alla stazione di Milano Lambrate in orario.
Purtroppo, la "coincidenza" 2160 (Arquata Scrivia-Milano Centrale) delle 7:49 è in ritardo di 25 minuti. Non sia mai che Trenord/FNM/Trenitalia si degnino di far funzionare il meccanismo delle coincidenze.
Il ritardo in questione è, tanto per cambiare, una stima al ribasso. Non so quale ne sia la causa: sarà il solito treno guasto della #LombardiaConcreta che si serve di un'azienda come FNM, che vanta bilanci in attivo, in netto contrasto con l'esaurimento delle scorte di magazzino di pezzi di ricambio per i treni? Quale che sia la risposta, il 2160 ha un ritardo effettivo di 37 minuti.

Alla stazione di Milano Lambrate, il treno 2099 (Bologna-Milano Centrale) delle 7:54 viene annunciato ripetutamente.
Invece, il 2090 (Brescia-Milano Centrale) delle 7:53 non viene annunciato neppure una volta (ma come posso dimostrarlo? Non posso).
E così, mentre attendo il 7:54 sul marciapiedi del binario 12, vedo arrivare e ripartire il 7:53 sul binario 8. E mi chiedo: davvero non ho sentito l'annuncio?
Sullo schermo all'ingresso del "sottopassaggio nord", il 7:53 risulta inarrivo, perchè c'è il "pallino" che lampeggia sulla sua corsa. Il pallino è a malapena visibile: si tratta infatti dello schermo che si sta progressivamente guastando, e che non segnala più l'ora da settimane, nel disinteresse di RFI o di chiunque gestisca la stazione di Milano Lambrate.

Nel frattempo, ai pendolari provenienti da Bergamo, le cose vanno peggio.

I treni sulla linea di Brescia stanno viaggiando con parecchi minuti di ritardo, dalla mezz’ora in avanti.

A originare i problemi, il guasto del treno 4906 delle 6.15 che da Brescia arriva a Bergamo alle 7.13. Lo rende noto Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura nazionale.

Dalle 7.50 sta tornando progressivamente alla normalità il traffico ferroviario sulla linea Brescia – Bergamo, rallentato per un inconveniente tecnico a un treno fermo fra Coccaglio e Palazzolo sull’Oglio. I treni in viaggio hanno registrato ritardi medi di 40 minuti.

Il treno 4903 (BERGAMO 06:22 - BRESCIA 07:26) è ripartito da Palazzolo S/O con 64 minuti di ritardo
Ed ecco che, nel disastro delle linee Brescia-Bergamo, spicca di nuovo il trucco che RFI/Trenord/FNM/Trenitalia amano sfruttare, con la silenziosa compiacenza delle istituzioni come la giunta regionale Lombarda: la media.
Il treno 4903, per esempio, arriva a Brescia con 57 minuti di ritardo, mentre il treno guasto 4906 viene cancellato a circa un terzo del tragitto, per cui il suoritardo di 29 minuti non fa molto testo.
Però, per RFI/Trenord/FNM/Trenitalia, la media dice che "abbiamo mangiato un pollo a testa".

Nella serata, alla stazione di Milano Centrale, il treno 2568 delle 17:20 per Sondrio è annunciato in partenza con 20 minuti di ritardo, causa guasto al treno.
E' ovvio: se i magazzini di FNM hanno esaurito le scorte di ricambi per riparare i treni, come denunciato dallo sciopero dei ferrovieri del 27 gennaio, e nessuno dei dirigenti o delle istituzioni lombarde se ne preoccupa, i treni continuano a guastarsi.
Il treno 2074 (Verona-Milano Centrale) delle 17:35 ha un ritardo di 6 minuti
Il treno 2077 delle 17:25 per Verona Porta Nuova è saturo, e quando arriva alla stazione di Milano Lambrate, i passeggeri si assiepano nei corridoi e nei mezzanini, e sulle porte.
Alla fermata di Treviglio, nonostante il deflusso di passeggeri, il treno continua a essere più che saturo. E' così ormai da anni.

A guardare l'Eco di Bergamo, forse qualcosa sta per cambiare.


Due nuovi treni saranno introdotti da Trenord a partire da lunedì 30 gennaio sulla linea Brescia Milano e fermeranno anche a Treviglio. Sorte:«Continua il nostro impegno concreto a favore dei pendolari, non escludiamo altri rinforzi, se necessario».

alle 7,55 da Brescia con arrivo a Milano Centrale alle ore 9 e il pomeriggio alle 18,54 con arrivo a Brescia alle 19,57. I due treni fermeranno in andata a Treviglio alle 8,26 e a Milano Lambrate alle 8.47; la sera, a Milano Lambrate alle 19,02 e a Treviglio alle 19,20.

I due treni saranno realizzati con i nuovi Coradia Meridian a sei carrozze, che per la prima volta copriranno la relazione Brescia Milano, offrendo 500 posti complessivi. Entrambi i convogli serviranno a rinforzare le due fasce di punta del servizio regionale con orari di partenza e arrivo fortemente appetibili per i clienti di Brescia e di Treviglio.

«A fronte di un numero giornaliero di viaggiatori Trenord sulla direttrice Milano-Brescia in continuo aumento ( 34.418 a novembre 2016, con un incremento del 8,2% rispetto al novembre 2015 e del 10,2% rispetto al novembre 2014) avremmo preferito offrire ai nostri Clienti bresciani un progetto più organico e complessivo, il famoso Progetto “Freccia Verde”, che presentammo in Regione nove mesi fa – afferma l’amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisè -.
Nel frattempo siamo lieti di offrire ai nostri Clienti bresciani un nuovo servizio prelibato in aggiunta ai già numerosi Frecciarossa».

A guardare meglio, viene il sospetto che FNM/TRenord stiano invece operando ancora negli stessi termini classisti dell'operazione FrecciaRossa, attuata da Trenitalia. Forse non è un caso che queste due aziende siano controllate per metà da Trenitalia.
Il treno della mattina, infatti, arriva a Milano Centrale alle ore 9.00, e per quel che mi riguarda, chi può permettersi di arrivare comodamente al lavoro dopo le 9:00 appartiene a una fascia di lavoratori particolare, che non include impiegati, operai e muratori (per dirne tre tra le più diffuse sui treni che devo prendere io e che devono arrivare a Milano intorno alle ore 8:00, ritardi permettendo).

La conferma giunge dalle parole di Cinzia Farisè, che utilizza una terminologia imbarazzante ("servizio prelibato") se si considera la differenza con i catorci che viaggiano tra le 6:00 e le 8:00 per i veri pendolari, e per di più costei si permette di accostare questa "prelibatezza" ai "numerosi Frecciarossa", celebrando implicitamente l'operazione classista con cui Trenitalia ha rimosso gli "economici" FrecciaBianca e costretto i pendolari a ripiegare sui più costosi FrecciaRossa, causa servizio regionale saturo (e scalcinato).
Grottescamente, l'assessore Sorte Alessandro ora critica l'operazione in questione. A parole, naturalmente. Coi fatti, anche lui non ha saputo produrre altro che un costante avallo al disservizio disastroso di FNM/Trenord, tanto da voler finanziare con soldi pubblici gli abbonamenti FrecciaRossa per i pendolari bresciani (con tutto il paradosso che segue, denunciato dai senatori M5S e da nessun altro).

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