venerdì 23 febbraio 2018

Ora tutti si accorgono che i binari della Lombardia perdono i bulloni

I binari della Lombardia perdono i bulloni. FerrovieNord: «Nessun pericolo»
Un bullone svitato e uno mancante. Questa la fotografia di un tratto di binario della linea delle Ferrovie Nord, nei pressi del passaggio a livello di piazza del Popolo.
La segnalazione di un cittadino, arrivata nella giornata di ieri, ha messo in luce un problema di manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria, con due dei quattro bulloni della sezione incriminata fuori uso. Una situazione che ha sollevato interrogativi sulla sicurezza del tratto in prossimità della stazione di Como Lago.
Due bulloni su quattro - uno svitato e l’altro a terra - fuori dalla propria sede hanno messo in allarme chi, attraversando a piedi il passaggio a livello, si è domandato quali potessero essere, per i passeggeri e i passanti, le conseguenze di una scarsa manutenzione sulla linea Como-Milano. Chiamati a rispondere alla segnalazione, Ferrovie Nord, che in Lombardia gestisce 300 chilometri di rete e 120 stazioni ferroviarie, ha ribadito la mancanza di pericolosità del tratto, nonostante i due bulloni fuori sede. In una nota, l’ufficio stampa di Ferrovie Nord ha dichiarato: «Le squadre di manutenzione di Ferrovie Nord ispezionano quotidianamente le linee per effettuare tutti gli interventi necessari. Il problema segnalato non costituisce comunque alcun pregiudizio alla sicurezza e regolarità del servizio».
«La soluzione rientra nella manutenzione ordinaria», si legge nella nota che ribadisce la non pericolosità del tratto incriminato: «Il tratto viene percorso dai convogli in partenza e arrivo a una velocità di 30 km/h». Velocità bassa per i treni in quel particolare tratto di ferrovia – siamo vicini al passaggio a livello e alla stazione, termine della linea, di Como Lago - che comunque non dovrebbe far passare il discorso sicurezza e manutenzione in secondo piano.
Proprio Ferrovie Nord, nel pomeriggio di ieri, ha provveduto alla sistemazione del tratto, con l’inserimento e l’avvitamento dei bulloni, come dichiarato nella nota: «Una squadra di manutenzione in servizio nella zona ha già sistemato i bulloni».
Ferrovienord è la società appartenente al Gruppo FNM che opera come gestore della parte di infrastruttura della rete delle ferrovie di proprietà regionale, affidate in concessione al gruppo (mentre le infrastrutture della zona di Pioltello, in cui è avvenuto il recente disastro, sono manutenute da Rete Ferroviaria Italiana).

Su MetroNews, si parla della reaziobe della politica lombarda alle rivelazioni della malagestione di Trenord.
Fa considerevolmente ridere l'intervento di Fontana Attilio. 
Durissime accuse a Trenord in un rapporto dell'Ansf
Su Trenord, la società che gestisce il traffico ferroviario lombardo e il cui controllo è condiviso da Trenitalia e gruppo Fnm (LeNord), si è scatenata, ieri come non mai, la polemica politica in vista delle elezioni regionali del 4 marzo. Ad accenderla, una inchiesta della testata online Business Insider, che ha reso noto un rapporto del 16-20 ottobre scorsi in cui l'Agenzia per la sicurezza delle Ferrovie aveva riscontrato gravissime anomalie nei convogli che percorrevano la stessa tratta in cui il 25 gennaio c’è stato il tragico deragliamento di Pioltello. Ma tra i rilievi tecnici dell’Ansf (che riguardano anche la gestione degli straordinari del personale) e il disastro di Pioltello, secondo Trenord non c’è alcun legame: «Il treno coinvolto era stato sottoposto a tutte le manutenzioni previste e l'equipaggio operava nel totale rispetto della normativa del lavoro e dell'esercizio ferroviario». L’Ansf «ha chiesto a Trenord di formulare e trasmettere entro il 28 febbraio 2018 un dettagliato piano di intervento. Trenord ha già ottemperato. L'azienda si è già tutelata nelle sedi giudiziarie competenti». La risposta non ha certo fermato la slavina politica, agitata soprattutto dalle opposizioni all’attuale governo. Gori (Pd) chiede «chiarezza», Violi (M5S) le dimissioni dell'ad Cinzia Farisé, come anche Rosati (LeU). Ma anche Fontana, il candidato del centrodestra, accusa: «Se ci sono omissioni o responsabilità è fuori di dubbio che i vertici colpevoli di questa cosa pagheranno».
Fontana Attilio è lo stesso che solo poche settimane prima ha avuto modo di dichiarare che la gestione della cosa pubblica lombarda portata avanti da Maroni Roberto non va toccata.
E ora chi glielo spiega, a Fontana Attilio, che Trenord e FNM sono state infarcite di dirigenti e funzionari che sono stati scelti accuratamente scelti tra raccomandati, amici e colleghi trombati della sua stessa Lega Nord, e soprattutto che l'azienda gode di un trattamento oscenamente privilegiato, come il contratto di servizio assegnatole senza una gara d'appalto, o il mandato di auto-certificare il proprio servizio?
E Fontana Attilio sa che gli attuali massimi dirigenti di FNM e Trenord sono gli stessi che, al loro arrivo nelle due aziende, hanno subito rimosso il personale addetto alla sorveglianza interna che aveva smascherato la malagestione criminale di certi loro predecessori, portando alla luce una agghiacciante rete di complicità e collusioni interne che sono rimaste intoccate?
Che domande retoriche: come nel caso dei ridicoli interventi di Maroni negli ultimi anni sulla malagestione di Trenord, le parole di Fontana sono solo annunci a effetto, cui non seguirà nessuna azione pratica.
Qualcuno non l'aveva ancora capito, dopo aver assistito agli anni di silenzio complice (o ritardato?) di gente come Maroni Roberto e Salvinio Matteo, davanti al comportamento predatorio della famiglia di Umberto Bossi e del loro Cerchio Magico?

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