giovedì 22 febbraio 2018

Trenord minaccia querele per la diffusione dei dati negativi raccolti dall'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie. Perchè dati così gravi non possono essere diffusi? Perchè Sorte Alessandro, Maroni Roberto e Delrio Graziano hanno finora taciuto? Non sapevano nulla?

Mercoledì 21 febbraio 2018, i treni gestiti da Trenord e da FNM, le creature della regione Lombardia a cui Maroni Roberto e Sorte Alessandro riservano incondizionata fiducia, fanno ciò che fanno in continuazione: si guastano.
Terzo mercoledì nero di fila per i pendolari bergamaschi: il treno 2633 delle 19.05 da Lambrate è stato soppresso dopo essere rimasto fermo in stazione a causa di un guasto al locomotore
Da anni, le associazioni dei pendolari della Lombardia denunciano le inefficienze, i disservizi, i guasti e la malagestione delle aziende FNM e Trenord.
Come ha risposto l'amministrazione regionale della Leganord, quella di #LombardiaConcreta? Ha mandato un direttore generale a FNM, Gibelli Andrea, per rimuovere l'unico dipendente, Franzoso Andrea, che ne denunciava le storture e la malagestione. E ha incaricato Sorte Alessandro di leggere i comunicati forniti da Trenord sui miglioramenti del servizio, e altre barzellette del genere, che però ora, a causa del disastro ferroviario di Pioltello, non possono più essere propagate con arrogante strafottenza, infischiandosene delle proteste dei pendolari, che in quei dati favolosamente positivi proprio non si riconoscono.

Nel frattempo, Repubblica ci rende noto che improvvisamente, con tempi assolutamente non sospetti, si è ridestata una misteriosa autorità dei trasporti, che era rimasta fino a oggi silenziosa. Non si capisce se il governo di Gentiloni Paolo Renzi Matteo l'abbia riattivata per fare una dichiarazione del genere a causa del disastro ferroviario di Pioltello, o per esigenze di propaganda elettorale.
Treni: l'autorità dei trasporti stabilisce gli standard minimi di qualità
Convogli più puntuali, più puliti e confortevoli, un’offerta adeguata alla domanda e una migliore gestione delle crisi e delle interruzioni del servizio. Arrivano notizie rassicuranti per i pendolari italiani: ora i treni, nazionali e regionali, dovranno rispettare delle condizioni minime di qualità dei servizi. L’ha stabilito l’ART, l’Authority di regolazione dei trasporti, con una propria recente delibera già in vigore. L’obiettivo è migliorare l’esperienza di viaggio sui binari del Belpaese, accrescere l’appeal del servizio pubblico ferroviario, in caduta libera anche in seguito ai recenti fatti di cronaca e assicurare una gestione più trasparente dei fondi pubblici.


Quello che è certo è che l'articolo di Repubblica è un puro esercizio propagandistico per il governo in carica.
A che serve un'autorità del genere, se aziende come Trenord possono autocertificare la qualità del proprio servizio?
E non esistono già enti come l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Ansf), i cui rapporti sulla malagestione ferroviaria di Trenord e FNM vengono sistematicamente ignorati?

E non parlo solo di Maroni Roberto e Sorte Alessandro: la Lega Nord ha creato Trenord e FNM per riempirle di persone fedeli, per cui è ovvio che protegga queste due aziende con la tipica omertà dei leghisti.
Il problema è che gli stessi governi "progressisti" di Renzi, Gentiloni e compagnia se ne sono sempre altamente infischiati del trasporto pubblico, impegnati com'erano a inseguire l'efficientismo e il modernismo rampanti ed elitari dell'Alta Velocità, oppure a lasciare che le Ferrovie dello Stato si autogestissero come un'azienda privata. Il ministro dei trasporti Delrio Graziano era in platea ad applaudire, quando FS elargì all'ex amministratore delegato Moretti Mauro una carta del viaggiatore per viaggiare gratis per sempre sui suoi treni, nonostante Moretti sia stato condannato per la strage di Viareggio.
Questi stessi amministratori pubblici sono quelli che commissionano queste dichiarazioni dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti, il cui impegno negli anni ha sortitito i risultati attuali: niente.
O meglio: treni che si sfasciano, infrastrutture ferroviarie sempre guaste, ritardi, cancellazioni, disservizi, prezzi sempre più alti, capienza insufficiente, e vittime di incidenti mortali. E non dimentichiamo la ridda di privilegi riservata alla piccolissima parte della popolazione che usufruisce dell'Alta Velocità, costruita e gestita con uno spreco di risorse pubbliche spropositato.

Intanto, in televisione.
Il TG2 delle 13:00 del giorno 22/02/2018 dedica un servizio alla diffusione dell'audit integrale dell’ispezione a Trenord dell’Agenzia per la Sicurezza delle Ferrovie, con l’elenco delle irregolarità riscontrate.


Il servizio cita un dato oggettivo del 11 ottobre 2017: un regionale viene rispedito all'impianto di manutenzione, con l'obbligo di viaggiare a meno di 80 km/h, per la presenza di cavità e sfaccettature anomale sulle ruote delle carrozze. Su quel treno non furono realizzate indagini per capire la causa delle condizioni delle ruote.

Trenord subito replica che le anomalie riscontrate da Ansf nella tratta di Pioltello nell'ottobre 20117 non sono collegate al disastro ferroviario del 2018.
Come può Trenord saperlo con tanta certezza? E' forse Trenord a condurre le indagini? Sono i suoi periti che stanno analizzando i rottami del treno distrutto?
Trenord, l’Agenzia per la sicurezza delle Ferrovie lanciò l’allarme a ottobre 2017. Ecco il report dell’ispezione
E, mentre Trenord minaccia querele a BusinessInsider, per aver diffuso informazioni che dovrebbero essere di dominio pubblico, bisogna chiedersi: nessuno ha intenzione di interrogare Maroni Roberto e Sorte Alessandro in merito? Questi due amministratori regionali erano all'oscuro di tutto? Se sì, perchè tanta incapacità? Se no, perchè hanno taciuto?

A svelare queste e molte altre omissioni è l’audit 17.01/A.13 effettuato da Ansf, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, l’ente preposto a controllare che le società ferroviarie rispettino le procedure di sicurezza, tra il 16 e il 20 ottobre 2017 su Trenord. Nel documento riservatissimo sono elencati dieci rilievi che vanno dal «mancato «rispetto delle scadenze manutentive non sistematicamente garantito», alle «carenze nella gestione del personale, con particolare riferimento al contesto regolamentare sul carico del lavoro», all’«analisi dei rischi ed il registro dei pericoli incompleti e non aggiornati al seguito di alcuni eventi pericolosi ed incidenti accorsi».
Lo spaccato che emerge dal documento è agghiacciante. La malagestione di Trenord e di FNM, da anni lamentata dai pendolari, e sistematicamente negata da Maroni Roberto e Sorte Alessandro, trova riscontro oggettivo.

Diventano chiare le cause di molti dei disagi e disservizi subiti dai pendolari, andando dall'incapacità del personale di Trenord a rispondere alle domande dei passeggeri fino allo sfascio quotidiano di locomotori e carrozze. E' inevitabile sospettare che Trenord avesse e abbia parecchio da nascondere, se deve impedire persino al proprio personale di accedere a certi documenti.
audit sui fornitori manutentivi esterni programmati ma mai effettuati; documenti sulla gestione della sicurezza «non sempre facilmente disponibili» con «il personale che incontra difficoltà nel reperimento di quelli di propria pertinenza»; cinque incidenti o gravi malfunzionamenti non comunicati all’autorità entro le 24 ore previste dalla legge; carenze nella pianificazione ed erogazione della formazione al personale.
E, fatto ancora più grave, che nel terzo trimestre del 2017, ben 18 tra veicoli (cioè carrozze) e treni hanno effettuato servizio pur avendo superato «i limiti di percorrenza» delle scadenze chilometriche di manutenzione.
Dopo essere sceso nei dettagli delle anomalie riscontrate (che sembrano solo una frazione di quelle che questo blog ha elencato in riferimento a un numero ristretto delle linee lombarde!), il rapporto dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria giunge una conclusione che testimonia il menefreghismo della dirigenza di Trenord, di FNM e di #LombardiaConcreta.
Lo stesso menefreghismo contro cui i pendolari della Lombardia combattono ormai da anni, dileggiati e danneggiati ogni giorno.

“non c’è evidenza di analisi e provvedimenti conseguenti alle reiterate segnalazioni da parte dell’Agenzia in occasione delle ispezioni effettuate in esercizio“. Tanto che “in considerazione della numerosità e della gravità delle carenze rilevate, alcune già emerse nel corso di precedenti attività svolte da questa Agenzia, sarà convocato un incontro nel quale codesta impresa ferroviaria, in quanto responsabile del funzionamento sicuro della propria rete di sistema, dovrà definire adeguati impegni per la soluzione delle non conformità, individuando e pianificando azioni correttive volte ad eliminare tutte le cause all’origine di tali non conformità ed evitare che si ripetano“.
Non resta che porsi le domande finali: Trenord dichiarerà falso anche questo documento? E querelerà l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria, che lo ha scritto?




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