giovedì 1 dicembre 2016

I grandi piani del 2017: FrecciaRossa. E i pendolari? Niente.

Giovedì 1° dicembre 2016, alla stazione di Treviglio, il treno delle 7:02 da Verona per Milano Centrale è in ritardo di 15 minuti.
Se mi affrettassi, riuscirei magari a salire, ma l'impresa è irrealizzabile, perchè l'unico sottopasso della stazione è quasi inagibile.
Nelle ultime settimane (o negli ultimi mesi?), il sottopasso è stato costellato di lavori edili per installare gli ascensori per l'accesso ai marciapiedi. Adesso, lo fanno. Nell'autunno-inverno 2016.
Quanti anni fa è stata ristrutturata, la stazione di Treviglio? E gli ascensori li mettono adesso?
(Nota di colore: anche l'unico ascensore ora presente, quello di accesso al sottopasso, fu installato dopo la ristrutturazione della stazione: un intero pezzo della nuova scalinata fu infatti demolito per fare posto all'ascensore. Meglio non sapere perchè non fosse stato incluso nel progetto originale).
Inizialmente, i lavori erano ristretti al settore centrale del sottopasso.
Poi si sono ampliati, lasciando solo due strettissimi "corridoi" laterali con cui i passeggeri possono accedere ai marciapiedi dei binari, muovendosi in fila indiana. Non serve descrivere cosa accade quando ci sono passeggeri sbarcati da un treno che si "scontrato" con i passeggeri che invece vorrebbero prendere quel treno.
Da un paio di giorni, è rimasto un solo "corridoio"; tutta le scale del lato sinistro del sottopasso sono inutilizzabili. Ma la massa dei pendolari che deve transitare è sempre la stessa.
Bisogna riconoscere che Trenord/FNM hanno avuto il pudore di smettere di farci perdere ulteriore tempo controllando gli abbonamenti quando sbarchiamo stanchi la sera da un treno schifoso, ma questo è tutto ciò che si può riconoscere. Resta il mistero di capire chi e perchè abbia deciso di far svolgere questi lavori nella stagione di massima frequentazione dei treni da parte di lavoratori e studenti. E' stato deciso da un sadico? Da un mentecatto?
O, peggio ancora, da un sicofante renziano ansioso di mettere a nuovo la stazione di Treviglio per compiacere il democratore modernista, l'arrogante e modaiolo e giovanilistico Matteo Renzi, il bullo di Firenze che ovunque vada deve pavoneggiarsi negli scenari artificiali della sua patetica narrazione ottimistica che fa la sviolinata ai potenti e ai ricchi e alla finanza mondiale, pur essendo costruita col denaro dello stato e dei cittadini, esattamente come accade per l'Alta Velocità, pagata dallo Stato ma che presto sarà svenduta ai privati?
Quanto vogliamo scommettere che anche questi lavori, come i falsi lavori di "potenziamento e manutenzione" tra Melzo e Treviglio, si concluderanno il giorno 10 dicembre, cioè 24 ore prima dell'inaugurazione della tratta AV tra Brescia e Treviglio, a cui Renzi vuole presenziare in tutta la sua tronfia vanagloria?
Sarebbe anche bello sapere perchè i lavori si protraggono da così tanto tempo, e perchè era il caso di ritardarli ancora privilegiando invece l'imbiancatura delle pareti del sottopasso, per rimuovere i sobri e discreti ed eleganti murales dell'artista trevigliese di cui abbiamo parlato. Ma come, c'era tempo per una verniciatura inutile, ma non c'è modo di attenuare l'impatto sui passeggeri?

Il 10456 delle 7:23 da Cremona per Milano Certosa è in ritardo di 5 minuti e si presenta con carrozze a un solo piano, del tutto inadeguate per la massa di passeggeri che vi sale: dov'è lo strumento di conta automatico che Trenord ha promesso su altre linee, ma non su questa?

Al ritorno, il 2105 delle 7:23 da Milano Centrale per Verona ha già tutti i posti occupati alla partenza, e alla stazione di Milano Lambrate raccoglie nuovamente un numero di pendolari tale da stipare ogni angolo delle carrozze, compresi gli spazi tra le porte e i sedili, occupabili ovviamente solo perchè la circolazione a bordo è paralizzata dalla ressa. Anche qui, ci chiediamo dove siano l'assessore Sorte Alessandro, i suoi sondaggisti, i dirigenti di Trenord, i loro controllori, le loro guardie giurate e i contatori automatici di passeggeri.
Il treno arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo, sempre per la solita storia dei lavori in corso (che non giustifica i ricorrenti ritardi dei treni provenienti da Brescia o da Verona o da Cremona).

Che i lavori tra Melzo e Treviglio non abbiano nulla a che fare con il "potenziamento", è reso palese da questo articolo. Tanto per cambiare, il Gruppo Ferrovie dello Stato mente, o meglio omette informazioni cruciali: i lavori in questione sono funzionali all'Alta Velocità, perchè il "potenziamento" dei treni regionali è stato rimandato al 2017. Ancora una volta, la dirigenza di FS (con l'AD Mazzoncini Renaato, amicissimo di Renzi) dimostra di avere ben chiare le priorità: prima il profitto dei privati, poi il servizio ai cittadini che pagano le tasse (esattamente la stessa logica della politica renziana e della riforma costituzionale dettata da JP Morgan e Goldman Sachs eccetera).


Più corse, più frequenze e più città collegate con le Frecce. Sono queste le novità dell’orario 2016/2017 di Trenitalia presentato alla Stazione Centrale di Milano. Ma i pendolari bergamaschi sono preoccupati.

In vigore a partire dal prossimo 11 dicembre, l’orario ferroviario invernale vedrà l’aumento di quattro Frecciarossa al giorno sulla tratta Milano-Roma, che in tutto toccheranno i 94 collegamenti quotidiani.

Grazie all’attivazione dell’alta velocità tra Milano e Brescia, cresce per i viaggiatori anche la gamma di collegamenti con il Veneto. La tratta Torino-Milano-Venezia, proprio grazie all’alta velocità, vedrà ridurre i tempi di viaggi di almeno dieci minuti.

il potenziamento del servizio ferroviario regionale è rimandato al prossimo anno

È infatti concreta la possibilità che buona parte dei 1.800 abbonati bresciani che oggi utilizzano i treni Freccia Bianca possano passare sui treni regionali, non volendo o potendo utilizzare i Freccia Rossa che stanno sostituendo treni Freccia Bianca: i primi, infatti, hanno tariffe più care rispetto ai secondi.
E ci sarà anche un problema di capienza e come conseguenza i treni regionali di Trenord specie nelle ore di punta, potrebbero essere ancora più carichi e, quindi, per i pendolari in partenza dalle stazioni della Bassa il posto potrebbe essere garantito solo in piedi. O forse neppure quello.

Secondo quanto riferito dai comitati pendolari che hanno partecipato a un recente incontro al Pirellone, dall’11 dicembre il treno delle 18,15 da Milano Centrale per Brescia sarà anticipato alle 17.50, mentre la Regione sta studiando la soluzione per eliminare i buchi di orario tra Milano e Brescia con i treni regionali, soprattutto al mattino dopo le 10,30 e la sera dopo le 22,25.

Nessuna novità di sostanza, invece, per i pendolari della linea Treviglio-Cremona che ferma anche a Caravaggio. «Servono 50 milioni di euro per questa linea sia come interventi sull’ infrastruttura, sia per comprare nuovi treni» ha sostenuto il deputato cremasco Franco Bordo presentando un emendamento alla Camera.

Restano anche i problemi sui Milano-Bergamo: Urgono prese di posizione chiare di Regione Lombardia nei confronti di Trenord per potenziare il servizio regionale Milano-Brescia.
I viaggiatori pendolari devono essere tutelati non solo per un tema economico ma anche per garantire viaggi “umani” a chi si sposta per lavoro e quindi per aumentare il benessere di un territorio e non per semplice sport.
Spesso si dimentica quanto i pendolari siano forza lavoro e concorrano allo sviluppo di una regione» spiega Lucia Ruggiero, rappresentante regionale dei viaggiatori.

L'unica osservazione possibile a questo articolo è che, sui treni dei pendolari che arrivano a Treviglio da Brescia o da Verona, il posto in piedi è sempre l'unica opzione. I comitati dei pendolari lo sanno. Sorte Alessandro no, perchè qualcuno gli ha scritto male le domande del sondaggio.

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