giovedì 2 febbraio 2017

Il ritocco cosmetico di Trenitalia/Trenord/FNM non dura nemmeno tre giorni di seguito

Dopo il pastrocchio di lunedì 30 gennaio 2017, la settimana ferroviaria scorre in maniera ragionevole sulle corse della mia tratta Verona-Brescia-Bergamo.
Vuoi vedere che Trenitalia ha deciso di concedere risorse e attenzione al servizio ferroviario pendolare, dopo la miserabile figura di speculatore-avvoltoio-squalo approfittatore della propria posizione di gestore unico del servizio che ha fatto con l'imposizione dei costosissimi FrecciaRossa come unica soluzione per i viaggiatori della linea Torino-Milano, o anche della Brescia-Milano?
Una figuraccia così clamorosa, per un'azienda controllata da FS che appartiene al Ministero dei Trasporti ed è quindi statale, che persino il suo grande sostenitore Delrio Graziano ha cambiato approccio, e ha denunciato la manovra come eccessiva?
Non che Delrio faccia testo, dato che sembra solo ansioso di adeguarsi alla tendenza del suo "capo" di turno: con Renzi Matteo, era un fan del cinismo spregiudicato e approfittatore dei manager spietati che badano solo al profitto; con Gentiloni Qualcosa, si è ricordato che il servizio ferroviario appartiene allo Stato, che lo Stato riceve denaro dai cittadini, che il servizio ferroviario deve servire i cittadini, e non dissanguarli con prezzi proibitivi per accedere a servizi elitari e di lusso forniti senza alcuna alternativa.
Delrio è lo stesso che ha giudicato "eccessiva" la condanna in primo grado per l'ex AD di FS, Moretti, riconosciuto colpevole per la strage di Viareggio. E comunque questa sentenza di primo grado è destinata a venire annullata coi ricorsi, o comunque prescritta per scadenza dei termini, e Moretti non dovrà pagare assolutamente nulla per le morti causate dall'azienda da lui gestita: anche uno stupido ci arriverebbe, per cui Delrio ha perso un'occasione per stare zitto, evitando di fare la solita figura del leccapiedi di manager (ce lo ricordiamo ancora, a dicembre 2016, quando celebrava l'Alta Velocità Brescia-Milano affermando che essa avrebbe "dato una mano" al trasporto regionale, lo stesso che Trenitalia si impegnava ad estinguere, e che da settimane andava a rotoli su quella stessa linea).
O forse è l'azienda FNM (con Trenord) che ha deciso di far funzionare i treni pendolari, dopo che il recente sciopero dei ferrovieri ha portato alla luce lo scandalo dell'esaurimento dei pezzi di ricambio per la manutenzione dei treni nei magazzini di FNM.

Martedì 31 gennaio 2017, noto solo un treno Milano Centrale-Mantova delle 17:15 in ritardo di 10 minuti, oltre che un Eurocity per Zurigo delle 17:25 cancellato a causa di un guasto al treno. (Ma che, FNM si occupa anche degli Eurocity? A giudicare dal risultato, direi di sì).
Sento inoltre parlare di un treno Milano Centrale-Brescia che dopo le 14:00 è stato cancellato, ma non trovo riscontri. E mi dicono che anche quello era un Eurocity.

Mercoledì 1° febbraio 2017, a Treviglio il 10456 delle 7:22 parte col solito ritardo, e arriva alla stazione di Milano Lambrate alle 7:48, il che basterebbe per perdere la coincidenza 2160 delle 7:49 per Milano Centrale. Ma il 2160 è in ritardo di 4 minuti, e si presenta con una carrozza chiusa e una senza riscaldamento.
Nella serata, il treno 2077 Milano Centrale-Verona delle 17:25 ha due carrozze chiuse: anche in assenza di studenti universitari, il treno è saturo e alla stazione di Milano Lambrate i passeggeri devono adattarsi a viaggiare in piedi nei mezzanini.

Giovedì 2 febbraio 2017, a Treviglio il 10456 delle 7:22 parte col solito ritardo, e arriva alla stazione di Milano Lambrate alle 7:48, ancora una volta appena in tempo per la coincidenza 2160 delle 7:49 per Milano Centrale.
Il treno 2090 da Brescia per Milano Centrale delle 7:53 arriva a Milano Lambrate con 5 minuti di ritardo, proprio come succede nella stessa fascia oraria anche al suburbano per Albairate, al regionale per Piacenza e al regionale per Greco Pirelli.
Può bastare questa sequenza di quattro treni (e mezzo) in ritardo?
No.
Siccome Trenitalia, Trenord e FNM non sono veramente interessate a fornire un servizio, quanto invece a fare profitto, l'apparente riduzione dei disservizi di questi giorni è solo il frutto di un intervento cosmetico, una toppa applicata a una struttura che da troppi anni è in stato di semi-abbandono, trascurata oltre ogni limite e sfruttata per interessi palesemente diversi da quelli dei cittadini. In pochi giorni, un intervento di facciata è destinato a scrostarsi, e i disservizi riemergono.
Ecco quindi che il 2092 Verona-Milano Centrale viaggia con 12 minuti di ritardo, il 25511 Chiasso-Milano Centrale viaggia con 14 minuti di ritardo, iil suddetto suburbano 24113 per Albairate raggiunge i 35 minuti di ritardo, il 2608 Bergamo-Milano Centrale accumula 13 minuti di ritardo, il 19010 da Brescia ha 18 minuti di ritardo, il regionale 24115 da Saronno ha 18 minuti di ritardo.

Nella serata, dopo le 17:00, la linea Bellinzona-Milano Centrale ha un ritardo di 15 minuti, mentre il treno delle 17:10 per Biasca parte con un ritardo di 10 minuti. Una nostra lettrice ci fa sapere che il ritardo sale a 30 minuti, e stiamo parlando di una tratta il cui viaggio deve durare 20 minuti.

Esordisce nella stessa giornata il "nuovo" treno Verona-Brescia-Milano, al di fuori dalla fascia dei pendolari più sfortunati che non possono permettersi di arrivare a Milano dopo le 9:00.
A sentire l'assessore Sorte Alessandro, che ha forti legami politici e territoriali ed economici con Treviglio, essendo nato in questa zona, e a sentire anche l'incensante treviglio.tv, è un "successo".


Nessuno si chiede da dove arrivassero tutti quei pendolari alla stazione di Treviglio. Lo dico io a Sorte: arrivano dalla disperazione di dover utilizzare i lentissimi treni suburbani, o lottare per salire su treni Verona-Milano Centrale saturi. In altre parole, questa massa è la testimonianza di quanto sia stata sbagliata la costosa impresa del treno suburbano che serve solo una porzione limitatissima della popolazione, rispetto ai costi che ha. E che consente a Trenitalia/Trenord di diminuire i bonus per i ritardi ai pendolari che partono da Treviglio, con la scusa (ipocritamente falsa) che Treviglio è un nodo servito da molte corse che si compensano a vicenda. Scusa falsa, dico, perchè usare il suburbano per andare a Milano è come usare quotidianamente un treno normale con un ritardo di 20 minuti: e 40 minuti di ritardo quotidiani non giustificano un bonus ridotto, ma reclamano un bonus raddoppiato ogni mese.
Altra osservazione che treviglio.tv si guarda bene dal fare è il caos dei treni nella fascia oraria che si sta celebrando: i ritardi citati in precedenza sono lì a dimostrarlo.
Treviglio.tv omette anche il numero di corsa del treno: spero non sia per evitare di dire che si tratta del 2092, arrivato con 12 minuti di ritardo e assai affollato (come ci dice una lettrice).
Per finire, nessuno si chiede perchè la fascia dei pendolari che devono arrivare a Milano per le 8:00 venga minimamente considerata: il treno 2099 è sempre saturo, quelli non saturi sono in ritardo, i passaggi a livello continuano a guastarsi, e i treni pure. Ma tutto ciò passa sotto silenzio.

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