martedì 26 febbraio 2019

26 febbraio 2019: guasti agli impianti di circolazione ferroviaria, guasti ai treni, e certificato di fallimento delle politiche della Lega Nord per il trasporto ferroviario

#InLombardia
Martedì 26 febbraio 2019.  Ore 7:20, stazione di Treviglio.
Incredibilmente, la linea Cremona-Milano riesce a non funzionare anche quando gli impianti non si guastano da soli. Ancora più incredibilmente, è stato un tir per trasporto eccezionale a danneggiare la linea elettrica ferroviaria: e chi mai ha organizzato le cose senza rendersi conto che il transito dell'autocarro non era compatibile?
Nel frattempo, sulla linea Verona-Milano, il treno 2054 subisce 15 minuti di ritardo, che diventano poi 25 minuti di ritardo, a causa dei lavori di manutenzione lungo la direttrice ferroviaria.
E chi sarà a occuparsene? Forse RFI? Ottima la scelta di organizzarli in modo che avessero ripercussioni proprio sulla fascia oraria mattutina dei pendolari.
Complimenti anche a Trenord, che continua a erogare per il treno 2054 una sequenza di vecchie carrozze di capienza inadeguata, e che ovviamente non sono in grado di far fronte all'afflusso di passeggeri causato dall'emergenza di oggi. Per informazione della dirigenza di Trenord, questo tipo di emergenze (cioè treni per i pendolari che NON fanno servizio per qualunque genere di motivo) non sono un'eccezione, ma la regola. L'informazione vale anche per quei rappresentanti della Lega Nord che agiscono da fieri difensori dell'operato di Trenord, senza mai notare le storture colossali e continue della malagestione ferroviaria della Lombardia. 



Si prega di notare la puntigliosità con cui Trenord, sulle pagine di trenord.it, specifica e ripete e ribadisce le cause dei ritardi dei suoi treni, del tutto estranee all'operato di Trenord.


Ore 17:15. Stazione di Milano Lambrate.

I pendolari diretti a Brescia assistono alla solita farsa della malagestione del trasporto ferroviaro, offerta da RFI e da Trenord. 

Nello squallore desolante di una grande stazione ferroviaria che esala il rivoltante tanfo di una latrina per tutto il sottopasso Nord (e anche per le gallerie che conducono alla metropolitana di Milano), il treno 20421 Milano-Piacenza delle 17:17 di Trenord è di nuovo in ritardo di 5 minuti.

Sistematicamente, RFI lo sposta sul binario 1.
Ma, così facendo, spodesta il treno 10727 delle 17:22, che dovrebbe arrivare alla stessa ora.
Sistematicamente, RFI NON comunica alcuna informazione sulla ovvia variazione d'orario del treno 10727. Per RFI, i passeggeri che attendono il treno 10727 alle 17:22 sono feccia indegna di essere informata che il loro treno non arriverà all'orario previsto. Anche Trenord considera questi passeggeri alla stregua di feccia, e ne ignora il continuo disagio. Anche Fontana Attilio e la Lega Nord della Lombardia considerando questi bresciani men che fango, indegni di qualunque considerazione o diritto.
Alle 17:24, RFI rende noto sugli schermi (ma non con un annuncio) che il treno 10727 subirà 5 minuti di ritardo.
Alle 17:27, RFI annuncia che il treno 10727 delle 17:22 è in arrivo. RFI non parla del ritardo, nè ne specifica la causa.
Alle 17:32, il treno 10727 riparte da Milano Lambrate. Ha accumulato 10 minuti di ritardo. RFI non ne fa menzione. Il personale di bordo di Trenord non ne fa menzione.

La causa del ritardo del 10727 è un guasto monentaneo, scrive Trenord sulla pagina della circolazione in tempo reale di Trenord.it.
Un guasto momentaneo a cosa?
Com'è possibile che la stessa Trenord che, poche ore prima, con puntigliosità specificava e ripeteva e ribadiva le cause dei ritardi dei suoi treni, sia ora così vaga e approssimativa da sfiorare il sospetto di incompetenza o dolo?
COSA MAI SI E' GUASTATO?
Basta sfogliare gli articoli precedenti di questo blog per accorgersi che Trenord si dimentica sfortunatamente di comunicare le cause dei ritardi quando il guasto è l'ennesimo guasto ai treni che essa dovrebbe manutenere, e che le vengono forniti dalla regione Lombardia, e che sono stati pagati con denaro pubblico. 




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