mercoledì 6 febbraio 2019

5 febbraio 2019: i treni continuano a guastarsi, ma Trenord è impegnata solo a umiliare i passeggeri che riferiscono i disservizi subiti

Martedì 5 febbraio 2019.
Alle ore 17:20, la stazione ferroviaria di Milano Lambrate è una struttura squallida, sporca, fatiscente e buia , come lo è ormai ogni giorno e ogni notte, letteralmente da anni.
E' davvero un pugno nell'occhio, rispetto alla Milano moderna e imprenditoriale e grattacielosa e trendy e smart e tutta fatta di startup ed edilizia e successo, cose di cui l'amministrazione di Sala Giuseppe si vanta a ogni occasione.
Che contrasto tra il lerciume della stazione e i preziosi e inutili giardinetti inaugurati proprio nell'antistante piazza Bottini dall'amministrazione comunale, con tanto di annuncio sui manifesti appesi dentro i corridoi della stazione della metropolitana. Non che questi corridoi sotterranei siano una gran cosa, ma la letterale latrina della stazione ferroviaria di Lambrate li porta in confronto al livello delle terme di Caracalla.

Ricordiamo che è RFI (tramite la solita azienda appaltatrice GrandiStazioni) a occuparsi della stazione di Milano Lambrate: in questi giorni, il sindaco Sala frigna e piagnucola con eroica impotenza contro l'ostilità del governo nazionale e della Regione Lombardia a qualunque iniziativa del comune di Milano, ma fino a un anno fa Sala aveva la sponda di un governo PD con cui costringere RFI a rimettere in sesto la stazione ferroviaria di Milano Lambrate. Perchè non l'ha fatto?

All'ingresso del sottopasso più importante, il tabellone degli orari è ancora guasto.
Sulla sinistra, il primo schermo televisivo con gli orari mostra un'immagine sfasata sulla destra, in modo che sia impossibile leggere il numero del binario relativo al treno.

E' saggio ignorare gli schermi a fianco delle scalinate di ogni accesso ai binari: a volte funzionano, a volte no. Se siete al binario 7, e sullo schermo relativo non vedete scritto nulla, sappiate che non significa che il vostro treno non stia arrivando proprio su quel binario: lo schermo può essere guasto, e raramente ci viene incollato sopra un fogliaccio brutto con la scritta "guasto". Dovete PER FORZA salire e verificare leggendo i tabelloni del marciapiedi: ovviamente anche questi possono essere guasti, per cui dovete verificarli tutti.
E così perdete tempo e il vostro treno arriva su un altro binario, diversamente da quanto aveva annunciato la voce?
Provate a segnalarlo a RFI.
Avete visto nei miei precedenti messaggi che ho scritto più volte a RFI per segnalare anomalie delle stazioni di Treviglio e Lambrate; sapete che RFI precisa che "nel caso il suo reclamo si riferisca a servizi in stazione affidati da RFI ad un’altra Società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, i dati da lei inseriti potranno eventualmente essere comunicati alla Società  o all' Impresa ferroviaria competente che potrà provvedere a risponderle direttamente"; credete forse che GrandiStazioni (azienda che ha in carico Lambrate e Treviglio) mi abbia mai risposto?

Proseguendo sotto le fioche luci, non tutte in funzione, e facendo lo slalom tra personaggi che urlano frasi incomprensibili al telefono, o rivolte ad altri personaggi, o rivolte al nulla, si arriva al labirinto di scale e curve che conduce all'orripilante marciapiedi del binario 1.

Se si è fortunati, il sottopasso è privo di cumuli di escrementi umani informi e collosi.
Non si è mai fortunati invece sul marciapiedi del binario 1: se si prosegue verso destra (in linea d'aria verso via Porpora), dopo aver superato l'ultima colonna di sostegno, si incappa immancabilmente e sistematicamente in un enorme cumulo di escrementi umani che vengono depositati sistematicamente nella stessa posizione ogni volta che i precedenti sono stati opportunamente sparpagliati da inavveduti pendolari pigiati nella folla che si accalca su quel marciapiedi penosamente stretto (o mi volete dire che questa metodicità è opera di un cane tipo San Bernardo?).

Sul binario 1, il treno 10727 non può arrivare alle 17:22, come previsto, perchè c'è un treno merci fermo su cui RFI non diffonde nessuna informazione.
Alle 17:19, RFI rende noto che il 10727 arriverà sul binario 3.
I pendolari vi si precipitano, per vedere il treno 20421 per Piacenza, che parte con una porta ancora aperta.
Il treno 10727 viene spostato sul binario 2, e accumula 5 minuti di ritardo, che RFI non comunica.
Anche il personale di Trenord tace. Perchè?
Il treno accumula 18 minuti di ritardo

#communitydeltreno, #Discoverytrain
A sentire Trenord, però, va tutto benissimo. Anche davanti ai numeri di Altroconsumo sui disservizi (ritardi, soppreessioni, guasti, informazioni sbagliate, treni sovraccarichi e fatiscenti) del 2018, Trenord ribatte sprezzante che si tratta di affermazioni inattendibili.
E certamente lo sono: dopotutto, arrivano da una categoria irrilevante come i viaggiatori che usufruiscono del servizio ferroviario erogato dall'azienda pubblica Trenord.
Come mai i viaggiatori devono rivolgersi ad Altroconsumo, per segnalare il marciume e la malagestione e l'incompetenza di Trenord?
Forse perchè il garante del trasporto ferroviario, cioè la Regione Lombardia, è in mano alla Lega Nord, che da anni regge il sacco a Trenord come il più servile dei complici?



TRASPORTI Ritardi cronici e cancellazioni funestano la vita di chi va al lavoro scegliendo il trasporto su rotaia, con il 39% dei treni in ritardo a Milano, Roma e Napoli. Lo rileva Altroconsumo che per 10 giorni ha monitorato 9 stazioni nelle tre città. Sui 2.576 treni presi in esame, il 39% è giunto con un ritardo di più di 5 minuti, il 19% oltre 10 minuti e per il 10% oltre 15 minuti.
Rispetto alla stessa indagine del 2015, i ritardi sono aumentati del 6%. Inoltre, ricorda Altroconsumo, le cancellazioni hanno riguardato il 2% delle corse (46). «Ho perso 14.400 ore di vita in 15 anni di ritardi di Trenord», ha calcolato a una pendolare della Carnate-Milano. 
A Milano i ritardi dai dieci minuti in su si sono registrati nel 25% dei convogli. Alcune corse - sette tratte, tutte verso Milano - poi hanno segnato il record di puntualità, in negativo, arrivando in ritardo oltre i 10 minuti dieci giorni su dieci. C’è poi il “treno fantasma”: il Luino-Milano Garibaldi, che non è mai arrivato sei giorni su dieci. Forse sostituito da un bus sebbene il piano di efficientamento di Trenord non fosse ancora in vigore durante le rilevazioni (è scattato a dicembre 2018). 
L’associazione riferisce di aver incontrato Trenord e Regione Lombardia per segnalare le criticità del piano: capillarità del servizio, tempi di percorrenza più lunghi, rischi di minore puntualità. Nei prossimi mesi l’associazione, che ha già vinto una class action contro Trenord, ha promesso di proseguire il monitoraggio del servizio, chiedendo  garanzie per gli utenti coinvolti. 
La risposta dell’azienda
Trenord, pur non negando criticità, accusa Altroconsumo di aver fatto una raccolta dati «senza alcuna base nè rappresentatività statistica». Contano solo i numeri assoluti, «per il 2018 si parla di 2200 treni al giorno; l’80% è arrivato a destinazione puntuale».
Ovviamente Trenord omette di precisare che nei suoi calcoli sul servizio (i quali, grazie alla Lega Nord, sono inspiegabilmente eseguiti con assoluta e inspiegabile arbitrarietà e opacità dalla stessa azienda che eroga il servizio) non sono inclusi i treni soppressi, i quali nel 2018 erano all'ordine del giorno e più volte al giorno (come questo blog ha riferito quotidianamente). 
E ancora: «Sarebbe infine importante poter dare risposte alla persona che secondo Altroconsumo avrebbe totalizzato 14,5k ore di ritardo in 15 anni. Vorrebbe dire 1000 ore all'anno, quindi 2 ore al giorno tutti i giorni comprese la domenica. Sulla Carnate-Milano! I numeri e la realtà dicono che è impossibile!».
Ancora una volta, Trenord gioca deliberatamente sui numeri, sollevando un polverone mistificatorio.
Per prima cosa, i calcoli di Trenord non includono le soppressioni: una soppressione viene solitamente comunicata solo dopo una lunga attesa in stazione da parte del pendolare (e ovviamente questo tipo di ritardo non viene incluso nelle statistiche di Trenord), attesa che infine si traduce in una rinuncia a recarsi in ufficio (e quindi un'intera giornata viene buttata via).
Per seconda cosa, Trenord parla come se il ritardo subìto a causa del treno sia l'unico ritardo. Spettabile Trenord, sappiate che i vostri vergognosi ritardi innescano un effetto domino di ritardi per tutti i pendolari costretti a prendere più di un mezzo: oltrre al vostro treno sulla Carnate-Milano, ci sono le COINCIDENZE CON ALTRI VOSTRI TRENI, che per colpa del VOSTRO TRENO IN RITARDO vengono perse, il che significa ulteriore ritardo. A ciò vanno sommate le coincidenze per: AUTOBUS, TRAM, METROPOLIANA, NAVETTE AZIENDALI. Perchè, cara e stranamente impreparata Trenord, a un pendolare non basta "arrivare a Milano" per essere in ufficio, sapete? E man mano che il ritardo si accumula, LE CONDIZIONI DI VIAGGIO PEGGIORANO perchè nelle fasce orarie successive l'afflusso di passeggeri ai suddetti mezzi AUMENTA, impedendo al pendolare in ritardo di salire a bordo.
Per terza e ultima cosa, spettabile Trenord, il VOSTRO TRENO DELLA CARNATE-MILANO ha avuto il coraggio di accumulare ritardi di entità SUPERIORE AL TEMPO PREVISTO PER IL TRAGITTO.

Complimenti a Trenord per le affermazioni capziose e mistificatorie per delegittimare le legittime affermazioni di un cittadino sistematicamente danneggiato dalla vostra malagestione, e soprattutto complimenti alla Lega Nord e a Fontana Attilio, che hanno lasciato immutata la dirigenza di Trenord che legittima questa politica di umiliazione dei cittadini lombardi da parte dell'azienda Trenord, che prima non eroga il servizio e poi li sbeffeggia capziosamente in sedi dove non ha alcun contraddittorio. 
Ah, già, il contraddittorio. Chi è che dovrebbe parlare in difesa dei cittadini lombardi?
Ma, le istituzioni lombarde, naturalmente. Quelle che sono in mano alla Lega Nord.
La stessa Lega Nord che ha creato Trenord così com'è. La stessa Lega Nord che TACE quando si tratta di tutelare gli interessi dei lombardi "non benestanti" e "non dirigenti" e "non politici trombati".

Da notare che Trenord ha assunto personale per occuparsi dell'immagine dell'azienda su internet, giungendo a invitare i passeggeri a condividere i propri momenti migliori sui treni della Lombardia con gli hashtag #communitydeltreno e #discoverytrain.
Ebbene, ecco qui il momento ferroviario: quando tu subisci ogni giorno ritardi a catena causati dai disservizi di Trenord, e Trenord manipola le tue proteste per farti sembrare un idiota.

#LombardiaConcreta
Mercoldì 5 febbraio 2019.
Treno 10456 di Trenord, manutenuto e gestito da Trenord: 21 minuti di ritardo per guasto al treno.
E' sempre #LombardiaConcreta


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