giovedì 27 febbraio 2020

27 febbraio 2020: Fontana Attilio e la farsa dell'autoisolamento

Nella mattina di mercoledì 26 febbraio 2020, Fontana Attilio sbraita contro una giornalista di Sky, colpevole di aver insinuato che la sanità della Regione Lombardia abbia qualche difetto, e le recita furibondo, ma con voce ridicolmente stridula, le disposizioni nazionali per combattere la diffusione del virus Covid-19, asserendo di averle rispettate alla lettera.
Nella sera dello stesso giorno, Fontana Attilio annulla la conferenza regionale sul virus Covid-19, annunciando che una sua stretta collaboratrice ne è stata contagiata, probabilmente dopo aver incontrato l'unità di crisi per il Covid-19.

Risultato negativo al primo esame, Fontana Attilio diffonde un filmato in cui annuncia di volersi comunque mettere in quarantena per due settimane.
E indossa una mascherina, di per sè necessaria solo per chi è stato infettato, di un modello che non è quello delle disposizioni nazionali di cui sopra.

Questo è lo stesso Fontana Attilio che, quando i comitati dei pendolari denunciano il disservizio costante dell'azienda ferroviaria lombarda Trenord, li tratta con sprezzante scetticismo, recitando loro (tramite l'assessore fantoccio Terzi Claudia) i comunicati di Trenord in cui Trenord afferma che il servizio che essa eroga è impeccabile.

Fontana Attilio, lo stesso che, quando in Lombardia prendevano fuoco i depositi legali e illegali di rifiuti, uno dopo l'altro, si infuriava con chi parlava delle infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale lombardo, e minacciava querele per "procurato allarme" a chi faceva simili affermazioni.

Fontana Attilio. Lo stesso che non è capace di infilarsi una mascherina. Ma siccome doveva dare un'immagine terrificante della Regione Lombardia, ha deciso di diffondere comunque il filmato relativo.

Agisce con lentezza, è incapace di utilizzare gli strumenti forniti da qualcun altro, e utilizza quelli sbagliati.
Stiamo descrivendo Fontana Attilio, oppure il penoso servizio ferroviario di Trenord?

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